Mutui subprime: i danni sono ancora molto profondi

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Qual è, a distanza di quasi quattro anni, l’entità dei danni provocati, negli Stati Uniti, dallo scoppio della bolla dei cosiddetti mutui subprime? Ebbene, questi danni sono ancora molto profondi e ci vorranno alcuni anni ancora prima che la situazione possa tornare alla normalità. Questo è quanto, in sintesi, dinanzi alla Commissione finanziaria della Camera statunitense, ha dichiarato  Timothy Geithner, il segretario al Tesoro americano, sottolineando altresì come sia necessario nel Paese a stelle e strisce pigiare sull’acceleratore per quel che riguarda proprio la riforma del mercato dei mutui. I mutui subprime, lo ricordiamo, sono quelli che in passato, con fin troppa generosità, in America sono stati concessi a mutuatari e famiglie di appartenenza che non avevano un reddito adeguato per poter poi “sostenere” nel tempo il pagamento delle rate.

Al riguardo, tra l’altro, la tendenza relativa alla corsa ai mutui era dettata negli Stati Uniti dal fatto che per anni i prezzi degli immobili non avevano fatto altro che salire, spesso vertiginosamente. Ragion per cui anche in caso di difficoltà nei pagamenti la casa nel frattempo era aumentata di valore. Questo meccanismo perverso, una volta che s’è rotto, ha fatto letteralmente crollare dalle fondamenta il mercato americano dei mutui andando a contagiare praticamente tutto il pianeta ed in particolare tutte le economie più industrializzate.

In accordo con quanto riporta il portale di annunci immobiliari online Idealista.it, a farne le spese con la riforma dei mutui dovrebbero e potrebbero essere anche Freddie Mac e Fannie Mae, le due agenzie parastatali che nella fase più buia della crisi finanziaria sono state salvate dal crac proprio dal Governo americano. D’altronde serve una svolta affinché quanto accaduto non succeda più, altrimenti dopo la lenta ripresa dell’economia a stelle e strisce potrebbero verificarsi nuove tempeste e crisi sistemiche che gli USA, alle prese con un deficit molto elevato, non si possono più permettere.