Mutuo a tasso variabile di Banca Carige

Un finanziamento ipotecario fino a 30 anni, per chi vuole pagare le rate con un’indicizzazione in linea con le evoluzioni di mercato e, quindi, pagare nel corso del piano di ammortamento degli importi più contenuti nel caso di presenza di tassi di interesse al ribasso. Possiamo riassumerlo così il “Mutuo a Tasso Variabile” di Banca Carige, un prodotto grazie al quale è possibile finanziare fino all’80% del valore dell’immobile a fronte di un’indicizzazione al tasso euribor più lo spread definito in sede di stipula. La modalità di rimborso del “Mutuo a Tasso Variabile” di Banca Carige è quella classica, ovverosia a rate mensili, a fronte di spese di perizia a carico del mutuatario, e spese di istruttoria pari al cinque per mille del capitale mutuato con un minimo di 250 euro. Al prodotto sono associate due coperture assicurative: “Carige Incendio e Furto” che protegge l’immobile messo a garanzia ipotecaria, e “Carige Domani Mutuo” che protegge dai rischi legati all’impossibilità di saldare temporaneamente le rate mensili o rimborsare l’intero debito residuo in caso di eventi di una certa gravità.

Mutuo Facile Bonus di Banca Nuova

Trasferire il finanziamento ipotecario in corso di pagamento presso altre banche in Banca Nuova con “Mutuo Facile Bonus“. Si chiama così una delle formule di mutuo per surroga proposte da Banca Nuova al di poter ottenere, contestualmente, una somma di denaro che viene con effetto immediato accreditata sul conto corrente del cliente; il tutto a fronte del mantenimento della rata e della durata, e della riduzione dello spread. In questo modo il mutuo acceso presso Banca Nuova diventa più sostenibile anche in ragione di mutate capacità di spesa e di risparmio del contraente e della propria famiglia; la somma di denaro aggiuntiva che il contraente riceve con “Mutuo Facile Bonus” è data infatti dalla possibilità di monetizzare il beneficio legato alla variazione del tasso.

Mutuo famiglia: nuova offerta Cariparma

Un mutuo a tasso variabile in offerta, per la casa, fino al 15 maggio 2011, con uno spread pari a solo lo 0,99%. E’ questa l’ultimissima proposta lanciata, in materia di finanziamenti ipotecari, da Cariparma, Istituto di credito del Crédit Agricole, che inoltre propone anche soluzioni di mutuo a tasso fisso; sono ben tre che risultano essere modulate in base alla durata del piano di ammortamento, e che prevedono un tasso che parte dal 4,40% per i finanziamenti ipotecari con durata fino a 20 anni. I mutui in “promozione” di Cariparma sono tra l’altro stipulabili non solo con la finalità di acquisto casa, ma anche ristrutturazione di immobili e trasferimento di mutui accesi ed in corso di pagamento presso altri istituti di credito. Secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso nei giorni scorsi da Cariparma, l’Istituto ha lanciato questi mutui in offerta al fine di soddisfare i bisogni reali delle famiglie in una fase come quella attuale che risulta essere caratterizzata da segnali di ripresa.

Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo

Un mutuo “aperto”, di nome e di fatto, che permette di poter scegliere, e quindi cambiare, il tasso di interesse ogni due anni. Si presenta così il “Mutuo Open“, il finanziamento ipotecario della Banca Popolare di Bergamo, Istituto di credito del Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari UBI Banca. Il Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo è quindi in tutto e per tutto un mutuo a tasso misto che offre, di volta in volta, ogni due anni, la possibilità di poter scegliere il tasso più conveniente in base alle condizioni di mercato vigenti nel dato periodo; ed il tutto, cosa che di certo non guasta, senza l’applicazione di alcuna spesa aggiuntiva a carico del mutuatario. Il Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo parte, per i primi due anni, con la formula del tasso fisso agevolato; dopodiché ogni due anni il contraente ha la massima libertà di scelta nell’optare per continuare a pagare il mutuo con la formula a tasso fisso, oppure optare, con cadenza di due anni in due anni, fino al termine del piano di ammortamento, per il pagamento con la formula del tasso variabile.

Mutui a tasso variabile: euribor tre mesi in aumento

Nella prima decade del corrente mese di marzo 2011 il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare un valore medio pari all’1,14%. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che nel suo Outlook Mensile marzo 2011 ha inoltre rilevato come nello scorso mese di febbraio la media euribor si sia posizionata all’1,09% con un aumento pari a 7 punti base rispetto al mese di gennaio del 2011. La tendenza dell’euribor è quindi moderatamente crescente e presenta un margine di incremento più ampio, nello scorso mese di febbraio, con un +42 punti base, a livello tendenziale, ovverosia rispetto al mese di febbraio del 2010. Nel complesso c’è comunque da dire come l’euribor a tre mesi ai livelli attuali rimanga sotto la media storica ed ancora “appetibile” per la stipula di mutui ipotecari. Non a caso proprio l’ABI, con riferimento ai primi mesi del 2011, ha rilevato una dinamica sostenuta dei finanziamenti erogati dagli Istituti di credito alle famiglie. A livello regionale il primato, inoltre, spetta in termini di erogazioni alle Marche, Lazio, Abruzzo, Toscana e Campania.

Mutui: la crisi torna a mordere

Dopo parecchi mesi di ascesa e, quindi, di ottimismo per l’immobiliare, gli ultimissimi dati Istat sul mercato relativi al terzo trimestre del 2010, sono arrivati in Italia come una doccia fredda. Questo perché le compravendite immobiliari sono tornate a scendere e, di conseguenza, per i prossimi mesi potrebbero esserci ripercussioni negative anche sui mutui specie se si considera la dinamica rialzista dei tassi di interesse che negli ultimi giorni s’è fatta ancor più accentuata. Di conseguenza i Presidenti della Federconsumatori e dell’Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, sono tornati a ribadire la necessità che l’attuale Governo in carica torni ad occuparsi di risolvere i problemi delle famiglie piuttosto che occuparsi di temi quali la giustizia e le intercettazioni. Secondo le due Associazioni dei Consumatori, infatti, la crisi morde ancora così come dimostrano i dati Istat sulle compravendite immobiliari; inoltre, l’aumento del costo del denaro non potrà non andare a pesare negativamente sui bilanci familiari a causa dell’aumento dell’importo della rata mensile da pagare.

Mutuo prima casa: l’euribor torna a fare paura

I bei tempi del mutuo a tasso variabile a buon mercato, ovverosia con tassi applicati sulle rate mensili ben al di sotto della media storica, presto potrebbero finire. Questo perché negli ultimi giorni l’euribor con scadenza a tre mesi s’è portato sul livelli che non si vedevano da un paio d’anni; e le prospettive, inoltre, sono tutt’altro che rosee per chi un mutuo a tasso variabile lo paga già, o lo sta per stipulare, in quanto la Bce, Banca centrale europea, appare intenzionata ad innalzare i tassi di interesse nell’Eurozona già a partire dal prossimo mese di aprile. I mercati proprio su tale minaccia si sono messi in moto, e l’euribor è schizzato in alto al punto che i Consumatori a gran voce da qualche giorno a questa parte parlano per i mutui variabili dell’arrivo di una stangata.

Mutui: finanziamenti casa continuano a crescere

In Italia i finanziamenti per la casa, ovverosia i mutui, hanno ancora una volta fatto registrare una crescita. A rilevarlo è l’Associazione Bancaria Italiana in accordo con il quarto numero del “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane” realizzato proprio dall’ABI avvalendosi della collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Nel complesso il Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane rivela come dopo la crisi, ed a fronte dell’attuale situazione congiunturale, ancora incerta sotto molti aspetti, le famiglie italiane mostrino una solida capacità a livello finanziario e, quindi, un contestuale basso livello di rischio default, ovverosia di incapacità ad onorare il credito concesso dal sistema bancario. Nel dettaglio, la crescita dei finanziamenti per la casa, in base al quarto Rapporto sopra indicato, si spiega anche con il basso livello dei tassi interesse, ancora decisamente molto bassi rispetto alla media storica, ed anche con la discesa delle quotazioni medie immobiliari che c’è stata anche in Italia negli ultimi tre anni.

Mutuo Open del Banco di Brescia

Un finanziamento ipotecario con piano di ammortamento che può essere molto lungo, fino a ben 50 anni, a fronte della possibilità di scegliere ogni due anni il tasso di interesse più conveniente e vigente in quel dato momento. Si presenta così “Open”, il Mutuo del Banco di Brescia, Istituto del Gruppo bancario UBI Banca, che si presenta così in tutto e per tutto come quello che in gergo viene definito come un finanziamento ipotecario a tasso misto; la scelta sul tasso, ogni due anni, può inoltre essere esercitata dal mutuatario senza l’applicazione di alcun onere, spesa o costo aggiuntivo. Nel complesso il Mutuo Open del Banco di Brescia che, con una durata del piano di ammortamento fino a 50 anni, ed un importo erogabile fino all’80% del valore dell’immobile, è di conseguenza ideale per chi vuole andare a pagare la rata mensile su un finanziamento ipotecario con l’applicazione di tassi di interesse sempre in linea, ogni biennio, con le migliori condizioni di mercato.

Mutui casa: tassi in aumento a gennaio

Nello scorso mese di gennaio i tassi di interesse medi applicati dal sistema bancario sui finanziamenti ipotecari con finalità di acquisto della casa hanno fatto registrare un aumento passando al 3,12% dal 2,97% di tasso medio del mese di dicembre del 2010. A rilevarlo, nel suo Outlook Mensile, è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, a conferma di come la dinamica dei tassi di interesse sui mutui sia in progressiva ascesa dallo scorso mese di settembre quando si passò dal 2,70% medio al 2,88% di tasso medio applicato dal sistema bancario nel mese di novembre 2010. Nello scorso mese di gennaio, rispetto allo stesso mese del 2010, l’aumento dei tassi, rispetto al valore del 3,12% rilevato, è superiore di quasi lo 0,4%, 39 punti base per l’esattezza, rispetto 2,73% del mese di gennaio del 2010. L’Associazione Bancaria Italiana ha spiegato l’aumento dei tassi medi con una maggiore propensione delle famiglie a optare per la casa su un mutuo a tasso fisso piuttosto che su quello a tasso variabile che, invece, veniva stipulato nei mesi scorsi dalla stragrande maggioranza delle famiglie in virtù dell’euribor a tre mesi sui minimi di sempre.

Mutuo Carige per i giovani

Per chi ha un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni, il Gruppo banca Carige può offrire l’opportunità di acquistare la casa, ma anche arredarla o rinnovarla con il “Mutuo Carige per i giovani“, un finanziamento ipotecario agevolato in quanto a zero spese ad a tasso speciale. Il prodotto, infatti, è ideale per quei giovani che magari vivono in coppia da pochi anni e decidono di mettere su famiglia anche attraverso l’acquisto della prima casa. Per importi erogabili con il Mutuo fino a 200 mila euro, e comunque entro e non oltre l’80% del valore dell’immobile, i giovani possono ottenere un finanziamento ipotecario avente una durata di minimo 5 e massimo 30 anni con zero spese eccetto, in alcuni casi, solamente la spesa di perizia tecnica dell’immobile. Nell’ambito della Linea Mutui Carige, inoltre, un consulente presso le filiali del Gruppo bancario è a disposizione dei giovani e delle giovani coppie al fine di poter andare a stipulare la formula di mutuo ipotecario più congeniale.

Mutuo Fisso del Banco di Sardegna

E’ senza sorprese nel pagamento delle rate, in quanto di pari importo ed invariabili nel tempo ed in particolare per tutta la durata del piano di ammortamento; in questo modo, quindi, il sottoscrittore può con esattezza pianificare il costo al fine di poter gestire al meglio il proprio bilancio familiare. Si presenta così il “Mutuo Fisso” del Banco di Sardegna, un finanziamento ipotecario “classico” con la caratteristica della rata e della durata fissa che mette al riparo il contraente da qualsiasi oscillazione di mercato sfavorevole per quel che riguarda i tassi di interesse. Con il Mutuo Fisso del Banco di Sardegna, previo esito positivo dell’istruttoria, a giudizio insindacabile dell’Istituto di credito, è possibile finanziare fino all’80% del valore dell’immobile o del costo relativo a finalità di acquisto, ristrutturazione ma anche di costruzione di unità immobiliari ad uso residenziale. Il piano di ammortamento è quello classico, ovverosia alla francese, con la rata composta da una quota capitale e da una quota interessi.

Mutuo casa: una scelta anche da single

Nel nostro Paese la stipula di un mutuo per l’acquisto della casa non coinvolge solamente le famiglie, ma anche chi ancora una famiglia se la deve costruire. In accordo con un Rapporto a cura del broker online Mutui.it, infatti, in Italia un terzo dei mutui per l’acquisto della prima casa viene stipulato con gli istituti di credito dai single. In questa “categoria” sociale, in particolare, ci sono nubili, celibi, ma anche divorziati e separati che si sobbarcano da soli l’onere di pagare per diversi anni un mutuo. Al riguardo il Portale ha tracciato l’identikit del single che stipula un mutuo: ha in media 35 anni, richiede importi pari mediamente a 134 mila euro, a fronte di una percentuale, rispetto al valore complessivo dell’immobile, pari al 67%. In quasi otto casi su dieci il mutuo stipulato dal single è con finalità di acquisto della prima casa ad uso residenziale con scelta prevalente per il finanziamento ipotecario a tasso variabile.

Mutui casa: in futuro più difficili da ottenere

Con l’entrata in vigore delle nuove regole e dei nuovi criteri, più stringenti, di “Basilea III“, le banche, e non solo quelle italiane, dovranno rispettare precisi standard e proprio per tale motivo gli Istituti di credito potrebbero anche essere, specie nelle fasi di difficoltà di natura economica, finanziaria e congiunturale, meno propensi a concedere credito alle famiglie ed alle imprese. In futuro, quindi, i mutui in Italia potrebbero essere più difficili da ottenere. Non a caso il portale di annunci immobiliari online Idealista.it mette in risalto come difficilmente nei prossimi anni le banche, dal fronte dell’accesso e della concessione del credito diventeranno “più buone”. Questo perché, oltre a Basilea III, le banche hanno ben presente uno scenario caratterizzato da un aumento sia delle morosità, sia dei pignoramenti, ragion per cui il mutuo per la casa potrà a conti fatti essere stipulato solo da quei privati e da quelle famiglie che avranno tutte le “carte in regola”.