Rata mutui famiglie: la moratoria con Banca Sella

Anche il Gruppo Banca Sella nei mesi scorsi ha aderito al Piano Famiglie dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che tra le misure di aiuto ai nuclei familiari in difficoltà c’è anche quella relativa alla possibilità di sospendere il pagamento della rata del finanziamento immobiliare per la prima casa per un periodo pari a dodici mesi. Questo dopo che il 18 dicembre dello scorso anno molte Associazioni dei Consumatori e l’Associazione Bancaria Italiana hanno siglato uno specifico Accordo comune al quale Banca Sella S.p.A. ha aderito permettendo così ai propri mutuatari, già da diversi mesi, nel rispetto dei requisiti, di potersi avvalere del beneficio della sospensione della rata a causa di eventi ed imprevisti negativi legati e causati dalla crisi economica. Alla moratoria con Banca Sella, in linea con l’Accordo ABI – Consumatori, è infatti possibile aderire in caso di eventi quali, tra gli altri, la perdita del posto di lavoro, la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro, oppure i casi di decesso del mutuatario o l’insorgere di condizioni di non autosufficienza.

Mutui alle famiglie: sospendere la rata con il Creval

Anche il Gruppo Bancario Creval – Credito Valtellinese, aderisce con le proprie Banche controllate al “Piano Famiglie” dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed in particolare alla moratoria sui mutui alle famiglie che, nel rispetto dei requisiti, possono ottenere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti immobiliari stipulati per la prima casa ad uso residenziale. In questo modo, la clientela privata che ha acceso un mutuo presso una filiale bancaria del Gruppo Credito Valtellinese può presentare la domanda finalizzata ad ottenere, per una sola volta, e per un periodo pari a dodici mesi, la sospensione del pagamento della rata mensile. La moratoria, lo ricordiamo, è ancora aperta a fronte di eventi negativi legati alla perdita del posto di lavoro, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, o insorgere di condizioni di non autosufficienza da parte di uno degli intestatari del finanziamento immobiliare.

Mutui acquisto casa sospesi a 15 mila famiglie

Sta procedendo molto bene la moratoria sui mutui alle famiglie messa a punto dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed approvata con un accordo anche dalle Associazioni dei Consumatori. L’ABI in merito ha fornito i dati relativi alla fine dello scorso mese di aprile, da cui è emerso come siano state sospese le rate del mutuo a ben 15 mila famiglie; il tutto a fronte della sospensione di finanziamenti immobiliari per un controvalore complessivo pari a ben 2,3 miliardi di euro e ben 96 milioni di euro di liquidità che sono sinora rimasti in tasca alle famiglie che hanno potuto evitare con la moratoria il saldo della rata.

Moratoria mutui famiglie: ecco quando non si applica

Da qualche mese in Italia è attiva la moratoria sui mutui per la prima casa stipulati dai nuclei familiari. Si può ancora richiedere l’accesso al beneficio che prevede la sospensione della rata del mutuo per almeno dodici mesi consecutivi; pur tuttavia, l’accesso non è possibile da parte di tutte le famiglie in difficoltà, ma solo da parte di quelle che rispettano degli opportuni requisiti. Il protocollo Associazione Bancaria Italiana (ABI) – Associazioni dei Consumatori sulla moratoria prevede infatti delle “condizioni minime” di applicabilità fermo restando che poi le banche, singolarmente, per venire incontro alla propria clientela in difficoltà a causa della crisi finanziaria, economica ed occupazionale, possono comunque adottare dei vincoli meno stringenti. In particolare, l’accordo ABI – Consumatori, ad esempio, non permette l’accesso alla moratoria per tutti quei mutui per la prima casa che hanno già beneficiato in passato di altre forme di sospensione della rata mensile.

Moratora: oltre 10 mila mutui sospesi

Più di 10mila famiglie italiane hanno chiesto e ottenuto la sospensione del mutuo prima casa attraverso il «Piano Famiglie», piano di sostegno lanciato dall’Abi e dalle associazioni dei consumatori per aiutare chi è in difficoltà. Ma non tutte le famiglie che fanno fatica ad onorare mensilmente il pagamento della rata possono accedere a tale misura visto che ci sono dei requisiti da rispettare. Nel dettaglio infatti, ci sono dei requisiti minimi da rispettare che poi ogni banca può decidere autonomamente di allargare a un maggior numero di beneficiari.

Possono fruire dell’agevolazione i clienti (anche in ritardo nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi) con un reddito imponibile fino a 40mila euro, chi é in difficoltà a causa della perdita del lavoro o di altri eventi negativi (chi per esempio, a causa della crisi, ha perso il posto di lavoro o chi è entrato in cassa integrazione, chi è stato costretto a cessare l’attività di lavoro autonomo e chi ha avuto la morte di uno dei componenti del nucleo familiare percettore del reddito di sostegno…).