Mutui: occhio al contratto!

Incredibile ma vero, può ancora succedere. Vi ricordate la visita del buon Renzo Tramaglino, protagonista dei manzoniani “Promessi Sposi”, all’avvocato battezzato dall’autore con ficcante ironia “Azzeccagarbugli”? Renzo, un uomo semplice, si presentò offrendo in dono alcune galline per il disturbo che pensava avrebbe potuto arrecare; l’avvocato, per tutta risposta, non seppe fare di meglio che offrire il “latinorum” dei suoi consigli, inaccessibili per un ragazzo che si esprimeva come la gente del popolo. Nel personaggio di Azzeccagarbugli è facile rintracciare una critica della burocrazia avanzata da Manzoni, ma – a quanto pare – le cose non sono ancora cambiate in tutti gli anni che sono seguiti alla stesura del capolavoro manzoniano.

Mutuo tasso variabile IW Bank con spread ridotto

IW Bank, una delle più importanti Banche online operanti in Italia, ha lanciato per il mese corrente una promozione sulla stipula dei mutui a tasso variabile; l’agevolazione, valida per tutte le durate, consiste nell’abbassamento dello spread dello 0,2% per tutti quei mutui richiesti dall’1 al 31 luglio 2010, e stipulati entro la data del 31 agosto del 2010. Il tutto a fronte delle condizioni concorrenziali proposte normalmente da IW Bank, che in particolare, per i propri mutui non fa pagare ai privati ed alle famiglie le spese relative all’istruttoria ed alla perizia; a zero spese, inoltre, con i mutui IW Bank è anche l’assicurazione obbligatoria sull’immobile, a copertura del rischio di incendio o scoppio, nonché le spese, sempre pari a zero, per la gestione e l’incasso della rata con l’addebito in conto corrente. IW Bank, per chi ha un mutuo acceso presso altre banche, propone allo stesso modo la possibilità di trasferire il vecchio mutuo nella Banca online senza pagare le spese notarili.

Mutui: raccolta, loan-to-value e giustizia inefficiente alla base della crescita dei costi

Sorpresa: se la crisi dell’economia reale sembra aver sconvolto un po’ tutte le abitudini di vita dei risparmiatori d’America ed Europa, a quanto pare nulla ha cambiato invece per quanto riguarda i mutui. È quanto emerge dal secondo numero dei “Temi di Economia e Finanza” del Centro Studi e Ricerche Abi, secondo cui “non sembra potersi affermare che la crisi finanziaria internazionale abbia in via generale impattato direttamente sui criteri applicati dall’industria bancaria europea per la definizione delle condizioni economiche applicate sui mutui”. Questo però non significa che mutui e crisi debbano essere considerati, da ora in avanti, due argomenti che viaggiano su binari separati…

Famiglie: un terzo della spesa é per il mutuo

Nel 2009 gli italiani hanno dovuto rinunciare alle spese folli. Lo attesta l’Istat che ha pubblicato uno studio ad hoc sui consumi: la spesa mensile delle famiglie italiane e’ scesa dell’1,7%, tanto da rinunciare alla qualità. nel carrello della spesa infatti gli italiani hanno comprato meno cibo e di minore qualita’. Il valore del calo si attestato al 3%, pari a 461 euro in meno rispetto al 2008. Il mutuo infatti grava sulle famiglie italiane: il mutuo per quasi 3 milioni di famiglie rappresenta una spesa pari, in media, a 510 euro al mese. Le famiglie in affitto risultano essere il 17,1%, dato immodificato rispetto al 2008, con una spesa media effettiva per l’affitto pari a 372 euro. Il 74% delle famiglie vive in abitazione di proprietà e di queste il 15,9% ha un mutuo da pagare pari a circa 510€ al mese (465€ nel 2008).

Mutui ricostruzione L’Aquila: Chiodi e ABI specificano i contorni della moratoria

Non tutto è dovuto, ed è bene che questa considerazione non sia mai data per scontata. Partiamo ricordando un articolo, apparso nell’aprile 2009 sul sito del Corriere – a pochi giorni di distanza dal terremoto che ha sconvolto il volto dell’Abruzzo e de L’Aquila in particolare – e rimosso in meno di 24 ore, con una rapidità quantomeno sospetta agli abituali frequentatori di questa pagina (che sanno bene come sia spesso possibile trovarvi le notizie delle ultime 48 ore): vi si sosteneva che uno dei problemi che gravano sul bilancio dello Stato sono le calamità naturali. In Italia non esiste infatti l’obbligo di assicurare la casa, ma questo comporta che sia la collettività a pagare la ricostruzione ogniqualvolta di verifica una catastrofe. Articolo rimosso, evidentemente, per non urtare la sensibilità di nessuno.

Mutuo a tasso fisso Banca Popolare di Verona

Negli ultimi mesi il tasso euribor, quello con cui in Italia vengono indicizzati i finanziamenti immobiliari a tasso variabile, ha fatto registrare una lenta e progressiva ascesa passando, sulla scadenza a tre mesi, dallo 0,64% fino alla soglia dello 0,80%. Trattasi di un incremento percentuale del 25% circa rispetto ai minimi storici causato, tra l’altro, dalle turbolenze finanziarie generate dalla pesante situazione debitoria della Grecia che ha fatto innalzare in materia di costo del denaro il cosiddetto “rischio Paese”. Nel complesso, nonostante i rialzi l’euribor in Italia rimane il tasso più vantaggioso, rispetto all’Irs, per stipulare un mutuo, ma forse è arrivato quantomeno il momento di iniziare a valutare i vantaggi che, per un finanziamento che può durare anche 30 anni ed oltre, può offrire l’indicizzazione di un mutuo a tasso fisso. Ebbene, rispetto al variabile il mutuo a tasso fisso, a fronte di una spesa per interessi più alta al momento della stipula rispetto all’euribor, offre la certezza di pagare un importo certo ed invariabile nel tempo, mese dopo mese, così come è ben noto il periodo di quando inizia e quando terminerà il pagamento dell’ultima rata mensile.

Mutui: Grandi Banche vs. Piccoli Istituti, chi vince?

Criteri quantitativi di valutazione condivisi: quante volte, in Italia, ci capita di sentire parlare qualche amministratore che difende il proprio operato, magari segnato dall’ingente impiego di risorse pubbliche, in virtù dell’aver dato lavoro a tanti, o dell’aver risolto alcune situazioni economiche traballanti? Questo perché la tendenza nel BelPaese è quella del “volemose bene”, nemica però della gestione – forse più fredda, ma certamente più efficiente e redditizia – fondata su criteri numerici, inequivocabili. Salutiamo dunque con un giudizio positivo l’analisi di Supermoney, portale italiano dedicato alla comparazione dei prezzi che si è dedicato ad un’indagine relativa al costo dei mutui: il risultato è stato sorprendente, tanto che il mito della banca amica (vicina a casa, di dimensioni locali, con operatori che conoscono ogni cliente) potrebbe uscirne fortemente ridimensionato.

Mutui Abruzzo: sospensione anche per PMI

Alcune banche gia’ iniziato a chiedere agli abruzzesi la riscossione dei mutui, sottolinea Giovanni Lolli, deputato del Pd, che descrive la realta’ di molti cittadini aquilani, tutti i terremotati dovranno ricominciare a pagare le tasse correnti, tranne coloro che si annoverano nella categoria di lavoratori autonomi con un volume di affari non superiore ai 200 mila euro (redditi del 2008). E’ stata quindi necessaria una nuova manovra a favore dei terremotati. Il commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi e il Comitato esecutivo dell’Abi confermano la volontà di prorogare la sospensione delle rate mutuo, tramite un accordo sottoscritto lo scorso 25 giugno . Occorrono quindi nuovi interventi di sostegno e il comitato esecutivo dell’Abi ha dato il via libera alle misure di solidarietà che sono partite il 30 giugno, giorno in cui é terminata la sospensione generalizzata e automatica di tutti i finanziamenti, stabilita a dicembre.

Moratoria mutui: il Piano Famiglie in Umbria

Nella Regione Umbria, dallo scorso mese di febbraio, quando è partita la moratoria sui mutui, e fino al mese di aprile, sono stati complessivamente 255 i contratti sui quali è stata applicata, su richiesta del mutuatario o dei mutuatari, la sospensione dei pagamenti delle rate. A comunicarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che ha fornito su scala regionale un monitoraggio in Umbria dove così le famiglie hanno potuto avere in tasca una liquidità aggiuntiva pari a complessivi 1,4 milioni di euro per far fronte alle difficoltà legate alla crisi. La quota di famiglie umbre sul totale nazionale che hanno sinora beneficiato della moratoria è quindi pari all’1,8% anche se l’Abi sottolinea come trattasi di un dato provvisorio. Da febbraio ad aprile, in tutta Italia, le famiglie che hanno beneficiato della moratoria sono state ben 15 mila a fronte di mutui sospesi per un controvalore pari a ben 2,3 miliardi di euro.

Mutui Abruzzo: Bando Regione per sostegno alle famiglie

E’ stato pubblicato nella giornata di ieri, mercoledì 30 giugno 2010, sul “BURA” ordinario, il Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, il Bando riguardante il “Programma regionale di sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo per l’acquisto, costruzione ed il recupero della prima casa“. In accordo con quanto dichiarato da Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo, nonché assessore regionale allo Sviluppo Economico, il Bando, a conferma della forte attenzione riposta dall’Amministrazione regionale al territorio, mira in particolare a fornire un sostegno concreto e sollievo alle famiglie che, a causa di un reddito insufficiente, perdita del posto di lavoro ed altri eventi ed imprevisti negativi, versano in condizioni di difficoltà per quel che riguarda il pagamento della rata del mutuo.

Mutuo Su Misura di Banca Etruria

Il tasso è indicizzato all’euribor con scadenza a sei mesi, la durata può arrivare fino a 15 anni, le spese di istruttoria sono offerte alle migliori condizioni di mercato, mentre l’addebito delle rate avviene con la cadenza trimestrale. Sono queste alcune delle principali caratteristiche di “Mutuo Su Misura“, un interessante finanziamento immobiliare di tipo ipotecario che è stato ideato dall’Istituto di credito Banca Etruria per garantire a favore delle imprese un piano di rimborso modulato in funzione ed in ragione dei livelli di ricavi periodicamente conseguiti dall’azienda. In particolare, con la stipula del “Mutuo Su Misura” le imprese possono avvalersi di un comodo e vantaggioso periodo di ammortamento fino a nove mesi a partire dall’erogazione degli importi; questo significa che per un periodo iniziale fino a nove mesi l’azienda va a pagare rate basse in quanto costituite di soli interessi.

Mutui, (anche) il rogito diventa online

Più semplice, più veloce, più economico: internet, con le sue pressoché infinite applicazioni, sta rivoluzionando il nostro modo di vivere all’insegna di questi tre fattori. Avete mai pensato a quante cose sono divenute possibili attraverso la grande rete? Effettuare acquisti è ormai una prassi, così come iscriversi ad un esame universitario (chi ha frequentato una decina di anni or sono sa che invece bisognava recarsi in sede e segnare il proprio nome su un foglio appeso alla porta) o movimentare denaro dal conto corrente. Una novità, l’ennesima, è il definitivo via libera al decreto che detta nuove norme sugli atti pubblici informatici redatti da un notaio. Il risultato sarà quindi il tanto atteso rogito notarile online, un passaggio fondamentale per chi vuole comprare o vendere casa o stipulare un mutuo per l’acquisto.

Mutuo chirografario Banca Sella – Sace per l’export

Da un minimo di 100 mila euro ad un massimo pari a ben 1,5 milioni di euro con rimborso della rata a cadenza trimestrale,  e la durata pari a minimo tre anni e massimo otto anni, ovverosia con rimborso in 96 mesi. Sono queste alcune delle principali caratteristiche del Mutuo Chirografario del Gruppo Banca Sella che risulta essere assistito da garanzie da parte di Sace, società leader nel comparto dell’assicurazione sul credito. Il prodotto è stato ideato e lanciato sul mercato a favore di tutte quelle società italiane che vogliono incrementare il proprio grado di internazionalizzazione, e che siano qualificabili come piccole e medie imprese (Pmi), ovverosia aventi un fatturato complessivo annuo che non supera il livello dei 250 milioni di euro.

Truffa Mutui Subprime: Morgan Stanley multata in Massachusetts

Catastrofe finanziaria – con ripercussioni sull’economia reale – e catastrofe ambientale. Ma finalmente sembra essere arrivato qualcuno fermamente intenzionato a far pagare i responsabili dell’una e dell’altra in maniera di indennizzare, almeno in parte, gli extra-costi imposti ai bilanci nazionali dalla necessità di raddrizzare la situazione venutasi a creare in conseguenza dell’una e dell’altra catastrofe. British Petroleum, proprietaria di quel “pozzo (petrolifero) della discordia” che sta riversando nel Golfo del Messico milioni di litri di petrolio, pagherà fino all’ultimo centesimo la “riparazione” (depurazione acque, pulizia coste…). Stessa sorte sembra possa toccare a Morgan Stanley, una delle principali imputate della truffa dei mutui subprime che ha minato le basi dell’economia mondiale.