Mutui in calo, mercato immobiliare in difficoltà, giovani e immigrati virano sull’affitto

Più che una bolla, un palloncino. Se volessimo sintetizzare con un’immagine l’andamento del mercato immobiliare in Italia negli ultimi cinque anni potremmo prendere a prestito proprio il palloncino, onde evitare di affidarci all’immagine di un brufolo che, per quanto più efficace, sarebbe di certo meno accattivante. Per il terzo anno consecutivo, nel 2009 i volumi di vendita delle case chiudono con un segno meno, benché si sia segnalata anche una lieve ripresa. Una sequenza negativa che non accadeva dall’85. Un palloncino, dunque. Che si è gonfiato a dismisura fino a quando è scappato il dito dalla boccuccia d’ingresso dell’aria, che è uscita in fretta; il fatto di essersene accorti ci ha solamente portato a ritornare a soffiare, seppur con intensità dimezzata.

Mutui: truffatori smascherati a Torino

Fa più rumore un albero che cade di un’intera foresta che cresce, recita un antico adagio. Come a voler dire che una notizia o un comportamento negativi riescono a generare molto più clamore di quanto non siano in grado di farne azioni e comportamenti virtuosi, che pure restano la maggioranza. Sebbene siamo anche noi fermamente convinti di questo, non possiamo non annotare un caso di frode – non certo il primo – a danno di mutuatari, convinti che riferirne sia il modo migliore per evitare che in futuro la storia possa ripetersi e creare più di qualche grattacapo al malcapitato di turno.

ABI: richieste mutui in lenta, costante, crescita

Ci siamo! Già, a quanto pare è finalmente arrivato il momento in cui l’economia ha trovato – in noi consumatori – la forza per ripartire, o almeno questo è quanto rivelano i dati in nostro possesso relativi ai mutui ipotecari e al trend delle richieste degli stessi negli ultimi due anni. Parola dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che ha registrato come i primi mesi del 2010 abbiano evidenziato la prosecuzione di una “fase di ripresa dei prestiti per l’acquisto di abitazioni”. Di più: alla fine di gennaio lo stock di mutui ha superato i 282 miliardi, con un tasso annuo di crescita di quasi il 7%, “sui livelli di due anni prima”.

Mutui: Puglia da record

In un quadro di sostanziale debolezza dell’economia reale, è sempre bene ricordare che esistono incoraggianti segnali di speranza. La crisi che ha lasciato molti italiani senza lavoro, ad esempio, in realtà ha creato anche nuovi posti specialmente al Meridione, dove alcune aziende hanno cominciato ad investire sfruttando i costi sensibilmente più bassi della manodopera per rilanciarsi con nuovi argomenti sul mercato. Anche i mutui hanno risentito e della crisi e della “chiusura dei rubinetti” praticata dalle banche, non più propense come un tempo ad erogare finanziamenti monstre senza grandi garanzie. Ma anche qui qualcosa si muove…

Mutuo acquisto immobili: tassi sempre più bassi

Nello scorso mese di febbraio i mutui in Italia, da parte delle banche, con finalità di acquisto di immobili, sono stati concessi ad un tasso medio del 2,68%; è questa, in particolare, la stima preliminare fornita dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel “Monthly Outlook” del mese di marzo 2010. Considerando tale stima preliminare, i tassi sui mutui, mese su mese sono ulteriormente scesi visto che il dato a gennaio 2010 era più alto e pari al 2,75% dopo che la discesa in dodici mesi è stata di oltre due punti percentuali visto che a gennaio 2009 il tasso medio si era attestato al 4,79%. Per quanto riguarda i primi due mesi del nuovo anno, l’Associazione Bancaria Italiana ha rilevato segnali di accelerazione proprio per quel che riguarda i prestiti concessi dalle banche con finalità di acquisto di immobili.

Acquisto case: flop nel 2009, interessi per mutui crollati nel 2010

Continua a essere il momento più propizio per quanti hanno intenzione di mettere radici e comprare casa: se è vero – come la storia insegna – che le condizioni economiche hanno spesso determinato evoluzioni o involuzioni sociali, il contesto storico attuale potrebbe anche incentivare alla formazione di nuovi nuclei familiari.

Non fosse altro perchè acquistare un domicilio adesso ha il vantaggio di tassi di interesse sempre più bassi. Vero è – di rimando – che con il diminuire dei tassi sono aumentati vertiginosamente i problemi delle famiglie, visto che la crisi ha colpito in maniera indistinta ciascuna classe sociale.

L’Aquila: Carispaq e gli interessi sui debiti dei mutui…

Alzi la mano chi si sente toccato dalla cosiddetta “Questione morale”. Non siete in molti, ahinoi, ma questo avviene perché ormai la nostra cara Italia è un Paese che, per dirla con una frase dell’attore Luca Zingaretti, “ha perso il senso della figura di m…”. Ovverosia un Paese dove ciascuno adduce una qualche scusante quando viene pizzicato a tenere un comportamento scorretto, mentre tutti gli altri, che di scheletri nell’armadio ne avrebbero almeno altrettanti, un po’ fingono di indignarsi e un po’ – di più – si voltano dall’altra parte sperando che un giorno non tocchi anche a loro di venire sbugiardati. Fa quindi meraviglia che qualcuno additi una banca per una “Questione morale”: una banca, proprio uno di quei soggetti che della loro amoralità si sono quasi fatti fregio…

Valle d’Aosta: mutui agevolati per il 25% della popolazione

Molte parole e pochi, pochissimi, fatti. Quante volte ci siamo lamentati di un’Italia così? Il bersaglio preferito spesso si rivela essere la pubblica amministrazione, benché a volta, prima di parlare, forse sarebbe meglio ricordare il vecchio adagio firmato dal presidente Kennedy: “Non chiederti cosa sta facendo lo Stato per te bensì domandati cosa stai facendo tu per lo Stato”. Già perché lo Stato, che certo in numerose situazioni si è rivelato un serbatoio di inefficienze, offre anche esempi virtuosi che troppo spesso si tende a dimenticare, o a tacere in virtù della teoria secondo la quale avrebbe fatto solamente il proprio dovere. Siccome non è così, oggi ci piace e ci fa piacere parlare del caso dei mutui agevolati concessi dalla Regione Valle d’Aosta.

Poste Italiane, Mutui e prestiti per 2miliardi anche nel 2009

Vi ricordate Alberto Sordi nella celeberrima scena dello sberleffo tratta dal film “I Vitelloni” di Fellini? A circa mezzo secolo di distanza dallo sdoganamento sul grande schermo della pernacchia e del gesto dell’ombrello, c’è qualcuno che, pur in tutt’altro – e ben più serio – àmbito, ha potuto permettersi di replicare cotanta prova d’attore reagendo allo stesso modo di Sordi alla crisi che ha messo a durissima prova l’economia reale dell’Italia e di un ulteriore (imprecisato) numero di Paesi, molti dei quali sono precipitati in un affanno ben più grave e preoccupante rispetto a quello nostrano. Questo qualcuno è Poste Italiane, gruppo in costante acquisizione di quote di mercato grazie ad un ventaglio di prodotti vicini alle esigenze del piccolo e medio risparmiatore.

Mutui: TAEG interbancario scende ancora, 2.89%

Una notizia può essere più o meno bella a seconda degli occhi che si utilizzano per leggerla. Un aforisma che i professori di storia amano utilizzare quando spiegano è che “La Storia la scrivono i vincitori”; lo stesso può dirsi della vita quotidiana, dacché la scrivono – mutatis mutandis – i giornalisti. Una singola notizia, che arriva assolutamente identica in due redazioni diverse, può essere letta in altrettanti modi diametralmente opposti eppure non perdere nulla della sua veridicità, benché sarà la sua interpretazione ad essere decisiva. Andiamo, ad esempio, a vedere il caso di un recente lancio d’agenzia relativo al TAEG applicato ai mutui.

Da Bankitalia, che mensilmente elabora e pubblica i dati del suo supplemento al Bollettino statistico, giunge il valore numerico (quindi oggettivo) di un TAEG medio interbancario che è sceso a quota 2,89%: un calo significativo, visto che alla data del rilevamento precedente si parlava di un valore attestatosi a quota 3,01% nei mesi di novembre e dicembre. Meglio non confrontare, poi, i dati di gennaio 2010 con quelli dello stesso mese dell’anno precedente, quando addirittura il tasso annuo effettivo globale mediamente applicato dagli istituti di credito era su valori vicini al 5% (4,91, per la precisione).

Mutui: 2009 in calo, ripresa da ottobre; agli italiani piace variabile

Il malato è ancora debole, ma ha ripreso a camminare; il degente si alimenta da solo, benché sia meglio evitargli lo sforzo di cibi difficilmente digeribili, e deve comunque continuare a prestare attenzione ai sintomi, qualora dovessero insorgere di nuovo. Il quadro clinico, comunque, induce ad un moderato ottimismo. Usciamo dalla metafora e parliamone chiaramente: il bilancio dei mutui in Italia rimane negativo anche a fine 2009, ma il tracollo del 2008 ha lasciato spazio a numeri meno crudeli e – anzi – si comincia ad intravvedere la luce alla fine del tunnel. I dati elaborati dall’Osservatorio Assofin parlano chiaro: anche lo scorso anno c’è stato un calo delle erogazioni nell’ordine del 6,8%.

Ma il fatto che l’anno precedente il dato fosse un -14,4% e che il quarto trimestre 2009 si sia chiuso in territorio fortemente positivo (+20%) lascia ben sperare gli analisti, convinti che questi siano segnali di un’eloquente ripresa (benché tutta da confermare) oltreché di una reazione veemente e finalmente consapevole da parte dei risparmiatori italiani. Certo, scendendo nel dettaglio si possono fare scoperte ancora più interessanti benché forse meno sensazionali: è vero, infatti, che i dati dell’ultimo trimestre di rilevazione segnalano un’inversione di rotta, ma è vero anche che essi sono “drogati” dall’ampio ricorso a surroghe, mutui di sostituzione, di ristrutturazione e di liquidità.

Moratoria mutui: a febbraio 5mila richieste

Cinquemila al mese. Fossero euro in busta paga, diciamocelo, chi non li vorrebbe avere? Purtroppo non è questo il caso, ahinoi, anzi si parla di difficoltà economiche ed in particolare di mutui in sofferenza. 5mila al mese, infatti, sono state le richieste avanzate da titolari di mutuo nel solo mese di febbraio, in seguito al “via” dato dall’ABI (e concordato con la stragrande maggioranza delle banche italiane) alla moratoria sui mutui, ovverosia alla possibilità di richiedere la sospensione del pagamento delle rate per 12 mesi accordata in conseguenza della crisi economica mondiale e dei suoi tragici effetti sull’economia di molte famiglie.

Alluvione Messina: moratoria sui mutui alle imprese

Il Banco di Sicilia sta mettendo in campo una serie di iniziative in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione verificatasi lo scorso 1 ottobre nella provincia di Messina, evento che colpì profondamente la città capoluogo causando crolli strutturali (a carico di strade e abitazioni) e alcune vittime tra la popolazione. Già nello scorso ottobre la banca, appartenente al Gruppo Unicredit, anticipando i provvedimenti in corso di approvazione da parte del governo nazionale aveva attivato la sospensione per 12 mesi delle rate dei mutui alle famiglie e delle quote capitali dei mutui alle imprese.

Proteggere il mutuo con un’assicurazione

Di norma quando ci si reca in banca per stipulare un mutuo per la prima casa, il futuro contraente ritiene di avere un reddito sufficiente ed uno stile di vita tale da poter far fronte mensilmente al pagamento delle rate. Purtroppo, per i successivi dieci, quindici, venti o più anni non c’è certezza di poter avere un reddito costante per tante ragioni e per ovvi motivi. La conseguenza di tutto ciò è che, ad esempio, la crisi degli ultimi due anni in Italia ha letteralmente spiazzato milioni di famiglie a causa della perdita del posto di lavoro o della cassa integrazione. I redditi sono di conseguenza scesi e, contestualmente, pagare la rata del mutuo è via via diventato inaspettatamente più difficile rispetto ai primi anni dalla stipula quando invece in famiglia si stava bene. Anche in materia di mutui prevenire è meglio che curare, ragion per cui quando si stipula un finanziamento immobiliare per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di una casa, è bene pensare se sia il caso di proteggersi associando al mutuo la stipula di coperture assicurative aggiuntive.