Suggerimenti sulle migliori piattaforme per trovare mutui

Oggi occorre analizzare insieme alcuni suggerimenti sulle migliori piattaforme per trovare mutui. Confrontare le offerte di mutui può essere un’impresa complessa e dispendiosa in termini di tempo. Le piattaforme online semplificano notevolmente questo processo, permettendoti tante cose.

migliori piattaforme per trovare mutui
migliori piattaforme per trovare mutui

Consigli per dare vita ad un mutuo online senza sorprese

C’è tanto da sapere prima di optare per un mutuo online. Decidere di accendere un mutuo è un passo importante, e farlo online può sembrare inizialmente complicato. Tuttavia, con un po’ di preparazione e le giuste informazioni, può diventare un processo molto più semplice ed efficiente. Ecco alcuni consigli per aiutarti a trovare il mutuo più adatto alle tue esigenze.

mutuo online
mutuo online

Mutuo casa agevolato, tre soluzioni utili nel 2024

Non è mai semplice accendere un mutuo casa, con tanti dubbi che solitamente affliggono l’acquirente e che riguardano non solo l’importo da richiedere, ma anche la stessa durata del finanziamento. C’è poi l’aspetto del tasso a non poter di certo passare inosservato ed anche in questo caso le incertezze sembrano essere piuttosto elevate.

Mutuo casa
Mutuo casa

Cosa sono i mutui più convenienti?

In tanti ancora oggi brancolano nel buio quando viene chiesto loro cosa e quali siano i mutui più convenienti. In un contesto simile, infatti, orientarsi non è così semplice, al punto da dover valutare con attenzione alcune mosse da fare in un secondo momento.

mutui più convenienti
mutui più convenienti

Euribor in calo, aspettando i nuovi tagli promessi dalla Bce

C’è chiaramente grandissima attesa per la prossima riunione della Bce, che è in previsione il prossimo 12 settembre. Ci sono numerose aspettative ed è chiaro che riguardano in modo particolare una sforbiciata ai tassi di interesse, di almeno lo 0,25%.

Ed è abbastanza facile intuire anche come tutta questa situazione vada direttamente a ripercuotersi sul trend che caratterizza i tassi dei mutui. L’Euribor, infatti, è quello che viene tenuto più sott’occhio da parte di tutti, dal momento che si può considerare il vero e proprio indicatore che permette anche di capire come potrebbero evolvere i movimenti nel corso dei mesi futuri dei tassi di interesse. Al contempo, l’Euribor ha una notevole capacità di condizionare anche l’andamento dei mutui, così come quello che riguarda i prestiti.

Proviamo a capire meglio, quindi, cosa bisogna attendersi dall’Euribor. Stando all’indagine che è stata portata avanti da parte di Market Analyst di Ebury, pare che fino ad ora i mercati si siano concentrati più che altre sulle promesse di tagli dei tassi nel corso dei prossimi mesi. Nel corso dei primi mesi del 2024, tra l’’altro, i mercati si attendevano che i tassi di interesse restassero piuttosto elevati, perlomeno molto di più di quanto era stato previsto all’inizio.

Fino a questo momento, il focus dei mercati ha riguardato soprattutto le aspettative circa la sforbiciata ai tassi di interesse nelle economie di maggiore interesse. Di conseguenza, queste ultime hanno influenzato notevolmente il trend di tutti gli altri elementi orientatori per quanto concerne i cittadini, come ad esempio l’Euribor.

Nel corso dei primi mesi del 2024, i mercati erano sicuri che i tassi di interesse si sarebbero mantenuti su livelli piuttosto elevati molto più a lungo rispetto alle precedenti previsioni. Per questa ragione, nel mese di febbraio abbiamo assistito a uno stop di tre mesi di fila nella riduzione dell’Euribor. Quest’ultimo, infatti, ha terminato il mese tenendo una media pari al 3,671%, di poco più alta rispetto a quella tenuta a gennaio.

Nel corso del mese di marzo l’Euribor ha fatto registrare un altro incremento, visto che ha terminato toccando il 3,718%, ovvero il picco dal mese di novembre in poi. Da quel momento, però, l’Euribor ha continuato a ridursi in maniera graduale, dal momento che i tagli praticati ai tassi di interesse della BCE apparivano molto più reali. Nel corso del mese di aprile, l’indicatore non ha evidenziato un trend preciso e chiaro, visto che ha fatto registrare una vera e propria alternanza, terminando però il mese al 3,703%, con una piccola diminuzione in confronto al mese di marzo. L’Euribor a maggio è sceso notevolmente, terminando il mese al3,68%.

I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia

I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia vanno analizzati con grande attenzione. Premesso che parliamo solo di previsioni e non di certezze, sono molteplici le potenziali situazioni verso cui potremmo andare incontro. Un contesto nel quale occorre fare molta attenzione, visto che parliamo di un contesto mutevole nel quale le cose possono cambiare molto rapidamente.

mutui del futuro
mutui del futuro

Seconde case, il trend nella prima parte del 2024

Non c’è dubbio che il 2022 ha rappresentato un’annata decisamente di alto livello in riferimento al mercato dei mutui per le seconde case. Detto questo, però, lo scorso anno ha fatto registrare un’inversione di tendenza notevole, dal momento che si è un po’ tutto bloccato.

Quindi, cosa bisogna aspettarsi da questo 2024. Al momento, in base ai dati di cui si ha contezza, il trend è in lieve ripresa; quindi, stanno aumentando nuovamente le richieste di mutui in riferimento alle seconde case. Non deve sorprendere tale scenario, dal momento che pure il mercato immobiliare stesso delle seconde case sta facendo registrare degli ottimi dati. L’incremento delle richieste di mutuo per quanto concerne le seconde case, quindi, è legato anche al fatto che i pricing sono davvero interessanti e favorevoli, simili ormai a quelli legati all’acquisto della prima casa.

Il vero e proprio boom di questo settore ha preso il via nel corso della primavera di due anni fa. In quel periodo, infatti, c’è stato un incremento pazzesco a livello di richieste per accendere un mutuo per l’acquisto di una seconda casa. In modo specifico, è stato il periodo che va da marzo fino ad aprile quello più rilevante da questo punto di vista, con gli italiani che hanno aumentato sempre più l’interesse nei confronti di questa particolare categoria di investimento. Al termine del 2022, però, le richieste hanno fatto registrare un percorso molto diverso, con un’inversione del trend che ha portato a toccare i minimi, e chiaramente si è poi riflessa anche sui dati registrati nel 2023.

Le richieste per i mutui sulle seconde case sono scese durante lo scorso anno. Non solo, visto che il picco c’è stato nel periodo tra aprile e maggio, quindi con uno scostamento a livello di mesi rispetto al 2022, così come a ottobre. E nel 2024? A quanto pare i dati fino ad ora sono molto positivi, dal momento che si è già registrato un buon aumento e una ripresa del settore. Non solo, visto che durante il primo mese dell’anno, i numeri sono stati eccellenti, toccando picchi mai raggiunti sia nel 2022 che nel 2023, per poi assestarsi un po’ più in basso.

In generale, dando uno sguardo al primo semestre del 2024 e mettendolo a confronto con il 2022 e il 2023, si può notare come le richieste di mutui per l’acquisto di seconde case sono aumentati addirittura del 13% in confronto al 2023 e del 5% in confronto al 2022.

Il mutuo ipotecario: una guida completa

Un mutuo ipotecario è un prestito erogato da un istituto di credito, come una banca, a un individuo o a una famiglia per l’acquisto di un immobile, come una casa o un terreno. Il mutuo viene garantito da un’ipoteca sull’immobile stesso, il che significa che in caso di mancato pagamento da parte del mutuatario, la banca può pignorare l’immobile per recuperare il denaro prestato.

mutuo ipotecario
mutuo ipotecario

Richiedere un mutuo in estate in Italia: cosa sapere

Richiedere un mutuo in estate in Italia presenta occasioni interessanti per tante famiglie. L’estate può essere un buon momento per richiedere un mutuo in Italia, ma ci sono alcuni fattori da tenere a mente.

Richiedere un mutuo in estate
Richiedere un mutuo in estate

Come potrebbero cambiare i mutui in Italia nel 2025

Interessante provare a capire come evolveranno i mutui in Italia nel 2025. Prevedere il futuro del mercato dei mutui è sempre un’impresa ardua, ma analizzando i trend attuali e le possibili evoluzioni economiche, possiamo tracciare alcuni scenari per il 2025.

mutui in Italia nel 2025
mutui in Italia nel 2025

Mutui Under 36: sogno casa a portata di mano?

La questione relativa ai mutui under 36 è abbastanza articolata e, per forza di cose, richiede un approfondimento extra per essere approcciata nel modo giusto da coloro che guardano con attenzione verso questo mondo. Acquista la tua prima casa con un mutuo agevolato se hai meno di 36 anni! Il decreto Sostegni bis ha introdotto nuove agevolazioni per facilitare l’accesso al credito per i giovani, con requisiti semplificati e vantaggi fiscali. Vediamo insieme come funziona.

mutui Under 36
mutui Under 36

Previsioni sui tassi dei mutui per fine 2024: tra incertezza e spiragli di ribasso

Occorre focalizzarsi oggi sulle previsioni riguardanti i tassi dei mutui entro fine 2024. Prevedere l’andamento dei tassi dei mutui a fine 2024 è un’impresa ardua, dato il panorama economico attuale ricco di incertezze. Tuttavia, analizzando i dati attuali e le previsioni degli esperti, possiamo delineare alcuni scenari possibili.

tassi dei mutui
tassi dei mutui

Scelta mutuo per la casa, alcuni consigli utili

È fondamentale avere la massima conoscenza in riferimento ai mutui prima di richiederne uno. L’informazione è decisamente importante per evitare brutte sorprese. Di conseguenza, bisogna capire che tipo di garanzie sono necessarie, ma anche quali sono le tipologie di tassi che sono a disposizione, oltre a conoscere un piano di ammortamento adeguato.

Oltre alla scelta del tipo di mutuo tra quello a tasso variabile e quello a tasso fisso che conviene di più in base alle proprie esigenze, non c’è mai una risposta univoca. Infatti, tutto è legato alla situazione in cui ci si trova. È fondamentale conoscere chiaramente l’andamento dei tassi, in attesa che la Bce scelga di mantenere i tassi di interesse invariati.

Ad esempio, non tutti sanno come poter individuar l’offerta migliore per quanto riguarda il finanziamento da accendere. È chiaro che il primo passo è di comprendere alla perfezione quelle che sono le proprie esigenze, ma poi ci sono degli aspetti che serve tenere sempre monitorati prima di accettare l’offerta di una banca.

In primo luogo, è necessario concentrarsi sullo spread, valore che viene in sostanza aggiunta ai tassi di riferimento che vengono applicati da parte delle banche. Di solito lo spread ha un valore che varia tra l’1 e il 3 percento. Altri aspetti da tenere d’occhio sono il piano di ammortamento, ma anche ogni voce di spesa che è inclusa nel finanziamento. Un altro elemento da osservare con la massima attenzione è certamente quello relativo alla tempistica relativa alla concessione del mutuo, ovvero quando verrà effettivamente erogata la somma che è stata richiesta. D’altro canto, va indagato anche a quanto ammonta il risparmio fiscale, che può differire in base a come sono composte le rate. In quest’ultimo caso qualche informazione in più la si può certamente ricavare dal piano di ammortamento concordato.

Infine, per poter rilevare l’offerta più vantaggiosa non è sufficiente dare un semplice sguardo al tasso di interesse che viene offerto dalle banche, dal momento che l’iter con cui si arriva all’erogazione della somma richiesta è particolarmente complesso e prevede anche tutta una serie di spese a livello di istruttoria non indifferenti. In riferimento a quest’ultimo aspetto, è fondamentale accertarsi di aver inviato tutti i documenti all’istituto bancario, visto che la banca è solita effettuare una serie di attenti e precisi accertamenti e verifiche che riguardano la persona che richiede il mutuo, come si può facilmente immaginare. Di conseguenza, è bene non perdersi neanche il minimo dettaglio in questa fase.

Banche e mutui, ecco quali hanno diminuito le erogazioni

Durante lo scorso anno, le più importanti banche in tutto il mondo hanno praticato una vera e propria sforbiciata ai finanziamenti. Discorso differente, invece, per quanto riguarda le banche di medie-piccole dimensioni, la cui conclusione dell’anno è avvenuta seguendo un trend completamente differente. Nel corso dei primi mesi dell’anno, però, si è notato un importante cambiamento, motivato in modo particolare da una diffusione sempre maggiore di nuove e interessanti offerte a tasso fisso.

In sostanza, è stato registrato un importante scostamento nell’universo bancario italiano in riferimento all’attività di erogazione dei mutui. Nel corso del 2023 è stato registrato un forte calo pari al 25%. Un gran numero di istituti, in modo particolare quelli più grossi come ribadito in precedenza, ha diminuito l’erogazione dei finanziamenti, mentre le banche più piccole hanno percorso un trend contrario.

Uno spaccato molto preciso di quello che è l’attuale scenario è stato ben spiegato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, che ha svelato come Intesa Sanpaolo abbia fatto un balzo all’indietro impressionante in termini di erogazioni, passando 15,1 miliardi di euro nel 2022 a soli 8,7 miliardi di euro l’anno successivo. Una diminuzione che sfiora il 50% e che ha portato pure la sua quota di mercato a ridursi di ben sei punti percentuali, passando dal 27% al 21%. Stesso discorso per Unicredt, il cui calo è stato ancora più marcato. Infatti, le erogazioni del 2022 si attestavano intorno ai 4 miliardi di euro; bene, quelle del 2023 sono state pari a 1,6 miliardi di euro, con un calo addirittura del 60%.

Le strategie sono state seguite anche da altri grandi gruppi bancari come il gruppo Bnl e il gruppo Banco Bpm. In entrambi i casi, infatti, hanno deciso di tirare i remi in barca in relazione all’erogazione di mutui, che ha subito un drastico calo intorno a un terzo in confronto a quanto era avvenuto nel 2022. Un discorso che si può tranquillamente replicare anche per la banca Monte dei Paschi di Siena, che ha fatto una retromarcia da 3,1 a 2,7 miliardi di euro, con un calo pari al 12% delle erogazioni.

Molto meno marcate le diminuzioni in termini di erogazioni per quanto riguarda il gruppo Bper, che è passato da 4,3 a 4 miliardi, con una riduzione del 7% all’incirca. Sia Mediobanca Premier che Banca Mediolanum hanno diminuito le erogazioni, per una percentuale corposa tra il 52% e il 34%. Qualche banca, però, ha seguito un trend differente, come ad esempio Credem, Ing, e Crédit Agricole, che hanno aumentato le erogazioni rispetto al 2023.