Mutui: Puglia da record

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In un quadro di sostanziale debolezza dell’economia reale, è sempre bene ricordare che esistono incoraggianti segnali di speranza. La crisi che ha lasciato molti italiani senza lavoro, ad esempio, in realtà ha creato anche nuovi posti specialmente al Meridione, dove alcune aziende hanno cominciato ad investire sfruttando i costi sensibilmente più bassi della manodopera per rilanciarsi con nuovi argomenti sul mercato. Anche i mutui hanno risentito e della crisi e della “chiusura dei rubinetti” praticata dalle banche, non più propense come un tempo ad erogare finanziamenti monstre senza grandi garanzie. Ma anche qui qualcosa si muove…

La variazione media totale a livello nazionale di questo particolare genere di finanziamento è del più 1,5%: non certo un dato esaltante, ma se lo “esplodiamo” nell’intento di scendere nel dettaglio per capire quali siano le dinamiche in atto, scopriamo che c’è una regione dove le cose vanno molto meglio di quanto un semplice numero nazionale possa descrivere. Questa regione è la Puglia, dove città come Foggia hanno fatto registrare un più 3,7% trascinando, come in un volàno, tutti gli altri capoluoghi: Lecce più 3,1%, Taranto più 2,8% e Bari più 2,7%; cifre alte considerando la situazione non particolarmente rosea dell’economia mondiale.

All’origine di questa tendenza ci sono una serie di fattori. Di certo si sta assistendo ad una crescita consistente degli impieghi nel Mezzogiorno, anche per questo il numero delle richieste di mutui è in continua crescita. I tassi sono convenienti e le quotazioni più basse del costo degli appartamenti, spingono le famiglie, nello specifico le famiglie pugliesi, ad accendere un mutuo per comprare casa. I dati sembrano favorire soluzioni a tasso variabile in quanto l’Euribor è ancora ai minimi storici. In questo modo, fissando un tetto percentuale massimo, non si corre il rischio di superare una data cifra per il pagamento della rata.