Mutui con Cap: flessibilità e sicurezza

Spread the love

Mutuo a tasso fisso o variabile? Questa é certamente la prima domanda che si pone chi finalmente decide di acquistare la casa con mutuo. Il tasso fisso offre la certezza degli interessi, ma con quello variabile potremo beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi oppure subirne l’innalzamento a seconda del mercato dei tassi. E’ per questo motivo aumentano sempre più coloro che scelgono l’alternativa proposta da numerosi istituti di credito, ossia optare per un mutuo con cap, ossia a tasso variabile ma con un tetto massimo predefinito, in questo modo si può sfruttare l’attuale situazione favorevole senza però correre il rischio di ritrovarsi con una rata che diventi troppo alta.

Una recente stima indica infatti che quasi la metà dei mutui, circa il 40%, sia con cap. Questa tipologia di mutuo, dunque, risulta essere la preferità dagli italiani nell’ultimo periodo, per sfruttare l’andamento dei tassi di interesse (che al momento é tra i più bassi) ma evitare di ritrovarsi con una rata nettamente più elevata, in caso di innalzamento (rischio abbastanza alto visto che si parte da un livello bassissimo dei tassi di interesse). I mutui e i tassi con cap rappresentano quindi una sorta di muro contro gli interessi che possono tornare in salita.

Ecco allora che una buona parte di mutuatari si e’ gia’ cautelata o si sta cautelando – rileva il Centro tutela consumatori utenti in una nota -, assumendo o passando a mutui a tasso indicizzato con tetto massimo (cap), oltre il quale il tasso non puo’ salire. In tale tipo di offerta, lo spread richiesto dalla banca e’ anche di 0,50-1,00 p.p. piu’ elevato di un normale spread a tasso variabile. Non tutte le banche offrono attualmente tale soluzione, ma e’ bene poterla prendere in considerazione come via di uscita in caso di aumento repentino della rata del mutuo nel breve-medio periodo.