Mutuo casa per tre milioni di famiglie

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2,94 milioni di famiglie in Italia pagano un mutuo per un importo medio mensile della rata pari a quasi 500 euro, 494 euro per l’esattezza. E’ questo uno dei dati emersi da un Rapporto dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica; ma il dato poco incoraggiante è dato sia dalla quota di mutuatari giovani, sia da quelli che sono proprietari dell’abitazione nonché esenti dal pagamento di un finanziamento ipotecario. Non lo scopriamo di certo oggi, ma per i giovani l’accesso al bene casa è diventato sempre più difficile, e le prospettive per il futuro non sembrano essere allo stesso modo rosee. Rispetto al passato, infatti, la banca al potenziale mutuatario chiede una forte solidità creditizia che spesso passa solo attraverso un altrettanto solido posto di lavoro, rigorosamente a tempo indeterminato.

Questo significa che un giovane, o una giovane coppia, che si presenta in banca con un contratto di lavoro a progetto, spesso si vede chiusa la porta o l’istruttoria, se avviata termina con un esito negativo. Per evitare la “fumata nera”, di conseguenza molto spesso sono i genitori delle giovani coppie che si accollano potenzialmente il mutuo facendo da garanti. Ed in questi casi, allora, è decisamente più probabile che la banca conceda il credito per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale.

Ci sono anche altre strade per le giovani coppie per accedere al mutuo prima casa. Ad esempio, alcune banche offrono specifici mutui per i lavoratori atipici, ma il costo è di norma più alto in termini di spread applicato, ma anche in ragione delle coperture assicurative richieste. Oppure ci sarebbe la strada dell’accesso al mutuo prima casa con i contributi statali e/o regionali. Ma oltre ad attendere i relativi bandi, le risorse sono sempre troppo scarse per colmare una domanda abitativa di famiglie bisognose di una casa ma impossibilitate a farlo senza adeguate facilitazioni.