Mutui: Italia ferma, ma attenta; boom delle seconde case

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Scattata la foto al mercato europeo dei mutui, vista più nel dettaglio la situazione italiana, siamo ora pronti a lanciarci nell’analisi approfondita di quest’ultima, se non altro perché è quella che ci riguarda più da vicino. Non illudiamoci però che, fatta questa, sia possibile ritenersi più tranquilli: l’inquinamento, anche nel settore dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, non rimane limitato entro i confini nazionali, bensì nel mercato globale può portare a situazioni di dissesto che rischiano di ripercuotersi sul mondo intero. Però anche il fatto di cominciare a fare la nostra parte può aiutare l’intero sistema a non ripetere gli errori del passato… Detto questo, comunque, torniamo all’argomento dell’erogazione di mutui in Italia.

I trend rilevati dagli operatori dicono che tra le garanzie richieste alle famiglie dagli istituti di credito a tutela del prestito erogato la principale sembra essere l’ipoteca di un secondo bene, seguita in questa speciale classifica dalla fideiussione da parte di un soggetto terzo e dalla polizza assicurativa a copertura di parte del capitale erogato o sul fabbricato in questione o sulla propria persona. Per questo in Italia, diversamente da quanto accade nel resto d’Europa, la domanda non si è ancora ripresa: non tutti, infatti, dispongono dei suddetti requisiti e perciò speso devono desistere dal proseguire le pratiche di richiesta.

Un altro dato che ci preme sottolineare è rappresentato dal fatto che in questo periodo di vacche magre, gli italiani non rinunciano comunque a considerare il mattone la miglior forma di investimento. Potreste obiettare che questa informazione va in direzione contraria rispetto a quella precedente, ma vi invitiamo a considerare che dalla nostra analisi è finora rimasto fuori un aspetto molto importante: la ripresa della domanda di mutui per l’acquisto di immobili, il piccolo rilancio del mercato immobiliare, sono passati attraverso la voglia di investire di chi una casa già ce l’ha e intende acquistarne una seconda per congelare una arte del proprio capitale in un bene che si sa avere sempre una resa molto elevata, più elevata di quelle garantite dai conti correnti.