Euribor in progressione, mai così alto da 10 mesi; Mutui Tasso Variabile, comincia la risalita

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I mondiali di calcio si avviano verso l’ultima, decisiva, sfida tra Olanda e Spagna (chiunque vinca scriverà per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della rassegna iridata) mentre noi poveri italiani ci siamo già rassegnati, ormai da quasi un mese, a vedere che nel tabellone il nostro nome non trova spazio, se non all’ultimo posto del girone eliminatorio (sigh). E pensare che quattro anni or sono, proprio di questi tempi, eravamo emozionati per il successo sulla Germania e fiduciosi nel buon esito, poi effettivamente confermato, del match contro la Francia. Certo: c’era un Buffon capace di straordinarie prodezze, un Cannavaro versione muro, un Pirlo illuminante, un Grosso in condizione stratosferica ed uno Zambrotta capace di progressioni inarrestabili. Un po’ come è quella dell’Euribor di questi tempi.

Dopo aver a lungo parlato di tasso al minimo storico, infatti, possiamo tirare il fiato alla vista di un dato che conferma la risalita fino ai livelli di settembre 2009, dieci mesi or sono. La notizia è buona per lo stato di salute dell’economia, che mostra – anche con questo – segnali di ripresa incoraggianti dopo la doppia botta della crisi USA e della ben più recente crisi Greca; eppure non farà dormire sonni tranquilli a tutti i mutuatari, perché l’Euribor sta evidenziando una crescita costante: 0,80% per il tasso a 3 mesi; 1,07% a 6 mesi e 0,52% a un mese, un livello – quest’ultimo – che non si vedeva dallo scorso agosto.

La notizia assume rilievo quando si pensa al fatto che tutti questi parametri di Euribor, ma in particolare quello riferito ai 3 mesi, vengono utilizzati per calcolare il costo dei mutui a tasso variabile, ossia l’80% dei mutui di ultima generazione. Le ragioni della progressione “alla Zambrotta dei tempi d’oro”, secondo gli esperti, stanno nelle tensioni ancora elevate che caratterizzano il mercato del credito, ma soprattutto nel ritiro della liquidità in eccesso da parte della Banca Centrale Europea. Proprio dalla BCE si attendono decisioni sui tassi nell’area Euro: siamo all’1%, con l’auspicio che Trichet non annunci una risalita…