Mutui: attenzione al rialzo dei tassi

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Le famiglie italiane, in virtù, negli ultimi mesi, di una fase di mercato caratterizzata da tassi favorevoli, in quanto molto bassi, ne hanno approfittato andando a stipulare un mutuo per la casa. Come diretta conseguenza, in accordo con i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel primo trimestre di quest’anno c’è stato in Italia un balzo dei mutui del 13,7%, ma secondo il Codacons il dato non individua affatto un segnale di ripresa, ma una chiara indicazione della crisi in atto. Anzi, l’Associazione, rivolgendosi alle famiglie consumatrici, le invita a fare molta ma molta attenzione al rialzo dei tassi di interesse; finora, infatti, i tassi bassi sono frutto della recessione, ma cosa accadrà nel momento in cui le economie mondiali torneranno a crescere in maniera sostenuta e sostenibile?

Ebbene, al fine di non correre rischi che si possono tramutare in un’insolvenza, il Codacons fa presente che in questo momento i mutui a tasso variabile, sebbene appaiano vantaggiosi, potrebbero poi nei prossimi anni rivelarsi un’arma a doppio taglio, ragion per cui si può dire che non sono consigliabili per chi non è in grado di assumersi il rischio di andare a pagare per gli anni successivi rate che possono anche aumentare del 30% ed oltre.

Prendendo ad esempio un mutuo della durata di 20 anni, il Codacons sottolinea come sia chiaro che in tale ampio arco di tempo i tassi di interesse di mercato non stiano fermi, ma salgono e scendono. Quindi, nella scelta tra un mutuo a tasso fisso ed uno a tasso variabile è meglio andare a considerare le proprie condizioni e capacità di reddito, anche in prospettiva, piuttosto che affidarsi ad analisi di natura macroeconomica e monetaria sull’andamento dei tassi che possono valere un giorno, ma che poi per variabili, eventi e fatti del tutto inattesi possono già non valere più dopo 24 ore.