Mutui: attenzione al rialzo dei tassi

Le famiglie italiane, in virtù, negli ultimi mesi, di una fase di mercato caratterizzata da tassi favorevoli, in quanto molto bassi, ne hanno approfittato andando a stipulare un mutuo per la casa. Come diretta conseguenza, in accordo con i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel primo trimestre di quest’anno c’è stato in Italia un balzo dei mutui del 13,7%, ma secondo il Codacons il dato non individua affatto un segnale di ripresa, ma una chiara indicazione della crisi in atto. Anzi, l’Associazione, rivolgendosi alle famiglie consumatrici, le invita a fare molta ma molta attenzione al rialzo dei tassi di interesse; finora, infatti, i tassi bassi sono frutto della recessione, ma cosa accadrà nel momento in cui le economie mondiali torneranno a crescere in maniera sostenuta e sostenibile?

Mutui: risparmiare sulla rata con l’euribor basso

Nel nostro Paese, a fronte di rincari su molti beni e servizi registrati negli ultimi due anni, c’è stato un contestuale quanto forte ridimensionamento della rata sui mutui a tasso variabile. Rispetto al periodo precrisi, quando il tasso euribor era alle stelle, la rata media di un finanziamento a tasso variabile è scesa da 822 euro a 704 euro con un risparmio del 15% medio circa. A mettere in risalto questo dato è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel far presente come anche nel 2011, in base all’attuale scenario ed alle previsioni formulate dagli esperti, il tasso medio applicato su un mutuo a tasso variabile continuerà a mantenersi ben al di sotto della media storica. Chi ha quindi acquistato la casa con un mutuo a tasso variabile nel periodo precrisi ha poi potuto avvantaggiarsi, mese dopo mese, di un progressivo abbassamento della rata che, a livello geografico nel nostro Paese, è stato più marcato al Centro e nel Nord Ovest dell’Italia, mentre al Sud l’abbassamento medio percentuale della rata mensile è stato leggermente inferiore al 10%.

Mutui ipotecari: tassi medi al 3% a Bolzano

Nella Provincia Autonoma di Bolzano, alla fine dello scorso mese di giugno, i tassi medi per un mutuo ipotecario “standard” a tasso variabile per un importo pari a 150 mila euro, con rata semestrale e durata pari a 20 anni, si sono attestati al 3%. A rilevarlo è stato l’Astat, l’Istituto di Statistica provinciale precisando che anche in corrispondenza di tale rilevazione c’è stato un calo dei tassi ma con una dinamica di ribasso meno incisiva rispetto ai precedenti trimestri. Nel periodo, inoltre, è stata rilevata dopo un anno di rialzi una inversione di tendenza per quel che riguarda lo spread, ovverosia la commissione fissa pagata alla banca per l’accensione del finanziamento immobiliare; nel dettaglio, l’Astat nel trimestre ha rilevato un calo dello spread che ora come valore medio si attesta al 2%. I dati rilevati dall’Istituto di Statistica Provinciale sono chiaramente la risultante dell’abbassamento del costo del denaro che c’è stato anche negli ultimi mesi in Europa anche se la tendenza ribassista rispetto al periodo della crisi più acuta risulta essere oramai in palese rallentamento.

Fondo solidarietà mutui: modesto aiuto per pochissime famiglie

Un modesto aiuto per pochissime famiglie. Viene definito così da Franco Chiriaco, Segretario Generale del Sunia, il Sindacato degli Inquilini, il Fondo di solidarietà dei mutui che dovrebbe partire nella giornata di domani, giovedì 2 settembre 2010, a favore di quei nuclei familiari che sono in difficoltà con il pagamento della rata mensile dei finanziamenti immobiliari per la prima casa. Per il Sindacato Unitario degli Inquilini e degli Assegnatari è grave il fatto che per una misura, peraltro modesta, le famiglie abbiano atteso ben tre anni; il Fondo solidarietà mutui, infatti, era stato messo a punto con la Legge Finanziaria dell’ultimo Governo di centrosinistra, ma solo pochi giorni fa, con la firma del Decreto attuativo da parte del Ministro all’Economia, si è passati in sostanza dalle parole ai fatti.

Mutuo acquisto casa: migliora l’indice di accessibilità

Negli ultimi diciotto mesi in Italia è andato a migliorare in maniera progressiva l’indice cosiddetto di affordability, ovverosia l’indice di accessibilità all’acquisto di una casa da parte delle famiglie del nostro Paese. A farlo presente nei giorni scorsi è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel ricordare in particolare come tale indice sia stato costruito e periodicamente rilevato dal Centro Studi dell’Associazione Bancaria Italiana tenendo conto sia di metodologie e prassi a livello internazionale, sia dei dati aggiornati forniti dalla Banca d’Italia, dall’Agenzia del Territorio e dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Nel dettaglio, l’indice va a misurare sia l’apporto del credito bancario, sia l’andamento del mercato immobiliare e del reddito delle famiglie in funzione della possibilità di poter acquistare sul mercato un’abitazione.

Mutui: normativa Fed, perché non applicarla anche in Italia?

Quello dei mutui in Italia è un comparto dove c’è bisogno sia di più chiarezza, sia di una maggiore trasparenza. A farlo presente è la Federconsumatori che guarda in particolare con interesse agli Stati Uniti, dove la Federal Reserve, la Banca centrale americana, ha posto in materia di sottoscrizione dei mutui delle condizioni che si spingono nella direzione di una maggiore tutela, trasparenza, correttezza e chiarezza a favore delle famiglie consumatrici. In particolare, con la normativa Fed viene introdotto l’obbligo in sede di preventivo e di stipula di un mutuo di portare all’attenzione del contraente opportune situazioni caratterizzate da “scenari peggiori”, ovverosia per semplificare a casi in cui le rate dovessero iniziare ad aumentare, anche in maniera considerevole, di importo. Inoltre, negli Stati Uniti la Fed spinge anche nella direzione della stipula di mutui che includano l’esatto costo, andando quindi ad inserire tutte le voci riguardanti anche le spese accessorie, e che portino alla comunicazioni dei costi inerenti la rata mensile da pagare, sui mutui a tasso variabile, per un periodo pari a ben cinque anni.

Mutuo Futuro Sereno Bnl

Il tasso di interesse è fisso per tutta la durata del piano di ammortamento, ed è noto e determinato in concomitanza con la stipula del contratto; le rate sono invece con il trascorrere del tempo di importo decrescente in modo da poter affrontare con serenità anche gli impegni economici e finanziari futuri. Si presenta così “Mutuo Futuro Sereno“, una interessante formula di finanziamento immobiliare ideata e lanciata sul mercato dalla Bnl, Banca del Gruppo Bnp Paribas, e ideale per chi ha di norma un reddito variabile e, quindi, può affrontare il futuro con più serenità e senza preoccupazioni successive visto che nel tempo il mutuo garantisce a livello finanziario un impegno meno gravoso per quel che riguarda, mese dopo mese, l’importo della rata da andare a pagare. Il Mutuo Futuro Sereno può essere concesso dalla Bnl ai privati ed alle famiglie non solo con la finalità di acquisto della casa, ma anche per finanziare le spese relative alla sua ristrutturazione.

Mutuo agevolato prima casa: contributi nel Comune di Capannori

In Provincia di Lucca, e per la precisione nel Comune di Capannori, sono in via di pagamento i contributi stanziati dall’Amministrazione sui mutui per la prima casa stipulati dalle famiglie; trattasi, nello specifico, di contributi in conto interessi sulle rate che di conseguenza diventano più leggere e più sostenibili. Al riguardo il Comune di Capannori in data odierna ha reso noto che sono in corso di pagamento, a favore di ben 250 cittadini residenti, i contributi in conto interessi sulla prima casa a valere sui primi sei mesi del corrente anno. I beneficiari sono quelle persone che hanno partecipato ai Bandi e che, avendone i requisiti, possono ora fruire in tempi di crisi di una vera e propria boccata d’ossigeno sui finanziamenti immobiliari per la prima casa stipulati negli anni scorsi con la finalità di acquisto o di ristrutturazione. Le risorse complessive che saranno suddivise tra i beneficiari, a valere sui primi sei mesi di quest’anno, ammontano a 62.500 euro.

Mutui ipotecari: la durata media è intorno ai 23 anni

In Italia la durata media dei mutui ipotecari per il mercato residenziale è attorno ai 23 anni a fronte di una rata che nel 2009 è stata mediamente pari a 704 euro, in calo rispetto ai 822 euro medi del 2008. Questi sono alcuni dei dati salienti del “Rapporto Immobiliare 2010 – Settore Residenziale“, a cura dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio, da cui è altresì emerso come nelle prime otto città italiane, sempre in merito ai mutui ipotecari con finalità di acquisto dell’abitazione, il capitale erogato si sia attestato complessivamente a 6,1 miliardi di euro circa, di cui 2,5 miliardi di euro nella sola città di Roma, e 1,3 miliardi di euro nel Comune di Milano. Sul totale delle abitazioni oggetto di compravendita lo scorso anno, il 42,7% di queste sono state assistite nell’acquisto da un mutuo, andando a segnare un percentuale 2009 perfettamente in linea con quella dell’anno precedente.

Mutuo casa: opportunità d’acquisto per le famiglie brianzole

In futuro nella Brianza sono ben 30 mila le famiglie che sono intenzionate ad acquistare una casa in virtù del fatto che quello nel mattone, nonostante tutto, rappresenta sempre la miglior garanzia di investimento e di tutela del risparmio. Questo è quanto ha dichiarato il componente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Mauro Danielli, sottolineando in particolare come nel primo trimestre di quest’anno ci sia stato un sensibile aumento delle compravendite a fronte di una lieve contrazione dei prezzi che lascia presagire come la paura di un crollo delle quotazioni sia oramai alle spalle. A Monza, infatti, negli ultimi sei mesi i prezzi sono scesi ma di un modesto 1,7% a fronte di un -1,4% di calo medio registrato in Brianza; questi dati, in particolare, emergono da “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Monza e Brianza“, un rapporto sul primo semestre di quest’anno che la Camera di commercio di Monza e Brianza ha realizzato avvalendosi della collaborazione di Borsa Immobiliare e di Fimaa Milano.

Mutuo chirografario piccole imprese: Idea Bullet del Creberg

Posticipare il rimborso della quota capitale in un’unica soluzione, direttamente alla scadenza, e pagare durante il piano di ammortamento rate costituite di soli interessi. Si presenta così “Idea Bullet”, un interessante mutuo chirografario ideato e proposto dal Creberg – Credito Bergamasco, Istituto controllato dal Gruppo Banco Popolare, alle piccole imprese che vogliono accedere al credito al fine di poter far fronte a tutte le esigenze finanziarie della conduzione aziendale. In questo modo la piccola impresa, pagando rate basse e costituite di soli interessi, grazie ad un ampio periodo di preammortamento, può con serenità finanziare i propri investimenti per poi andare nel tempo ad accumulare, a regime quando la PMI ha raggiunto la piena operatività e produttività dall’investimento, la liquidità necessaria per andare a rimborsare alla scadenza il capitale concesso dal Credito Bergamasco.

Mutuo chirografario Banca Sella – Sace per l’export

Da un minimo di 100 mila euro ad un massimo pari a ben 1,5 milioni di euro con rimborso della rata a cadenza trimestrale,  e la durata pari a minimo tre anni e massimo otto anni, ovverosia con rimborso in 96 mesi. Sono queste alcune delle principali caratteristiche del Mutuo Chirografario del Gruppo Banca Sella che risulta essere assistito da garanzie da parte di Sace, società leader nel comparto dell’assicurazione sul credito. Il prodotto è stato ideato e lanciato sul mercato a favore di tutte quelle società italiane che vogliono incrementare il proprio grado di internazionalizzazione, e che siano qualificabili come piccole e medie imprese (Pmi), ovverosia aventi un fatturato complessivo annuo che non supera il livello dei 250 milioni di euro.

Mutui con Cap: flessibilità e sicurezza

Mutuo a tasso fisso o variabile? Questa é certamente la prima domanda che si pone chi finalmente decide di acquistare la casa con mutuo. Il tasso fisso offre la certezza degli interessi, ma con quello variabile potremo beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi oppure subirne l’innalzamento a seconda del mercato dei tassi. E’ per questo motivo aumentano sempre più coloro che scelgono l’alternativa proposta da numerosi istituti di credito, ossia optare per un mutuo con cap, ossia a tasso variabile ma con un tetto massimo predefinito, in questo modo si può sfruttare l’attuale situazione favorevole senza però correre il rischio di ritrovarsi con una rata che diventi troppo alta.

Mutuo Liquidità della Banca Popolare del Trentino

Non sempre l’accesso e la sottoscrizione di un mutuo è frutto di un’esigenza legata all’acquisto, alla costruzione o alla costruzione di una prima casa ad uso residenziale. Spesso infatti la necessità e la finalità di dover contrarre un mutuo è quella legata all’esigenza di ottenere liquidità al fine di poter aumentare le proprie disponibilità finanziarie. Ebbene, al riguardo la Banca Popolare del Trentino, Istituto di credito controllato dal Banco Popolare, propone “Mutuo Liquidità“, il finanziamento che, con la formula del piano di rimborso con il tasso fisso o con il tasso variabile, permette di ottenere somme per finalità che possono essere, tra le altre, quelle relative a progetti diversi dall’acquisto della casa quali l’acquisto di uffici, negozi ed unità immobiliari che non sono ad uso abitativo.