Mutui: Adusbef, le banche anticipano la Bce

Le banche in materia di mutui si stanno decisamente “portando avanti con il lavoro”. E’ imminente infatti la decisione della Bce, la Banca centrale europea, che stando alle attese dovrebbe innalzare il costo del denaro di un quarto di punto percentuale; ma gli istituti di credito in Italia stanno ampiamente giocando d’anticipo portando gli spread sui mutui alle stelle. A denunciarlo sono congiuntamente i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, che al riguardano parlano apertamente di “banche furbette“; inoltre a fronte dell’incremento dei costi sui mutui, ed in particolare della spesa per interessi, le due Associazioni dei Consumatori hanno altresì segnalato casi per cui, a fronte della stipula del mutuo, le banche impongono la sottoscrizione di assicurazioni sulla vita alquanto costose, altrimenti il mutuo per la casa non lo erogano.

Mutui: la crisi torna a mordere

Dopo parecchi mesi di ascesa e, quindi, di ottimismo per l’immobiliare, gli ultimissimi dati Istat sul mercato relativi al terzo trimestre del 2010, sono arrivati in Italia come una doccia fredda. Questo perché le compravendite immobiliari sono tornate a scendere e, di conseguenza, per i prossimi mesi potrebbero esserci ripercussioni negative anche sui mutui specie se si considera la dinamica rialzista dei tassi di interesse che negli ultimi giorni s’è fatta ancor più accentuata. Di conseguenza i Presidenti della Federconsumatori e dell’Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, sono tornati a ribadire la necessità che l’attuale Governo in carica torni ad occuparsi di risolvere i problemi delle famiglie piuttosto che occuparsi di temi quali la giustizia e le intercettazioni. Secondo le due Associazioni dei Consumatori, infatti, la crisi morde ancora così come dimostrano i dati Istat sulle compravendite immobiliari; inoltre, l’aumento del costo del denaro non potrà non andare a pesare negativamente sui bilanci familiari a causa dell’aumento dell’importo della rata mensile da pagare.

Mutuo impresa: nuove misure per uscire fuori dalla crisi

Dopo la stipula, nei giorni scorsi, dell’accordo post moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese contratti con il sistema bancario, Rete Imprese Italia, per voce del suo Presidente, Giorgio Guerrini, ha espresso soddisfazione visto che sono state messe a punto delle misure che potranno accompagnare l’uscita delle aziende dalla crisi. Al riguardo ricordiamo come la moratoria a favore delle PMI sia stata prorogata di altri sei mesi, e come, nello stesso tempo, siano state messe altresì a punto misure agevolative, sempre sul credito, a favore di chi della moratoria si è già avvalso. Secondo il Presidente di Rete Imprese Italia, che rappresenta le realtà imprenditoriali di Confesercenti, Casartigiani, Confcommercio, Confartigianato e CNA, le misure messe a punto sono sia semplici, sia di facile attuazione con la conseguenza che gli imprenditori potranno avvalersene riducendo il peso del debito a carico dell’azienda. In particolare, Rete Imprese Italia in merito ha apprezzato la decisione, con l’accordo post moratoria, di introdurre misure sul credito finalizzate a soddisfare le esigenze di patrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Mutuo casa: il mattone aiuta a resistere alla crisi

Anche l’acquisto della casa, e quindi l’investimento nel mattone, magari con un mutuo, rappresenta per gli italiani un’ancora al fine di resistere alla crisi. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso dal 44-esimo Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese nel capitolo inerente “La società italiana al 2010“. Per quel che riguarda il risparmio familiare, il Censis nel complesso ha rilevato un uso stagnante con destinazione prevalente in liquidità, nel mattone, come accennato, e nelle polizze. Sono questi infatti i “porti sicuri” nei quali le famiglie si rifugiano per far fronte alla congiuntura macroeconomica e finanziaria sfavorevole; basti pensare che nei primi tre mesi del corrente anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2008, i mutui erogati hanno fatto registrare un incremento del 10,1% a fronte di un controvalore concesso pari a complessivi 252 miliardi di euro.

Mutui e tasso variabile controllato

Con la ripresa dell’Euribor e la crisi, le famiglie pensano a stipulare contratti che diano certezza. Nella stipula dei mutui si tutelano sui possibili aumenti che il mercato finanziario non accerta e non previene. Un’analisi della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha sottolineato, come di fronte dell’acquisto di una casa, le famiglie cercano certezze sulla rata da pagare. Il timore che la rata salga, l’eventualità che gli affari non vadano bene e nel peggiore dei casi di perdere il lavoro sono le preoccupazioni più frequenti. La scelta dei più cade così sui prodotti a tasso variabile controllato, con un tetto massimo del tasso già contrattualmente pre-fissato. Le soluzioni previste in materia di mutui sono molte e non tutti conoscono le possibilità che gli istituti finanziari offrono con varie forme flessibili di restituzione della rata.

Lazio: mutuo sociale piano casa

Il pensiero ricorrente per le giovani coppie che decidono di mettere sù famiglia é ovviamente quello della casa, tra prezzi degli immobili che non diminuiscono, tassi che pur al minimo danno vita a rate insostenibili… la maggior parte delle famiglie é costretta a stipulare mutui per 20, 30 e anche 40 anni. L’emergenza abitativa é un problema che tocca tutta la penisola e diverse sono le soluzioni da parte delle autorità locali, laddove ce ne siano. Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a margine della presentazione di due volumi della Caritas dedicati alla comunita’ cinese, che si e’ svolta stamattina a Roma presso la sede della Regione Lazio ha sottolineato che il mutuo sociale non manca, per essere messo in moto ha bisogno del finanziamento, quando ci sara’ il finanziamento trovera’ la norma corrispondente.

Il mutuo diventa un investimento per il futuro

Il mattone per gli italiani rappresenta una sicurezza, un bene rifugio. Sottoscrivere un mutuo casa per contrastare la crisi e assicurarsi un futuro, secondo Supermoney (sito di confronto mutui on line) l’affermazione sembrerebbe paradossale in tempi di difficoltosa ripresa economica, invece é più che coerente. Sono molte le famiglie che rischiano di non riuscire a pagare le rate mensili a causa del persistere della disoccupazione, ma chi invece é nelle possibilità cerca subito di “investire” acquistando casa.

E’ proprio questa situazione di “quieta incertezza” ad essere il momento migliore per investire sugli immobili – sottolinea Supermoney -. O almeno è quello che hanno pensato sempre più famiglie italiane, ingolosite dal basso livello dei tassi legati ai mutui casa e sicure che investire sul mattone sia il modo migliore per tutelarsi.

Mutui in Italia: casa piccola o leasing immobiliare

Sono finiti i tempi dei cinque, sei vani e anche quelli dei quadrivani. Gli italiani prediligono le case piccole, di solito bivani o trivani, dove il soggiorno é in living con la cucina per tentare di ampliare gli spazi. Così gli italiani optano per un mutuo casa da 70/80 mq, dove ci vivranno con i figli, uno o due. E se nel tempo la casa dovesse risultare troppo piccola, perchè magari nel corso degli anni la famiglia si e’ allargata, non e’ comunque possibile richiedere un nuovo acquisto agevolato. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 86/E, non é possibile duplicare i benefici prima casa, avvalendosi cioe’ della detrazione prevista, per comprare un’abitazione piu’ grande di quella in cui risiede, acquistata prima del matrimonio dal coniuge.

Mutui: per gli italiani la casa é un bene rifugio

La fiducia di imprese e consumatori europei é migliorata ad agosto, dopo il notevole balzo in avanti di luglio. L’Economic sentiment indicator (Esi) della Commissione Ue ha segnalato un progresso dello 0,6% nella Ue e dello 0,7% nella zona euro. Non é avvenuto lo stesso in Italia, dove l’indice della fiducia si ridotto (-0,9%). Nonostante la crisi gli italiani non rinunciano alla casa e per acquistarla sembra che continuino ad indebitarsi. Le famiglie italiane continuano a chiedere mutui per la casa, il dato é stato rilevato dal report trimestrale dell’Abi su indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria dei nuclei familiari, realizzato in collaborazione con il ministero del Welfare. I mutui aumentano anche grazie all’effetto di blocco dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e dalla riduzione dei tassi d’interesse.

Usa: le case comprate valgono meno del mutuo

Uno studio di CoreLogic, societa’ leader nella raccolta e nell’analisi dei dati sulla ricchezza, ha evidenziato che, nel mercato immobiliare Usa, nel secondo trimestre il 23% delle case acquistate con il mutuo ha un valore di mercato inferiore all’importo del debito. Lo studio si basa su 11 milioni di case comprate con mutui che il cui totale si aggira attorno ai 2.900 miliardi di dollari. La situazione sta dando vita a un altro, agghiacciante fenomeno: le famiglie americane preferiscono smettere di pagare le rate del mutuo e abbandonare la casa (lasciandola pignorare), piuttosto che continuare a rimborsare un debito superiore al valore di mercato della casa.

Famiglie: un terzo della spesa é per il mutuo

Nel 2009 gli italiani hanno dovuto rinunciare alle spese folli. Lo attesta l’Istat che ha pubblicato uno studio ad hoc sui consumi: la spesa mensile delle famiglie italiane e’ scesa dell’1,7%, tanto da rinunciare alla qualità. nel carrello della spesa infatti gli italiani hanno comprato meno cibo e di minore qualita’. Il valore del calo si attestato al 3%, pari a 461 euro in meno rispetto al 2008. Il mutuo infatti grava sulle famiglie italiane: il mutuo per quasi 3 milioni di famiglie rappresenta una spesa pari, in media, a 510 euro al mese. Le famiglie in affitto risultano essere il 17,1%, dato immodificato rispetto al 2008, con una spesa media effettiva per l’affitto pari a 372 euro. Il 74% delle famiglie vive in abitazione di proprietà e di queste il 15,9% ha un mutuo da pagare pari a circa 510€ al mese (465€ nel 2008).

Tassi ai minimi: variabile allettante?

Se da una parte la crisi che ha colpito i paesi occidentali a partire dall’agosto 2007 ha frenato la crescita del Pil nazionale, dall’altra ha aperto uno scenario eccezionale sul fronte dei prestiti: tassi di interesse ai minimi storici. Il tasso sui prestiti alle famiglie per la compravendita di abitazioni, nel mese di maggio, ha raggiunto il minimo storico del 2,58%, come delineato dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi. Il tasso sui mutui alle famiglie per l’acquisto di case é così sceso di 2 punti base rispetto al mese precedente e -117 punti base rispetto a maggio dello scorso anno.

Abi: ad aprile sospesi mutui a 15mila famiglie

Sospendere il mutuo in un momento di difficoltà é una possibilità a cui far riferimento se abbiamo sottoscritto un mutuo, anche se solo in particolari casi. Il protocollo specifica nel dettaglio che si può beneficiare del provvedimento di sospensione del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, se un componente del nucleo familiare convivente abbia usufruito dalla data fino alla fine del 2011 di interventi per il sostegno al reddito per la sospensione del lavoro oppure nel caso in cui abbia subito la perdita della prima occupazione da lavoro dipendente. Il provvedimento include anche collaboratori coordinati e continuativi a favore dei quali il Decreto anti-crisi all’articolo 19 assegna una somma una tantum. La causa più frequente che ha determinato la necessità di richiedere la sospensione è stata la perdita del lavoro o riduzione dell’orario o la cessazione del rapporto di lavoro subordinato.

Mutui con Cap: flessibilità e sicurezza

Mutuo a tasso fisso o variabile? Questa é certamente la prima domanda che si pone chi finalmente decide di acquistare la casa con mutuo. Il tasso fisso offre la certezza degli interessi, ma con quello variabile potremo beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi oppure subirne l’innalzamento a seconda del mercato dei tassi. E’ per questo motivo aumentano sempre più coloro che scelgono l’alternativa proposta da numerosi istituti di credito, ossia optare per un mutuo con cap, ossia a tasso variabile ma con un tetto massimo predefinito, in questo modo si può sfruttare l’attuale situazione favorevole senza però correre il rischio di ritrovarsi con una rata che diventi troppo alta.