Tassi BCE invariati

Mutuatari e aspiranti tali non vedevano l’ora che la BCE confermasse la volontà di mantenere bassi e inalterati i tassi d’interesse. Uno stimolo in più per vedere la riduzione degli spread applicati dagli istituti di credito che ancora viaggiano su livelli considerati esagerati.

La BCE, innestando liquidità nel mercato, punta a sostenere la ricapitalizzazione degli istituti di credito. In questo modo si sperava e si continua a sperare che le banche riducano lo spread applicato ai mutui.

Finora hanno fatto da apripista per questa tendenza le filiali della Cariparma.

I vantaggi del misto

Il tasso variabile sta prendendo quota.

Sempre più consumatori, alle prese con la crisi economica, scelgono il mutuo a tasso variabile che permette di “ingannare” gli istituti di credito sulla percentuale di stipendio necessario per rimborsare la rata. Ma le cose stanno cambiando. 

Variazione costo mutui con abbassamento Euribor

Ora che l’Euribor ha raggiunto nuovi minimi storici, viene da domandarsi quali possano essere gli sviluppi di convenienza per coloro che stanno contraendo – o hanno già contratto nel recente passato, o meno – dei mutui a tassi di interesse variabile, con parametrazione del tasso all’Euribor di periodo (a uno, tre o sei mesi a seconda che il piano di ammortamento sia composto da rate di periodicità mensile, trimestrale o semestrale).

Per comprendere ciò, occorre distinguere in due gruppi i mutuatari: quelli che hanno già contratto un finanziamento immobiliare a tasso di interesse variabile, e quelli che invece hanno intenzione di stipulare o un mutuo alle stesse condizioni di onerosità indicizzate.

Previsioni marzoline

Cosa si prevede per il mercato dei mutui a marzo? Inizia l’ultimo mese del trimestre e c’è già chi si chiede se convenga accendere un mutuo a tasso fisso oppure un mutuo a tasso variabile.

Fino a qualche mese fa gli analisti prevedevano che i tassi d’interesse, soprattutto quelli interbancari che regolano la definizione del tasso variabile continuassero a salire come stava succedendo da 10 mesi. Invece c’è stata una provvidenziale inversione di tendenza.

Già prima del nuovo intervento della Banca Europea, l’Euribor a 3 mesi era sceso sotto l’1 per cento arrivando a sfiorare la quota di 0,997%. Adesso l’iniezione di liquidità definita dalla BCE provocherà altri ribassi.

Chi risparmia con l’Euribor all’1 per cento?

Se cala lo spread e se l’Euribor è fermo allo 0,99 per cento gli aspiranti mutuatari sono contenti perché le banche sembrano pronte a lanciare nuove offerte – è il caso della Cariparma – e sono contenti anche coloro che qualche tempo fa hanno scelto il variabile.

Il cielo dei mutui torna ad essere terso. Chi deve accendere un mutuo in questo periodo è ancora alle dipendenze di uno spread altalenante anche se a marzo potrebbe esserci la tanto sospirata inversione di tendenza.

Chi invece ha già stipulato un contratto per un mutuo a tasso variabile e fa riferimento all’Euribor a 3 mesi per determinare la rata, sa che questo parametro è sceso poco al di sotto dell’un per cento. E’ la prima volta che questa cosa di verifica in 13 mesi.

Tassi a confronto prima di acquistare casa

Prima di comprare casa e quindi prima di scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze, è necessario dare uno sguardo all’andamento dei tassi.

Proponiamo un breve riepilogo e una sintetica descrizione dell’Euribor (1 mese e 3 mesi), del tasso BCE, dell’Irs 20 anni, dello spread sul fisso e dello spread su variabile.

Chi ha deciso di contrarre un tasso fisso, deve dare un’occhiata all’Eurirs che è considerato il parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso.  Irs sta per Interest Rate Swap e si calcola come la media ponderata delle quotazioni alle quali le banche europee realizzano l’Irs. Dall’inizio dell’anno quello a 20 anni è cresciuto dello 0,01 arrivando a quota 2,73.

Acquisto casa con mutuo a tasso Euribor di Unipol Banca

Il mutuo a tasso di interesse variabile sull’Euribor è un finanziamento immobiliare ipotecario disponibile in tutte le agenzie di Unipol Banca, e utile per poter realizzare operazioni di acquisto casa, con condizioni di onerosità che saranno in linea con quelle offerte dai mercati finanziari.

La caratteristica economica di cui sopra permetterà al cliente dell’istituto di credito di potersi avvantaggiare di eventuali decrementi dei tassi di mercato, che potrebbero comportare significative riduzioni dell’importo delle rate. Di contro, ovviamente, il mutuatario rimarrà esposto ai rischi di incremento dei tassi di indicizzazione, con un conseguente apprezzamento dell’importo delle rate costituenti il piano di ammortamento dell’operazione.

Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna

Accedere al credito al fine di poter finanziarie l’acquisto di beni o di servizi per l’attività professionale o per quella d’impresa. E’ questa la finalità con cui è possibile stipulare con il Banco di Sardegna il “Mutuo Chirografario”, un prodotto che permette di accedere al credito senza il rilascio di garanzie reali a fonte di un piano di ammortamento a rata mensili o semestrali posticipate. La durata del Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna può essere di minimo 2 e massimo 5 anni, ovverosia con un piano di rimborso a 24 rate mensili come minimo, ed al massimo in 60 rate mensili posticipate. Essendo un mutuo chirografario, rispetto a quello ipotecario le pratiche burocratiche ed i tempi di erogazione degli importi sono chiaramente più veloci in quanto non c’è la necessità, rispetto ai finanziamenti ipotecari, di rivolgersi ad un notaio.

Mutuo euribor: come sfruttare la tempesta finanziaria

In questi ultimi giorni sui mercati finanziari s’è scatenata una tempesta, che prima ha colpito i titoli del debito pubblico italiano e spagnolo, e poi ha innescato una raffica di vendite sull’azionario anche a seguito della decisione dell’Agenzia S&P di abbassare il rating sull’America. Ma non tutte le tempeste finanziarie vengono per nuocere; se chi ha azioni in portafoglio si sta leccando le ferite, lo stesso non dicasi per chi sta pagando o si appresta a stipulare un finanziamento ipotecario a tasso variabile, ed in particolare un mutuo euribor. Sono tornati infatti a spirare i venti di una nuova recessione, e puntualmente il tasso interbancario, dopo una lenta, progressiva e persistente ascesa, ora è tornato con un orientamento al ribasso.

Mutuo euribor luglio 2011: rata sempre più alta

Nel mese di luglio l’euribor ha ancora una volta fatto registrare una tendenza al rialzo, e di conseguenza sale sempre più anche la rata del mutuo a tasso variabile. Tutto ciò sia a causa del cambio di orientamento della Bce in termini di politica monetaria, sfociato in due rialzi dei tassi, ciascuno di un quarto di punto, sia perché il costo del denaro sui mercati continua ad aumentare in virtù di un diffuso incremento del premio di rischio. A fronte di un’inflazione ben oltre il 2% in Eurolandia, la crisi dei debiti sovrani sta tra l’altro portando ad un aumento sia dei tassi bancari passivi, sia di quelli attivi su strumenti finanziari come i pronti contro termine ed i conti di deposito.

Cariparma Gran Mutuo Casa Semplice

Acquistare la casa potendo far leva su tre possibili formule di tasso, e scegliere di conseguenza quella più congeniale ed in linea con la propria capacità di reddito e di risparmio nel tempo. Ed il tutto a fronte della possibilità di associare al prodotto “Protezione Finanziamento“, la copertura assicurativa che tutela dagli imprevisti della vita quotidiana. Si presente così “Gran Mutuo Casa Semplice“, il finanziamento ipotecario ideato da Cariparma, Gruppo Crédit Agricole, per comprare casa potendo scegliere tra tre possibili formule di tasso. Nel dettaglio, il Gran Mutuo Casa Semplice di Cariparma si può sottoscrivere sin dall’inizio con la formula del tasso variabile ma con la contestuale possibilità di passare al tasso fisso in qualsiasi momento, ovverosia lungo tutta la durata del piano di ammortamento.

Mutui casa Bce: ecco la stangata

Oggi, giovedì 7 luglio del 2011, la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente aumentato il costo del denaro, di un quarto di punto, portandolo dall’1,25% all’1,50%. Trattasi di una brutta, bruttissima notizia per i mutuatari a tasso variabile, sia per coloro che già pagano le rate, sia per chi si appresta nel breve termine a stipulare un nuovo finanziamento ipotecario, anche eventualmente per finalità di surroga. Appresa la notizia, la Federconsumatori ha subito fatto presente come la decisione della Bce ufficializzi in Italia, a carico di 2,3 milioni di mutuatari a tasso variabile, la nuova stangata. La stangata, mette in risalto l’Associazione dei Consumatori è doppia: con i tassi più alti dello 0,25%, infatti, scattano oltre 325 milioni di euro, solo nel 2011, di maggiori spese per interessi che lo Stato italiano deve accollarsi sul debito pubblico; e poi ci sono i mutuatari che, su un mutuo a 30 anni da 200 mila euro, per fissare le idee, avranno un ulteriore aggravio stimato dalla Federconsumatori in ben 312 euro l’anno.

Mutui euribor: i rincari sono dura realtà

Dopo che l’euribor con scadenza a tre mesi ha toccato i nuovi massimi, sopra l’1,50%, l’incremento della rata per centinaia di migliaia di famiglie da spettro si è trasformato in una dura realtà. A metterlo in risalto è il portale specializzato Mutui.it nel sottolineare come questi rincari arrivino sostanzialmente nel momento meno opportuno visto che i nuclei familiari continuano ad essere alle prese con difficoltà di ogni tipo: dai rincari sui beni di prima necessità e sui servizi, a partire dai trasporti, che stanno limando il potere d’acquisto, e passando per i problemi legati al lavoro che spesso provocano bruschi cali, se non veri e propri azzeramenti del reddito familiare.

Mutuo euribor: come non farsi prendere dal panico

Tensioni e speculazioni sui debiti sovrani, la Grecia che in parlamento per un pugno di voti evita il default, banche di nuovo in difficoltà zavorrate dalle sofferenze, e Bce pronta ad alzare nuovamente i tassi. Di tutti questi fattori sui mercati si “nutre” l’euribor, il tasso con cui in Italia viene agganciata la stragrande maggioranza dei finanziamenti ipotecari a tasso variabile. In base a questo scenario, chi si appresta a prendere la decisione di acquistare la prima casa potrebbe farsi prendere dal panico. Ma nei momenti più difficili non solo c’è bisogno di calma e sangue freddo, ma occorre fare anche scelte quanto più possibili oculate, responsabili ed improntate alla prudenza.