Mutuo casa: i giovani lo preferiscono al fondo pensione

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Cosa viene prima per i giovani, la casa o la pensione? Ebbene, i giovani pensano prima ad assicurarsi un tetto di proprietà preferibilmente prima dei 40 anni, e poi pensano, in materia di previdenza, a destinare una quota dei propri risparmi al fondo pensione. E’ questa, in estrema sintesi, la tendenza emersa da un’elaborazione effettuata dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it prendendo a riferimento da un lato un Rapporto di Ubh sul profilo dei mutuatari, e dall’altro i dati forniti dalla Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, e riguardanti le fasce d’età che nel nostro Paese sottoscrivono prodotti per la previdenza complementare.

Questo perché da Rapporto di Ubh emerge che l’età “giusta” per il mutuo casa è quella che va dai 31 ai 40 anni, con una percentuale massima concentrata tra i 38-enni, mentre dai dati della Commissione di vigilanza sui fondi pensione emerge come solo il 17% dei giovani sotto i 35 anni aderisca alla previdenza complementare.

Secondo Idealista.it il dato non sorprende visto che gli italiani, crisi o non crisi, restano sempre e comunque attratti dall’investimento nel mattone così come dimostrato dal fatto che la stragrande maggioranza degli italiani vive in una casa di proprietà. Insomma, prima il mattone e poi la pensione integrativa in modo da aggungerla a quella pubblica a fine ciclo lavorativo; certo, c’è anche da dire che il giovane farebbe volentieri l’uno e l’altro, ma i tempi sono quelli che sono, i lavoro in giovane età è spesso “intermittente”, pure troppo, e quindi se c’è da scegliere le idee al riguardo sono molto chiare. Per chi tra l’altro è giovane, e non ha un lavoro a tempo indeterminato, ricordiamo che ci sono banche, anche se non sono tantissime, che hanno ideato dei prodotti di mutuo ad hoc proprio per chi lavora con contratti a tempo determinato e co.co.pro.