Mutui per ricapitalizzazione del Credem

Il Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano, oltre a proporre un’ampia gamma di finanziamenti ipotecari per i privati e per le famiglie, offre l’opportunità di accedere al credito ipotecario anche alle piccole e medie imprese. In particolare, con l’obiettivo di finanziare i processi di crescita, gli investimenti e, in generale, la ripresa economica nel nostro Paese, il Credem propone i “Mutui per ricapitalizzazione”, prodotti che permettono alla piccola e media impresa di accelerare i processi di ricapitalizzazione aziendale. I prodotti da parte delle PMI si possono stipulare sia con la formula chirografaria, ovverosia senza il rilascio di garanzie reali, sia con quella ipotecaria e, quindi, con la messa a garanzia di un immobile. Questi, nello specifico, sono i prodotti stipulabili: Finanziamento chirografario imprese con Capitalizzazione; Mutuo ipotecario imprese Mutuo soci impresa; Finanziamento chirografario imprese Mutuo soci impresa; Mutuo ipotecario imprese con Capitalizzazione e Finanziamento chirografario imprese Prestito Partecipativo.

Mutui online: gli strumenti di calcolo

Come calcolare la rata del mutuo? E come ricavare per il finanziamento ipotecario il Taeg? Ebbene, a queste ed altre domande “rispondono” oramai online i cosiddetti comparatori, applicazioni Web che permettono in pochi click di ricavare una lista di mutui, proposti da varie banche, che risultano essere in linea con i dati inseriti e, quindi, con le proprie esigenze di credito. Rispetto al passato, quando per i tassi e le condizioni sui mutui occorreva recarsi in filiale o “scandagliare” il sito Internet della banca, il comparatore permette di mettere in maniera rapida e veloce le banche a confronto e, quindi, risparmiare tempo ma spesso anche denaro visto che ci sono maggiori opportunità di cercare e trovare la soluzione di mutuo meno onerosa.

Mutui casa e tasso ad usura

Le erogazioni di mutui nel nostro Paese, da parte delle banche, possono dipendere anche dal costo complessivo del finanziamento ipotecario stesso in ragione dei tassi di interesse che ci sono sul mercato al momento della stipula da parte del cliente dell’Istituto di credito. Il Taeg di un mutuo, ovverosia  il tasso annuo effettivo globale, per Legge, non può andare a superare i livelli ad usura che vengono fissati dalla Banca D’Italia. Questi livelli non sono fissi, ma vengono definiti con cadenza trimestrale dalla Banca D’Italia in base all’andamento dei tassi sul mercato dei mesi precedenti; di conseguenza, considerando l’Euribor o l’Irs più lo spread, unitamente alla spese accessorie, in particolari casi e condizioni per quel che riguarda i livelli dei tassi ad usura potrebbe capitare che il tasso complessivo sia prossimo al limite imposto dalla Legge.

Mutuo Bnl a tasso fisso e rate crescenti

Si chiama “Mutuo Affitto Più Tasso Fisso“, ed è un interessante finanziamento ipotecario proposto ai privati ed alle famiglie da BNL, Istituto di credito del Gruppo BNP Paribas. Trattasi, nello specifico, di un mutuo che può finanziare fino all’80% del valore della casa a fronte di una durata che può arrivare fino 30 anni, con un minimo di 20, e, come sopra accennato, la tranquillità del tasso fisso. A fronte del tasso fisso la rata del “Mutuo Affitto Più Tasso Fisso” aumenta attraverso degli incrementi che, così come definiti nel contratto, sono a cadenza quinquennale; in questo modo si può stipulare e andare a rimborsare un finanziamento ipotecario con le prime rate da pagare che sono più contenute e, quindi, rendono all’inizio l’impegno finanziario decisamente più agevole.

Mutuo ristrutturazione: Avvera Casa del Credem

Per la ristrutturazione di un immobile molto spesso le famiglie richiedono un mutuo con garanzie ipotecarie, ma se gli importi di spesa sono relativamente contenuti, si può anche accedere al credito attraverso il sistema bancario con un mutuo chirografario, ovverosia con un finanziamento senza il rilascio di garanzie reali. Per le piccole e grandi ristrutturazioni immobiliari, il Credem, Gruppo Credito Emiliano, propone “Avvera Casa”, il prestito personale che può permettere, a fronte di costi d’istruttoria pari all’1% dell’erogato, di ottenere importi da un minimo di 5 mila ad un massimo di 30 mila euro con piano di ammortamento avente una durata di minimo 24 e massimo 84 mesi, ovverosia sette anni. Il prestito personale, inoltre, può essere protetto con “Protezione Prestito”, la copertura assicurativa appositamente ideata dal Credem per i prestiti della gamma “Avvera”.

Mutuo con tasso di partenza ridotto

Un finanziamento ipotecario con un tasso di interesse iniziale, applicato per i primi tre anni, fisso e vantaggioso, mentre poi per gli anni successivi la rata risulta essere indicizzata con il tasso variabile. Si presenta così “Zaffiro”, un finanziamento ipotecario ideato da Sella.it per chi, come ad esempio i giovani, necessitano di una formula di finanziamento ipotecario agevolato per i primi anni di pagamento del mutuo. Trattasi, nello specifico, di un prodotto che offre da un lato una spesa iniziale certa e contenuta che dà tranquillità ai mutuatari, e dall’altro per gli anni successivi la possibilità di poter pagare una rata con l’applicazione degli interessi con il tasso variabile e quindi alle migliori condizioni di mercato vigenti nel periodo di pagamento del mutuo. La rata, nel tempo, infatti, può scendere come salire di importo in base alle oscillazioni di mercato dei tassi di interesse. Il tutto a fronte della possibilità, con il “Mutuo Zaffiro per Giovani” di Sella.it, di poter andare a stipulare una polizza che protegge il contraente da imprevisti ed eventi negativi che possano mettere a rischio per un certo periodo il rimborso puntuale delle rate o addirittura dell’intero debito residuo.

Fondo solidarietà mutui verso l’allargamento dei beneficiari

Il Fondo di solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa potrebbe essere ben presto rifinanziato al fine di permettere ad una più amplia platea di beneficiari in difficoltà di poter fruire della misura agevolativa che, nello specifico, prevede la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un periodo pari a ben diciotto mesi. A differenza della moratoria ABI-Consumatori, quindi, la durata di sospensione del finanziamento ipotecario è più lunga del 50%, ed inoltre il debito non pagato e, quindi spostato in avanti nel piano di ammortamento, non matura interessi da pagare a carico dei mutuatari. Questo perché è proprio il Fondo solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale, in forza a risorse statali pari a 20 milioni di euro complessivi, ad intervenire nella copertura di tali interessi.

Mutuo: pagarlo con l’aiuto di parenti ed amici

Possono parenti ed amici aiutare i mutuatari a pagare un finanziamento ipotecario senza andare a scucire direttamente un euro? Ebbene, sembrerà strano, ma la risposta è affermativa grazie ai cosiddetti “Mutui Offset”, finanziamenti ipotecari la cui rata del mutuo, mese dopo mese, tende a scendere in funzione della giacenza presente su uno o più conti correnti, o altri strumenti di accumulo del risparmio, direttamente collegati. Uno dei mutui più noti della gamma, attualmente presenti sul mercato, è dato dal “Mutuo Risparmio” di CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca. Con il “Mutuo Risparmio“, se parenti ed amici collegano al mutuo un conto corrente tascabile CheBanca! e/o un conto corrente CheBanca!, in funzione delle giacenze presenti, fermo restando che i soldi non sono soggetti a vincoli, la rata del finanziamento ipotecario si abbassa; il tutto con il vantaggio di poter andare a collegare al “Mutuo Risparmio” fino a quattro conti.

Mutuo e finalità possibili

Per la prima casa o per l’acquisto della seconda, ma anche per surroga, liquidità, sostituzione più liquidità, consolidamento, costruzione o ristrutturazione di immobili. Sono queste, in sintesi, le principali finalità per cui i privati e le famiglie possono ottenere da una banca, previo via libera per quel che riguarda l’istruttoria, un mutuo con condizioni e caratteristiche che possono tra l’altro variare anche in funzione della finalità stessa di utilizzo degli importi erogati dall’Istituto di credito. Ad esempio, rispetto ai mutui per la seconda casa, il finanziamento ipotecario per la prima casa offre condizioni più vantaggiose sia per quel che riguarda le imposte di legge previste, sia le detrazioni fiscali; così come per il mutuo prima casa di norma le banche riescono a spingersi nell’erogazione di credito fino all’80% del valore dell’immobile, ma anche fino al 100% in caso di presentazione di garanzie aggiuntive. Inoltre, con la finalità di mutuo ipotecario per la prima casa, oltre al mutuo a tasso euribor, c’è la possibilità di stipulare anche quello indicizzato al tasso Bce.

Mutuo tasso variabile: torna la convenienza

Nonostante le attese e le stime, formulate dagli esperti, di un aumento lento ma progressivo del tasso euribor nel 2011, in questi primi giorni nel nuovo anno il tasso interbancario, invece, sta scendendo. L’Euribor, quello con la scadenza a tre mesi, ovverosia quello con cui vengono agganciati i mutui a tasso variabile per la casa, è infatti tornato nella giornata di ieri sotto l’1%, ovverosia sotto il livello del costo del denaro attualmente fissato dalla Bce, la Banca centrale europea. Quelli registrati negli ultimi giorni sono cali frazionali per il tasso interbancario, ragion per cui la rata del mutuo a tasso variabile, che in questo momento molte famiglie in Italia stanno pagando, potrà scendere ma comunque per una manciata di euro senza variazioni sostanziali. In ogni caso l’andamento dell’euribor contribuisce a confermare la convenienza del mutuo variabile rispetto al fisso per chi si appresta a stipularne uno magari dopo aver trovato l’abitazione da acquistare, costruire o ristrutturare.

Mutuo euribor 2011: tassi, possibile calma piatta

Il costo del denaro per acquistare la casa con un mutuo rimane eccezionalmente basso a causa dell’onda lunga della crisi finanziaria ed economica. Attualmente è ancora possibile stipulare un mutuo a tasso variabile al 2,5%, tutto compreso, ovverosia euribor più spread, mentre quelli a tasso fisso si possono stipulare anche con un costo leggermente inferiore al 4%. Trattasi di costi sui quali fino a qualche anno fa era difficile scommettere visto che nel periodo pre-crisi l’euribor a tre mesi era al 4% ed oltre. Il tasso interbancario, tra l’altro, dopo un’ascesa iniziata nel marzo scorso, che ha portato l’euribor sopra l’1%, nelle ultime settimane è nuovamente sceso, anche se con cali modesti, disegnando un nuovo scenario di calma piatta. Tale tendenza potrebbe essere confermata nel 2011, in particolare nella prima parte dell’anno appena entrato visto che ancora sui mercati finanziari ci sono diversi fattori di instabilità.

Moratoria mutui: proroga ufficiale attesa a gennaio 2011

E’ attesa entro il prossimo 31 gennaio 2011 la “proroga” della moratoria sui mutui. L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha infatti manifestato nei giorni scorsi la volontà di voler prolungare/ridefinire le misure di sospensione del pagamento dei finanziamenti ipotecari, ma anche prestiti e leasing contratti dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario. Trattasi di una buona notizia per le PMI italiane, visto che molte di queste sono ancora in difficoltà e non sono riuscite ad agganciare a pieno la fragile nonché moderata ripresa dell’economia tricolore. I tempi ed i termini di rinnovo/ridefinizione della moratoria sembrerebbero quelli del 31 gennaio del 2011, visto che è questa la data di scadenza dell’attuale moratoria non solo tra l’altro per le piccole e medie imprese, ma anche per le famiglie.

Mutuo euribor: cosa attendersi nel 2011

Dopo un paio d’anni all’insegna di tassi favorevoli, per quel che riguarda i mutui variabili, è lecito chiedersi quale potrà essere per il 2011 l’andamento del tasso euribor con scadenza a tre mesi, quello con cui vengono in prevalenza agganciati nel nostro Paese dal sistema bancario i finanziamenti ipotecari a tasso variabile. Ebbene, tutto ciò interessa non solo a chi nelle prossime settimane è intenzionato ad accendere un mutuo, ma anche a chi un mutuo a tasso variabile lo sta già pagando; inoltre, la cosa non può non interessare anche chi magari invece in questo momento sta pagando un mutuo Irs, ovverosia con il tasso fisso, ed è tentato con una rinegoziazione presso lo stesso Istituto di credito, oppure con una surroga, cambiando banca, al fine di cambiare la tipologia di tasso. Intanto c’è da dire che l’euribor, dopo i minimi storici a cavallo tra marzo ed aprile 2010, ha avviato una lenta ma progressiva ascesa che lo ha portato, per la scadenza a tre mesi, appena sopra il livello dell’1%.

Mutuo tasso variabile: è ancora il re del mercato

In Italia il re del mercato per quel che riguarda i finanziamenti ipotecari, è e resta in questo momento il mutuo a tasso variabile. Pur tuttavia, dopo che di recente il tasso euribor è risalito allontanandosi dai minimi storici di marzo-aprile 2010, il mutuo a tasso fisso sta comunque guadagnando posizioni nell’ambito della scelta delle famiglie di comprare, ristrutturare o costruire casa accedendo al credito attraverso il sistema bancario. L’ultimo rapporto dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, rivela come il mercato dei mutui nel nostro Paese, dopo gli anni neri della crisi che ha fatto contrarre le compravendite immobiliari, sia tornato in salute sebbene non ancora ai livelli del 2006-2007. Inoltre, si registra un’ascesa dei tassi medi dei mutui ipotecari anche in virtù del fatto che rispetto al passato aumenta la quota di mutui stipulati con il tasso fisso.