Moratora: oltre 10 mila mutui sospesi

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Più di 10mila famiglie italiane hanno chiesto e ottenuto la sospensione del mutuo prima casa attraverso il «Piano Famiglie», piano di sostegno lanciato dall’Abi e dalle associazioni dei consumatori per aiutare chi è in difficoltà. Ma non tutte le famiglie che fanno fatica ad onorare mensilmente il pagamento della rata possono accedere a tale misura visto che ci sono dei requisiti da rispettare. Nel dettaglio infatti, ci sono dei requisiti minimi da rispettare che poi ogni banca può decidere autonomamente di allargare a un maggior numero di beneficiari.

Possono fruire dell’agevolazione i clienti (anche in ritardo nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi) con un reddito imponibile fino a 40mila euro, chi é in difficoltà a causa della perdita del lavoro o di altri eventi negativi (chi per esempio, a causa della crisi, ha perso il posto di lavoro o chi è entrato in cassa integrazione, chi è stato costretto a cessare l’attività di lavoro autonomo e chi ha avuto la morte di uno dei componenti del nucleo familiare percettore del reddito di sostegno…).

L’Abi ha in questo modo deciso di offrire la possibilita’ di sospendere il rimborso delle operazioni di mutuo per un tempo di 12 mesi, nei confronti di famiglie disagiate. Il bilancio ufficiale dei primi mesi di vita dell’accordo è stato reso noto dall’Abi: sono stati 10.281 i contratti di mutuo che a febbraio e marzo hanno usufruito della moratoria, per un debito residuo che tocca il miliardo di euro (969 milioni). La maggior parte delle domande (58%) è stata presentata nelle regioni dell’Italia del Nord, al secondo posto Sud e Isole (23%) e poi Centro (19%).

Siamo molto soddisfatti – commenta il Presidente dell’ABI Corrado Faissola – che questo strumento di concreto supporto alle famiglie abbia prodotto in soli due mesi un risultato così importante dimostrando che il lavoro comune tra l’industria e i principali soggetti pubblici e privati può offrire risposte per le famiglie e la società.