Tassi a confronto prima di acquistare casa

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Prima di comprare casa e quindi prima di scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze, è necessario dare uno sguardo all’andamento dei tassi.

Proponiamo un breve riepilogo e una sintetica descrizione dell’Euribor (1 mese e 3 mesi), del tasso BCE, dell’Irs 20 anni, dello spread sul fisso e dello spread su variabile.

Chi ha deciso di contrarre un tasso fisso, deve dare un’occhiata all’Eurirs che è considerato il parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso.  Irs sta per Interest Rate Swap e si calcola come la media ponderata delle quotazioni alle quali le banche europee realizzano l’Irs. Dall’inizio dell’anno quello a 20 anni è cresciuto dello 0,01 arrivando a quota 2,73.

 

L’Euribor invece è il tasso interbancario calcolato come la media dei tassi d’interesse ai quali le banche dell’UE concedono depositi in prestiti. In genere è usato come parametro per la definizione del tasso variabile. Dall’inizio dell’anno quello a 1 mese è calato dello 0,41% arrivando a quota 0,60 e quello a 3 mesi ha subito un calo dello 0,32 sfiorando quota 1,03.

Un altro parametro per l’indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile è il tasso di riferimento della BCE che rappresenta il tasso con cui la Banca Centrale Europea concede prestiti alle banche dell’UE. Dall’inizio dell’anno è calato dello 0,25%, arrivando a quota 1,00.

Infine lo spread su tasso fisso per un mutuo di 15 anni del valore di 100 mila euro è cresciuto dello 0,21 arrivando a 3,43 punti. Mentre lo spread sul variabile per un mutuo dalle caratteristiche analoghe è cresciuto dello o,24% arrivando a quota 3,29.