Usa: le case comprate valgono meno del mutuo

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Uno studio di CoreLogic, societa’ leader nella raccolta e nell’analisi dei dati sulla ricchezza, ha evidenziato che, nel mercato immobiliare Usa, nel secondo trimestre il 23% delle case acquistate con il mutuo ha un valore di mercato inferiore all’importo del debito. Lo studio si basa su 11 milioni di case comprate con mutui che il cui totale si aggira attorno ai 2.900 miliardi di dollari. La situazione sta dando vita a un altro, agghiacciante fenomeno: le famiglie americane preferiscono smettere di pagare le rate del mutuo e abbandonare la casa (lasciandola pignorare), piuttosto che continuare a rimborsare un debito superiore al valore di mercato della casa.

Alcuni dati positivi potrebbero non segnalare un effettivo punto di svolta, se il processo di confisca viene ritardato ed i relativi immobili non vengono messi sul mercato – ha sottolineato Diane Westerback, managing director allo Standard&Poor’s. – Ma potrebbero essere necessari 33 mesi prima che l’arretrato venga azzerato.

I proprietari di appartamenti che si trovano in difficoltà economiche, causate dalla crisi e dalla conseguente perdita del lavoro che ha colpito gli stati Uniti, non riescono neanche a pagare un mutuo con rata ridotta e quando rimangono insolventi per un lungo periodo, risulta ancora più difficile elaborare un piano di esenzione dall’ipoteca.

Le banche sono rimaste esse stesse nella paralisi delle pignorament- ha aggiunto Sandeep Bordia, a capo della strategia di credito abitativo per Barclays Capital – , consentendo all’arretrato dei debitori insolventi di aumentareulteriore. Non lo si può fare in modo indefinito, senza alcuna strategia. Questo aspetto potrebbe essere messo in sordina se ci fossero abbastanza acquirenti in grado di accaparrarsi le proprietà confiscate o se aumentassero gli sforzi per garantire agli insolventi programmi di esenzione dalle loro ipoteche.

La situazione non é rosa neanche in Italia: Federconsumatori e Adusbef, nel 2009 hanno rilevato in Italia pignoramenti ed esecuzioni immobiliari in crescita del 15 per cento rispetto all’anno precedente.