Mutui: risparmiare sulla rata con l’euribor basso

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Nel nostro Paese, a fronte di rincari su molti beni e servizi registrati negli ultimi due anni, c’è stato un contestuale quanto forte ridimensionamento della rata sui mutui a tasso variabile. Rispetto al periodo precrisi, quando il tasso euribor era alle stelle, la rata media di un finanziamento a tasso variabile è scesa da 822 euro a 704 euro con un risparmio del 15% medio circa. A mettere in risalto questo dato è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel far presente come anche nel 2011, in base all’attuale scenario ed alle previsioni formulate dagli esperti, il tasso medio applicato su un mutuo a tasso variabile continuerà a mantenersi ben al di sotto della media storica. Chi ha quindi acquistato la casa con un mutuo a tasso variabile nel periodo precrisi ha poi potuto avvantaggiarsi, mese dopo mese, di un progressivo abbassamento della rata che, a livello geografico nel nostro Paese, è stato più marcato al Centro e nel Nord Ovest dell’Italia, mentre al Sud l’abbassamento medio percentuale della rata mensile è stato leggermente inferiore al 10%.

In particolare, per quel che riguarda il forte ridimensionamento della rata mensile nel Centro Italia, Idealista.it sottolinea come tale tendenza sia alimentata dal fatto che il valore medio di una casa in quest’area supera addirittura di un terzo il valore medio nazionale.

Nel complesso, quindi, con lo scoppio della crisi ad un calo delle quotazioni medie immobiliari, di più in periferia piuttosto che nei Centri Storici e nelle zone di maggior pregio, si è contrapposta una discesa della rata media mensile da pagare per effetto delle forti ed incisive politiche monetarie espansive adottate sul costo del denaro dalla Banca Centrale Europea al fine di garantire al sistema bancario e finanziario adeguati livelli di liquidità che, tra l’altro, hanno scongiurato un collasso dell’Eurozona travolta nel 2008 dallo scoppio della bolla dei mutui subprime negli Stati Uniti. Gli ultimi dati sull’andamento delle richieste di mutui nell’Eurozona sono tra l’altro buoni e vanno di pari passo con una ripresa economica nel Vecchio Continente che si sta via via rafforzando.