Mutuo Bnl a tasso fisso e rate crescenti

Si chiama “Mutuo Affitto Più Tasso Fisso“, ed è un interessante finanziamento ipotecario proposto ai privati ed alle famiglie da BNL, Istituto di credito del Gruppo BNP Paribas. Trattasi, nello specifico, di un mutuo che può finanziare fino all’80% del valore della casa a fronte di una durata che può arrivare fino 30 anni, con un minimo di 20, e, come sopra accennato, la tranquillità del tasso fisso. A fronte del tasso fisso la rata del “Mutuo Affitto Più Tasso Fisso” aumenta attraverso degli incrementi che, così come definiti nel contratto, sono a cadenza quinquennale; in questo modo si può stipulare e andare a rimborsare un finanziamento ipotecario con le prime rate da pagare che sono più contenute e, quindi, rendono all’inizio l’impegno finanziario decisamente più agevole.

Mutuo troppo cari, parola di Adusbef

Negli ultimi dieci anni l’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Assicurativi Postali (Adusbef), ha rilasciato più volte delle analisi attraverso le quali è stato messo in evidenza come nel nostro Paese, rispetto al resto d’Europa, sia i mutui, sia i conti correnti, siano i più cari del Vecchio Continente. Di recente anche associazioni come l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno rilevato con delle analisi come i finanziamenti ipotecari nel nostro Paese abbiano dei costi superiori alla media europea. Di contro l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha replicato anche stavolta con le proprie analisi mettendo a sua volta in risalto come i mutui a conti fatti non siano cari; anzi, i tassi di interesse medi applicati alle famiglie ed alle imprese si attestano sotto la media europea. Chi ha ragione? L’ANCE e l’Adusbef, oppure l’Associazione Bancaria Italiana?

Comprare e ristrutturare casa con FriulAdria

Gran Mutuo Chiaro e Certo“, “Gran Mutuo Rata Flessibile“, e “Gran Mutuo Cambio Scelta“. Sono queste le principali soluzioni di finanziamento ipotecario, per comprare o ristrutturare casa, proposte da FriulAdria, Istituto del Crédit Agricole. In particolare, con il “Gran Mutuo Chiaro e Certo” FriulAdria ha ideato un prodotto ideale per i giovani e per le famiglie che puntano all’acquisto della prima casa ad uso residenziale. Il mutuo, infatti, offre da un lato i vantaggi del tasso variabile, e dall’altro la fissazione di un tetto massimo al tasso, per tutta la durata del piano di ammortamento, che mette al riparo il contraente da eventuali oscillazioni sfavorevoli del costo del denaro sui mercati.

Mutui a tasso fisso: in Europa sono meno cari

Nel nostro Paese i mutui erogati con la formula a tasso fisso sono più cari, e quindi con una maggior spesa per interessi, rispetto all’Europa. Ad affermarlo il mese scorso con un Rapporto è stata l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale ha fatto il punto sull’andamento del credito nel comparto delle costruzioni. Ebbene, dall’Osservatorio congiunturale dell’Associazione, al mese di novembre scorso, è emerso come a carico delle imprese del settore delle costruzioni la stretta creditizia purtroppo permanga in un contesto che vede i mutui per investimenti in edilizia residenziale registrare un andamento stazionario, mentre nel novembre scorso secco, con un -7%, è stato il calo dei finanziamenti per gli investimenti nel comparto non residenziale. Dall’analisi degli ultimi dati forniti dalla Banca d’Italia, l’ANCE, inoltre, nel rilevare la crescita dei mutui per le famiglie con finalità di acquisto di abitazioni, ha comunque sottolineato come la crescita, pari al 21,8% nei primi sei mesi del 2010, comprenda anche le operazioni di rifinanziamento, ovverosia i mutui per surroga e per sostituzione che riguardano casa già acquistate in passato con un finanziamento ipotecario.

Mutuo euribor 2011: tassi, possibile calma piatta

Il costo del denaro per acquistare la casa con un mutuo rimane eccezionalmente basso a causa dell’onda lunga della crisi finanziaria ed economica. Attualmente è ancora possibile stipulare un mutuo a tasso variabile al 2,5%, tutto compreso, ovverosia euribor più spread, mentre quelli a tasso fisso si possono stipulare anche con un costo leggermente inferiore al 4%. Trattasi di costi sui quali fino a qualche anno fa era difficile scommettere visto che nel periodo pre-crisi l’euribor a tre mesi era al 4% ed oltre. Il tasso interbancario, tra l’altro, dopo un’ascesa iniziata nel marzo scorso, che ha portato l’euribor sopra l’1%, nelle ultime settimane è nuovamente sceso, anche se con cali modesti, disegnando un nuovo scenario di calma piatta. Tale tendenza potrebbe essere confermata nel 2011, in particolare nella prima parte dell’anno appena entrato visto che ancora sui mercati finanziari ci sono diversi fattori di instabilità.

Mutuo casa: in Italia bassi livelli di default

Nel nostro Paese i titolari di mutui per la casa mantengono, nonostante la situazione congiunturale non facile, un basso livello di rischio di default, ovverosia di non riuscire ad onorare i pagamenti delle rate del finanziamento ipotecario. Questo è uno dei dati più importanti, riportati dall’ABI, in accordo con il terzo numero del “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane”, realizzato proprio dall’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Nel complesso, quindi, nel nostro Paese i mutuatari sono solidi e resistono alla crisi mostrando nel complesso una buona tenuta dal fronte finanziario. In particolare, nella nuova rilevazione l’ABI ha monitorato nuovamente tutti gli indicatori ed i parametri legati all’accesso al credito da parte delle famiglie, unitamente ai livelli di indebitamento ed ai livelli del credito sia dal lato della domanda, sia da quello dell’offerta.

Mutui 2011, variabile o fisso? Il primo caso

Tecnocasa ci scommette: nel prossimo anno le compravendite immobiliari torneranno a crescere, seppur di poco, attestandosi tra le 630 e le 650mila (mentre il 2010 si sta chiudendo vicino a quota 620mila unità). Questo significa che potrebbero tornare a crescere anche le richieste di mutuo, dal momento che c’è una porzione comunque significativa di famiglie italiane che all’atto dell’acquisto di un’abitazione di proprietà è “costretta” a far ricorso ad un’iscrizione ipotecaria così da poter ottenere dalle banche i soldi necessari per liquidare il costruttore edile o l’agenzia che si pongono dalla parte dell’offerta. Mutuo vuol dire investimento, ma anche debito; debito vuol dire attenzione a come si sceglie di contrarlo (durata, serietà della controparte, agevolazioni…). Andiamo a vedere insieme se conviene scegliere un finanziamento a tasso variabile o fisso, cominciando dal primo di questi due casi.

Mutuo euribor: cosa attendersi nel 2011

Dopo un paio d’anni all’insegna di tassi favorevoli, per quel che riguarda i mutui variabili, è lecito chiedersi quale potrà essere per il 2011 l’andamento del tasso euribor con scadenza a tre mesi, quello con cui vengono in prevalenza agganciati nel nostro Paese dal sistema bancario i finanziamenti ipotecari a tasso variabile. Ebbene, tutto ciò interessa non solo a chi nelle prossime settimane è intenzionato ad accendere un mutuo, ma anche a chi un mutuo a tasso variabile lo sta già pagando; inoltre, la cosa non può non interessare anche chi magari invece in questo momento sta pagando un mutuo Irs, ovverosia con il tasso fisso, ed è tentato con una rinegoziazione presso lo stesso Istituto di credito, oppure con una surroga, cambiando banca, al fine di cambiare la tipologia di tasso. Intanto c’è da dire che l’euribor, dopo i minimi storici a cavallo tra marzo ed aprile 2010, ha avviato una lenta ma progressiva ascesa che lo ha portato, per la scadenza a tre mesi, appena sopra il livello dell’1%.

Mutuo tasso variabile: è ancora il re del mercato

In Italia il re del mercato per quel che riguarda i finanziamenti ipotecari, è e resta in questo momento il mutuo a tasso variabile. Pur tuttavia, dopo che di recente il tasso euribor è risalito allontanandosi dai minimi storici di marzo-aprile 2010, il mutuo a tasso fisso sta comunque guadagnando posizioni nell’ambito della scelta delle famiglie di comprare, ristrutturare o costruire casa accedendo al credito attraverso il sistema bancario. L’ultimo rapporto dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, rivela come il mercato dei mutui nel nostro Paese, dopo gli anni neri della crisi che ha fatto contrarre le compravendite immobiliari, sia tornato in salute sebbene non ancora ai livelli del 2006-2007. Inoltre, si registra un’ascesa dei tassi medi dei mutui ipotecari anche in virtù del fatto che rispetto al passato aumenta la quota di mutui stipulati con il tasso fisso.

Mutuo Semplisio Casa della BP Mezzogiorno

Per stipulare un mutuo per la casa, potendo avere la garanzia di proteggersi dagli eccessivi rialzi del costo del denaro sui mercati, la Banca Popolare del Mezzogiorno ha ideato e lanciato sul mercato “Semplisio Casa”, il finanziamento ipotecario semplice, conveniente e trasparente che associa ai vantaggi del tasso variabile quelli del tetto massimo al tasso. Semplisio Casa, stipulabile con una durata fino a 30 anni, può così permettere di stipulare un finanziamento ipotecario con una rata bassa e sostenibile. Sono due, in particolare, le due versioni di “Semplisio Casa” disponibili: il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 5,90%, ed il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 6,50%. In entrambi i casi il prodotto è stipulabile non solo per l’acquisto della casa ad uso residenziale, ma anche per finalità di costruzione e di ristrutturazione di immobili; l’importo finanziabile, con la formula del mutuo fondiario, è pari fino all’80% del valore dell’immobile, mentre per la formula di mutuo ordinario l’importo finanziabile è pari a minimo l’80% e massimo il 90% del valore della casa indicato nella perizia.

Mutuo euribor a tre mesi: tassi in lieve aumento

Nei primi dieci giorni del corrente mese di dicembre il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare, in base alle oscillazioni di mercato, una media dell’1,03%. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con il suo Monthly Outlook di dicembre 2010; considerando invece la media dello scorso mese di novembre 2010, il tasso euribor a tre mesi è aumentato di appena quattro punti base rispetto al mese precedente, e di 33 punti base rispetto al mese di novembre del 2009. Quindi, a livello congiunturale il tasso euribor a tre mesi aumenta ma di pochissimo, mentre è più elevato il divario su base tendenziale con la conseguenza che la rata sul mutuo variabile, da un anno all’altro, è aumentata a carico delle famiglie ma comunque di importi che ancora si possono definire non eccessivi.

Mutui: tasso fisso meglio del variabile, ma il misto…

Anche se abbiamo detto, giusto nei giorni scorsi, che c’è stato un deciso sorpasso nelle richieste di un mutuo a tasso fisso rispetto al valore numerico delle accensioni a tasso variabile, gli ultimi dati ci invitano a suggerirvi una nuova inversione di rotta, o quantomeno un minimo di ripensamento e di riflessione supplementare onde evitare di trovarvi, un giorno, delusi da un finanziamento che –come amiamo ripetere- è per sempre (esistono, e non sono certo trascurate dalla clientela, soluzioni a 25, 30 e persino 40 anni). Forte di una stabilizzazione dell’Euribor, il mercato dei mutui a tasso variabile è tornato conveniente e persino la tanto temuta mini-stangata di Natale non dovrebbe esserci, visto che i valori rilevati per le prossime settimane sono sostanzialmente invariati. E lo chiamano tasso variabile…

Mutuo tasso Bce del Banco Desio

E’ a tasso variabile, è stipulabile con la formula del mutuo fondiario, ed offre altresì un’ampia gamma di coperture assicurative. Si presenta così il “Mutuo BC.E’“, il finanziamento ipotecario del Banco di Desio e della Brianza indicizzato al tasso della Banca centrale europea che di norma è più stabile rispetto all’euribor ed alle sue oscillazioni di mercato. “Mutuo BC.E’” è un prodotto stipulabile solo per la prima casa ad uso residenziale con finalità di acquisto, costruzione ed anche ristrutturazione; questo tipo di mutuo è ideale per chi non vuole perdere gli attuali vantaggi offerti dal tasso variabile, ma che nello stesso tempo vuole pagare sulle rate interessi agganciati ad un indicatore del costo del denaro più stabile rispetto all’euribor. Come accennato, con il “Mutuo BC.E’” c’è la possibilità di poter andare a stipulare delle coperture assicurative in grado di poter assicurare serenità per il futuro della propria famiglia e dei propri cari in caso di eventi ed imprevisti di natura temporanea o definitiva.

Mutuo Capital Premium di Banca Etruria

Il livello di adeguatezza del capitale rappresenta, nell’ambito di Basilea 2, uno degli indicatori chiave al fine di poter ottenere un rating positivo. A ricordarlo è Banca Etruria che, affinché Basilea 2 non sia più un problema, ha ideato “Capital Premium“, il prodotto grazie al quale l’impresa può sia andare a migliorare il proprio capitale, sia migliorare il proprio rating. In questo modo viene favorito l’accesso al credito con la conseguenza che si hanno più possibilità di ridurre i costi e di poter finanziare la propria crescita. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria è un prodotto che tiene conto della crescita dell’impresa e non a caso se l’impresa migliora il proprio margine di redditività della gestione caratteristica sul volume d’affari, allora lo spread annuo sul finanziamento applicato viene ridotto. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria offre quindi vantaggi tanto all’azienda quanto ai soci a fronte di una capitalizzazione immediata ed una dilazione degli esborsi proprio da parte dei soci.