Mutui Abruzzo: sospensione anche per PMI

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Alcune banche gia’ iniziato a chiedere agli abruzzesi la riscossione dei mutui, sottolinea Giovanni Lolli, deputato del Pd, che descrive la realta’ di molti cittadini aquilani, tutti i terremotati dovranno ricominciare a pagare le tasse correnti, tranne coloro che si annoverano nella categoria di lavoratori autonomi con un volume di affari non superiore ai 200 mila euro (redditi del 2008). E’ stata quindi necessaria una nuova manovra a favore dei terremotati. Il commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi e il Comitato esecutivo dell’Abi confermano la volontà di prorogare la sospensione delle rate mutuo, tramite un accordo sottoscritto lo scorso 25 giugno . Occorrono quindi nuovi interventi di sostegno e il comitato esecutivo dell’Abi ha dato il via libera alle misure di solidarietà che sono partite il 30 giugno, giorno in cui é terminata la sospensione generalizzata e automatica di tutti i finanziamenti, stabilita a dicembre.

E’ necessario, a causa del permanere di una situazione di difficoltà per la clientela nel territorio abruzzese – sottolinea l’Abi – abbandonare il principio dell’automatismo, in base al quale la sospensione dei rimborsi si applicava a tutti i finanziamenti in essere, salvo diversa richiesta del cliente, per tornare verso una situazione di progressiva normalità in cui le misure diventano usufruibili da famiglie e imprese su specifica richiesta e se rispondenti a determinati requisiti. Le nuove misure sono quindi un adeguamento, commisurato alle specificità del post-terremoto, dell’Accordo per la sospensione delle rate dei mutui nel quadro del Piano famiglie e dell’Avviso comune per la sospensione dei debiti delle Pmi.

I mutui per imprese, sia Pmi sia grandi aziende, e per famiglie nel cratere del terremoto saranno quindi sospesi su istanza dei richiedenti. La domanda puo’ essere presentata dal primo luglio al 31 dicembre 2010 e, se accettata dopo opportuni controlli da parte delle autorità, avra’ la durata di 12 mesi. L’Abi chiarisce che sono ammissibili ai benefici dell’accordo le imprese che alla data del 6 aprile 2009 avevano posizioni classificate come ”ristrutturate”, ”in sofferenza” o soggette a procedure esecutive.