Mutuo al 120% da Veneto Banca

Il mutuo al 120% di Veneto Banca deve la sua particolarità – quasi unica all’interno del mercato bancario italiano – alla presenza di un loan to value decisamente anomalo: il finanziamento in questione potrà infatti permettere al cliente dell’istituto di credito veneto di poter entrare in possesso di una linea di credito pari anche al 120% del valore di mercato dell’immobile oggetto di garanzia ipotecaria, stabilito dalla perizia tecnica compiuta dall’istituto di credito erogante.

Pertanto, grazie a questo finanziamento il cliente di Veneto Banca potrà non solamente acquistare l’immobile grazie all’intero supporto finanziario dell’istituto di credito, ma procedere altresì al compimento di tutte quelle operazioni accessorie – particolarmente onerose – tipiche del momento del trasloco: spese di trasporto, sostituzione degli immobili, pagamento degli oneri accessori (notarili, ecc.) e tanto altro ancora.

Mutuo Facile a tasso variabile da Banca Nuova

Il Mutuo Facile a tasso variabile, di Banca Nuova, è un finanziamento che permetterà a tutta la clientela dell’istituto di credito di acquistare la casa senza rinunciare all’opportunità di risparmiare denaro nel tempo, grazie all’opportunità di potersi avvantaggiare di eventuali andamenti favorevoli nel corso dei tassi di interesse di riferimento nei mercati finanziari.

Di contro, è chiaro come la presenza di un tasso di interesse variabile all’interno delle principali condizioni di prodotto, possa costituire un chiaro rischio economico per il debitore: in caso di incremento dei tassi di interesse di mercato, infatti, costui si troverà dinanzi un piano di ammortamento composto da rate di importo crescente, anche in maniera significativa, con conseguente successivo maggiore esborso monetario nell’adempimento dei propri obblighi contrattuali.

Mutuo Prima Casa Giovani della Banca di Piacenza

Rispetto al passato per i giovani, spesso in coppia per costruirsi una famiglia, coronare il sogno per l’acquisto di una casa è sempre più difficile per tutta una serie di ragioni. Ecco perché, al fine di rendere tutto ciò una meta agevolmente raggiungibile, la Banca di Piacenza ha ideato “Prima Casa Giovani”, il finanziamento ipotecario non solo per l’acquisto della prima abitazione ad uso residenziale, ma anche per la costruzione o la ristrutturazione dell’immobile. In particolare, secondo quanto riporta la Banca di Piacenza attraverso il proprio sito Internet, possono chiedere il Mutuo Prima Casa Giovani della Banca di Piacenza le giovani coppie che, all’atto della firma del contratto, abbiano un’età non superiore ai 30 anni. Il tutto a fronte del riconoscimento ai contraenti di tassi di interesse agevolati, ed importi erogabili fino all’80% del valore dell’immobile.

Mutui prima casa: come gestire le difficoltà

Ormai è chiara, da qualche settimana a questa parte, qual è la politica monetaria che vuole attuare la Banca Centrale Europea; c’è da tenere sotto controllo l’inflazione, e per questo, salvo un raffreddamento dei prezzi al consumo, il costo del denaro è destinato a salire. Questo però ha creato, sta creando e continuerà a creare problemi alle famiglie che nei mesi o negli anni scorsi hanno stipulato un finanziamento ipotecario a tasso variabile. Così come per le nuove stipule di mutui ci sono da mettere in preventivo maggiori costi per gli interessi da pagare agli istituti di credito. E allora, se una famiglia è in difficoltà con il pagamento della rata del mutuo, magari salita oltre i limiti di budget, in che modo è possibile gestire le difficoltà? Ebbene, in questi casi o si chiede una modifica delle condizioni del mutuo, oppure si chiede temporaneamente di non pagare le rate.

Mutuo costruzione casa e manovra, nuove sorprese

La manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici ha introdotto importanti novità riguardo alla casa, in particolare a quella ad uso residenziale, al punto che, senza un riordino della spesa pubblica, torneranno le tasse sulla prima casa a causa del taglio alle agevolazioni. Ma per chi punterà nei prossimi anni alla stipula di un mutuo per la costruzione di immobili, potrebbero arrivare altre sgradite novità. La sorpresa riguarda l’imposta sul valore aggiunto (Iva) al costruttore, che potrebbe passare dall’attuale 4% al 5,2%. Questo significa, calcolatrice alla mano, che su una prima casa da 100 mila euro, tanto per fare un esempio, il maggior esborso per l’acquirente, rispetto ai livelli di Iva attuale, sarebbe pari a ben 1.200 euro.

Mutuo casa per tre milioni di famiglie

2,94 milioni di famiglie in Italia pagano un mutuo per un importo medio mensile della rata pari a quasi 500 euro, 494 euro per l’esattezza. E’ questo uno dei dati emersi da un Rapporto dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica; ma il dato poco incoraggiante è dato sia dalla quota di mutuatari giovani, sia da quelli che sono proprietari dell’abitazione nonché esenti dal pagamento di un finanziamento ipotecario. Non lo scopriamo di certo oggi, ma per i giovani l’accesso al bene casa è diventato sempre più difficile, e le prospettive per il futuro non sembrano essere allo stesso modo rosee. Rispetto al passato, infatti, la banca al potenziale mutuatario chiede una forte solidità creditizia che spesso passa solo attraverso un altrettanto solido posto di lavoro, rigorosamente a tempo indeterminato.

Moratoria mutui prima casa: proroga, atto secondo

In linea con le attese, la moratoria ABI-Consumatori sui mutui per la prima casa è stata prorogata di altri sei mesi; trattasi della seconda proroga rispetto alla prima che sarebbe scaduta il 31 del corrente mese di luglio del 2011. Ora invece c’è tempo per la presentazione delle domande fino al 31 gennaio del 2012 a fronte di eventi verificatisi per ottenere la sospensione del mutuo entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2011. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale inoltre ha reso noto che, alla data del 31 maggio del 2011, oltre 46 mila mutui erano stati sospesi per la misura a fronte di un controvalore complessivo dei finanziamenti congelati pari a ben 5,5 miliardi di euro. L’ABI ha prorogato la moratoria dopo aver siglato il relativo accordo con ben 13 Associazioni di Consumatori.

Mutuo prima casa: rate alte e tasse a sorpresa

Per chi nel corrente mese di luglio del 2011 si appresta a stipulare un mutuo per la prima casa, magari dopo averci pensato per mesi e mesi, sicuramente pensa a quella che è un’occasione perduta. Questo perché nei mesi scorsi i tassi erano più bassi, ragion per cui si pagavano per i mutui fissi rate più basse a parità di importo richiesto, e lo stesso dicasi anche per i mutui variabili, ovverosia quelli indicizzati al tasso euribor oppure a quello della Banca centra europea. Ma ora sulla prima casa aleggia anche lo spettro del ritorno delle tasse dopo che negli anni scorsi l‘ICI, l’imposta comunale sugli immobili, è stata abolita proprio sulle case dove gli italiani ci vivono con la sola eccezione di quelle di lusso.

Mutui: il punto sulle case di proprietà

Nel nostro Paese le persone fisiche posseggono il 38,1% del totale degli immobili di proprietà ad uso abitativo; e di questi, inoltre, il 9,6% è in affitto, mentre l’11,6% viene tenuto a disposizione. Sono questi alcuni dei dati interessanti emersi da “Gli immobili in Italia 2011“, un Rapporto che nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, e che fotografa quella che è non solo in Italia la distribuzione del patrimonio immobiliare, ma anche l’evoluzione del reddito e della ricchezza dei cittadini proprio sulla base di quello che nel nostro Paese da sempre viene considerato un bene rifugio. Per quel che riguarda invece gli immobili che non sono di proprietà delle persone fisiche, in accordo con quanto riportato dall’Agenzia del Territorio, questi nell’82% dei casi risultano essere in possesso di soggetti giuridici piccoli e medi, ma anche micro imprese. Il tutto a fronte di quasi il 50% di queste proprietà che risulta essere ubicato nelle aree dei distretti industriali.

Piano Famiglie: sospensione rate mutui, ultimi giorni

Salvo proroghe, come tra l’altro si spera, la moratoria ABI-Consumatori sui finanziamenti ipotecari per la prima casa ad uso residenziale è agli sgoccioli. Il termine ultimo per la presentazione delle domande, da parte delle famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate mensili, ed aventi i requisiti, infatti, scade alla fine del corrente mese di luglio del 2011. In teoria la moratoria ABI-Consumatori sarebbe dovuta scadere nei mesi scorsi, ma l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, assieme a ben dodici Associazioni di Consumatori, quelle del CNCU, Consiglio Nazionale Consumatori Utenti, ha trovato l’accordo per estendere una misura che ha permesso sinora a parecchie decine di migliaia di famiglie di tirare il fiato. La moratoria, infatti, presentando richiesta alla banca dove il mutuo è stato acceso, permette di saltare il pagamento delle rate mensili per un anno; contestualmente il piano di ammortamento si allunga chiaramente di 12 mesi.

Mutui casa o finanziamenti, ecco le buone regole

Mutui, finanziamenti o prestiti. Sono tutti prodotti di accesso al credito che i privati e le famiglie stipulano per diverse finalità che possono spaziare dall’acquisto della casa alla ristrutturazione dell’immobile, e passando per il finanziamento del matrimonio, l’Università dei figli, o ancora un viaggio, un’auto oppure una moto. Ma quali sono le buone prassi da seguire quando si sceglie un mutuo, un prestito oppure un finanziamento? Ebbene, in accordo con quanto riportato dall’Agenzia HelpConsumatori, è consigliabile effettuare numerosi confronti prima di andare ad effettuare una scelta definitiva; questo perché le condizioni di un mutuo, un finanziamento o un prestito, possono apparire a prima vista attraenti e vantaggiose; ma non è detto che sul mercato non ci sia di meglio, anzi!

Mutuo prima casa con Banca Etica

Banca Etica considera l’accesso alla casa come un diritto e per questo, in accordo con quanto si legge sul proprio sito Internet, può permettere ai Soci di poter andare a richiedere, sia per l’acquisto della prima casa, sia per la relativa ristrutturazione, un mutuo con garanzie ipotecarie. Le condizioni applicate sui mutui prima casa di Banca Etica sono le stesse dei mutui fondiari e di quelli che sono in grado di andare a finanziare fino al 100% del valore dell’immobile, ovverosia della casa messa a garanzia del credito erogato. Inoltre, compatibilmente con la propria missione e con i fini indicati a livello di Statuto Societario. Banca Etica, nel proporre ai propri Soci i mutui prima casa con finalità di costruzione o ristrutturazione, esclude comunque dal finanziamento gli interventi con erogazione del credito sugli immobili di lusso.

Mutuo TU 80 per la prima casa

Un finanziamento ipotecario per l’acquisto della prima casa, con la possibilità di ottenere fino all’80% del valore dell’immobile, e con importi erogabili che arrivano fino 200 mila euro, mentre la durata è di massimo 20 anni con il tasso fisso, e 30 anni con la formula del tasso variabile. Si presenta così “Mutuo TU 80”, il finanziamento per la casa di Agenzia TU di Unicredit, il nuovo modello di Banca del colosso bancario europeo. In particolare, con finalità di acquisto della prima casa ad uso residenziale, il  “Mutuo TU 80” può essere stipulato da coloro che sono lavoratori autonomi, oppure con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. I requisiti di accesso, in accordo con quanto mette in risalto proprio Agenzia TU attraverso il sito Internet, sono molto semplici visto che basta essere lavoratori autonomi da almeno 12 mesi, oppure lavoratori a tempo indeterminato da almeno sei mesi all’atto della richiesta del finanziamento ipotecario; se si è cittadini stranieri, l’ulteriore requisito richiesto è quello della maturazione di una residenza nel nostro Paese da almeno tre anni. 

Mutuo prima casa: l’euribor torna a fare paura

I bei tempi del mutuo a tasso variabile a buon mercato, ovverosia con tassi applicati sulle rate mensili ben al di sotto della media storica, presto potrebbero finire. Questo perché negli ultimi giorni l’euribor con scadenza a tre mesi s’è portato sul livelli che non si vedevano da un paio d’anni; e le prospettive, inoltre, sono tutt’altro che rosee per chi un mutuo a tasso variabile lo paga già, o lo sta per stipulare, in quanto la Bce, Banca centrale europea, appare intenzionata ad innalzare i tassi di interesse nell’Eurozona già a partire dal prossimo mese di aprile. I mercati proprio su tale minaccia si sono messi in moto, e l’euribor è schizzato in alto al punto che i Consumatori a gran voce da qualche giorno a questa parte parlano per i mutui variabili dell’arrivo di una stangata.