Mutuo casa: in Italia bassi livelli di default

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Nel nostro Paese i titolari di mutui per la casa mantengono, nonostante la situazione congiunturale non facile, un basso livello di rischio di default, ovverosia di non riuscire ad onorare i pagamenti delle rate del finanziamento ipotecario. Questo è uno dei dati più importanti, riportati dall’ABI, in accordo con il terzo numero del “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane”, realizzato proprio dall’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Nel complesso, quindi, nel nostro Paese i mutuatari sono solidi e resistono alla crisi mostrando nel complesso una buona tenuta dal fronte finanziario. In particolare, nella nuova rilevazione l’ABI ha monitorato nuovamente tutti gli indicatori ed i parametri legati all’accesso al credito da parte delle famiglie, unitamente ai livelli di indebitamento ed ai livelli del credito sia dal lato della domanda, sia da quello dell’offerta.

Il “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane” del corrente mese di dicembre 2010 rivela in particolare come i mutui casa siano in crescita grazie da un lato al calmieramento dei prezzi degli immobili, e dall’altro ai tassi di interesse che continuano a mantenersi bassi anche in rapporto alla media storica.

Gli ultimi dati consolidati sui mutui sono non a caso positivi su tutta la linea; in particolare, i dati di giugno 2010 rivelano una crescita dei finanziamenti con finalità immobiliare in aumento del 4,7% a fronte di un +9,5% a giugno dell’anno precedente, mentre i dati di ottobre 2010 mostrano una crescita più robusta e pari all’8,3%. A contribuire alla solidità dei bilanci delle famiglie, secondo l’ABI, è anche la politica di erogazione del credito attenta da parte degli Istituti di credito.

Questo perché la media di importi erogati per il mutuo, rispetto al valore dell’immobile, è pari al 65% rispetto invece a valori medi che in Europa sono più alti anche in Paesi come la Germania, dove la media è al 70%, per non parlare di Francia ed Olanda con percentuali sopra il 90%. A dicembre 2010, inoltre, l’indice di accessibilità indica che in media per comprare una casa, con un mutuo a tasso fisso, la famiglia deve destinare per il pagamento delle rate il 24,5% del reddito.