Tassi ai minimi: variabile allettante?

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Se da una parte la crisi che ha colpito i paesi occidentali a partire dall’agosto 2007 ha frenato la crescita del Pil nazionale, dall’altra ha aperto uno scenario eccezionale sul fronte dei prestiti: tassi di interesse ai minimi storici. Il tasso sui prestiti alle famiglie per la compravendita di abitazioni, nel mese di maggio, ha raggiunto il minimo storico del 2,58%, come delineato dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi. Il tasso sui mutui alle famiglie per l’acquisto di case é così sceso di 2 punti base rispetto al mese precedente e -117 punti base rispetto a maggio dello scorso anno.

I tassi sono così scesi con grande beneficio di chi si trova a rimborsare un mutuo a tasso variabile (che in una decina di mesi ha visto scendere la rata di oltre il 30%) ma anche di coloro che hanno deciso di stipularne uno a tasso variabile e ancor di più per chi decide di sottoscrivere i nuovi mutui che offrono la possibilità di cambiare il tasso dopo un certo periodo di tempo. Insomma, da qualsiasi angolatura la si veda, quella attuale risulta una fase favorevole per chiedere un mutuo. Per chi decidesse di accendere un mutuo per l’acquisto di una nuova casa, inoltre le offerte mutui ormai non si contano più e trovare quello adatto alle proprie esigenze, dopo aver analizzato pro e contro, é probabilmente più vantaggioso rispetto a qualche anno fa.

Il momento per comprare una casa sembra quindi favorevole: i prezzi delle abitazioni diminuiscono e i tassi di interesse sono ai minimi storici, l’unica accortezza che bisogna avere è quella appunto di saper ben scegliere il mutuo, che sia a tasso fisso o variabile, la regola principale rimane sempre: chi é totalmente avverso al rischio, sottoscriva un mutuo a tasso fisso, i tassi al minimo ci permetteranno di godere, per tutta la durata del mutuo, di un tasso che probabilmente non vedremo più… Forse.