Mutui ipotecari: aumenta la trasparenza bancaria

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In materia di mutui ipotecari nei giorni scorsi, e per la precisione dallo scorso 3 dicembre 2010, è entrata in vigore nel nostro Paese un’importante novità, un insieme di norme sulla trasparenza bancaria che permetteranno e garantiranno una maggiore tutela per il consumatore e per le famiglie. Trattasi, nello specifico, di norme legate al cosiddetto “ius variandi” nei contratti bancari, da quelli sul conto corrente ai prestiti e passando proprio per i mutui ipotecari. In pratica con lo “ius variandi” una banca poteva in corso d’opera andare a modificare le condizioni contrattuali, quasi sempre a sfavore del consumatore; adesso, in particolare per i mutui, questi inaspettati cambi in corsa da parte dell’Istituto di credito, per Legge, non ci potranno essere più. Questo significa che sui finanziamenti ipotecari il tasso di interesse fissato alla stipula con il contratto non potrà essere più toccato.

A mettere in risalto questa nuova situazione di tutela per il mutuatario è stato il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, sottolineando altresì come le nuove norme introducano una distinzione tra i contratti bancari a tempo indeterminato, praticamente fino a revoca, come ad esempio i conti correnti, e quelli a tempo determinato come i mutui. Ebbene, dallo scorso 3 dicembre 2010 lo ius variandi non si può applicare per i contratti bancari a tempo determinato, mentre nulla cambia nella sostanza per quelli a tempo indeterminato per cui la banca può anche andare ad annunciare ed applicare con il dovuto preavviso la modifica delle condizioni contrattuali che spesso sono quasi sempre esclusivamente di tipo economico con un aumento dei costi.

Per i mutui ipotecari, quindi, il tasso non si tocca più; la modifica contrattuale, ad esempio, può invece essere applicata per costi accessori come ad esempio le spese di incasso della rata ma solo nel caso in cui l’Istituto di credito spieghi il tutto con un giustificato motivo.