Valle d’Aosta: mutui agevolati per il 25% della popolazione

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Molte parole e pochi, pochissimi, fatti. Quante volte ci siamo lamentati di un’Italia così? Il bersaglio preferito spesso si rivela essere la pubblica amministrazione, benché a volta, prima di parlare, forse sarebbe meglio ricordare il vecchio adagio firmato dal presidente Kennedy: “Non chiederti cosa sta facendo lo Stato per te bensì domandati cosa stai facendo tu per lo Stato”. Già perché lo Stato, che certo in numerose situazioni si è rivelato un serbatoio di inefficienze, offre anche esempi virtuosi che troppo spesso si tende a dimenticare, o a tacere in virtù della teoria secondo la quale avrebbe fatto solamente il proprio dovere. Siccome non è così, oggi ci piace e ci fa piacere parlare del caso dei mutui agevolati concessi dalla Regione Valle d’Aosta.

“Dal 1984 ad oggi, il 25% della popolazione valdostana ha utilizzato i mutui agevolati messi a disposizione dalla Regione per l’acquisto di un’abitazione di proprietà”. I dati sono stati forniti dall’assessore regionale all’edilizia residenziale pubblica, Marco Vierin, intervenuto a Saint-Vincent al Convegno giuridico internazionale “L’uomo e la casa – la qualità dell’abitare”. “La recente approvazione da parte del Consiglio regionale dello schema di attuazione dello Statuto in materia di edilizia residenziale pubblica – ha aggiunto Vierin – apre nuovi scenari sui quali la politica si dovrà impegnare a breve per definire i contorni di una legge di sistema di cui ormai non si può più fare a meno”.

Ad aprire i lavori era stato, però, il presidente della regione, Augusto Rollandin. Il governatore ha usufruito del privilegio della “prima parola” per tracciare un quadro esaustivo, che partendo dal passato guardasse al futuro: “La Regione ha messo in campo, a fronte di una crisi economica senza precedenti, una serie di interventi importanti che hanno raggiunto l’obiettivo di migliorare le politiche urbanistiche e ambientali e, al contempo, di garantire ai cittadini un aiuto concreto. Dobbiamo ora rivolgere il nostro impegno a far ripartire l’economia e per noi questo significa sostenere il lavoro. In questo senso, il settore urbanistico può e deve giocare un ruolo di volano imprescindibile. Ma tutto ciò, ovviamente, dovrà avvenire nel pieno rispetto dell’ambiente”