Mutui casa: nuove agevolazioni, ma per le banche

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Con l’euribor che sale in progressione, e con le soglie ad usura che sono state innalzate, il mix è esplosivo a carico delle famiglie che pagano o che pagheranno, previa stipula, un mutuo ipotecario per la casa. La decisione di rivedere il tasso ad usura, tra l’altro, rappresenta in tutto e per tutto un altro favore agli istituti di credito; ad affermarlo è il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, nel sottolineare come le famiglie che stanno pagando un mutuo a tasso variabile senza tetto massimo stanno avendo più di una preoccupazione. Questo, tra l’altro, in vista di un nuovo ritocco al rialzo dei tassi da parte della Bce che rischia di riflesso anche di far impennare nuovamente il tasso euribor, ovverosia quello con cui in Italia si indicizza la stragrande maggioranza dei mutui ipotecari.

E allora, che fare? Ebbene, occorre farsi quattro conti e rilevare se, dopo i rincari alle rate di questi ultimi mesi, la famiglia è ancora in grado di poter far fronte al pagamento della rata mensile. Nel caso in cui le difficoltà fossero palesi, allora si aprono tante possibili strade da valutare.

In primis, al fine di rendere l’importo della rata mensile più basso, e quindi più sostenibile si può chiedere alla banca dove il mutuo è stato acceso la rinegoziazione. Se l’istituto di credito si rifiuta, allora, a patto di non essere già morosi, si può puntare sulla surroga o portabilità del mutuo che è senza costi accessori a carico del mutuatario; si tratta in pratica di andare a spostare il debito residuo dalla vecchia alla nuova banca potendo avvantaggiarsi di condizioni migliorative in termini di importo della rata mensile, durata e tipologia di tasso. E se proprio la famiglia non riesce a pagare neanche una rata più bassa, allora forse è meglio presentare alla banca la richiesta di moratoria per dodici mesi.