Mutuo euribor 2011: tassi, possibile calma piatta

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Il costo del denaro per acquistare la casa con un mutuo rimane eccezionalmente basso a causa dell’onda lunga della crisi finanziaria ed economica. Attualmente è ancora possibile stipulare un mutuo a tasso variabile al 2,5%, tutto compreso, ovverosia euribor più spread, mentre quelli a tasso fisso si possono stipulare anche con un costo leggermente inferiore al 4%. Trattasi di costi sui quali fino a qualche anno fa era difficile scommettere visto che nel periodo pre-crisi l’euribor a tre mesi era al 4% ed oltre. Il tasso interbancario, tra l’altro, dopo un’ascesa iniziata nel marzo scorso, che ha portato l’euribor sopra l’1%, nelle ultime settimane è nuovamente sceso, anche se con cali modesti, disegnando un nuovo scenario di calma piatta. Tale tendenza potrebbe essere confermata nel 2011, in particolare nella prima parte dell’anno appena entrato visto che ancora sui mercati finanziari ci sono diversi fattori di instabilità.

A contribuire alla nuova fase di stasi dell’euribor a tre mesi è stato di sicuro non solo il salvataggio della Grecia, oramai vecchio di qualche mese, ma soprattutto quello dell’Irlanda ed il contestuale attacco alla moneta unica ed al debito sovrano dei cosiddetti Paesi periferici dell’eurozona. Allo stato attuale è quindi impensabile scommettere su una fiammata al rialzo del costo del denaro in Europa.

La Banca centrale europea, non a caso, mantiene oramai inchiodati da circa un anno e mezzo i tassi di interesse di riferimento all’1%, e prima di adottare manovre restrittive ci penserà più di una volta. Alzare i tassi significa “legittimare” una maggior spesa per interessi da parte dei Paesi dell’Eurozona che devono rifinanziare il debito pubblico. Ma significa anche giustificare una mossa del genere con un surriscaldamento del ciclo economico che ancora non c’è; la ripresa in Eurolandia, infatti, è attualmente lenta, fragile, e non ha ancora assunto le caratteristiche di un’espansione economica sostenibile.