Mutuo casa a tasso BCE dalla Banca di Piacenza

Il mutuo casa a tasso BCE della Banca di Piacenza è un finanziamento immobiliare con garanzia ipotecaria disponibile in ogni agenzia dell’istituto di credito in questione e, come intuibile, rivolto a quella clientela che desideri acquistare, costruire o ristrutturare la prima o la seconda casa di proprietà, a condizioni di indebitamento non fisse che saranno indicizzate all’andamento del tasso ufficiale di riferimento della banca centrale Europea.

Il mutuo a tasso BCE è pertanto rivolto a quella clientela che non ami la certezza dell’importo delle rate, andando a privilegiare un andamento incostante delle proprie uscite monetarie, e potendosi pertanto avvantaggiare di potenziali trend decrescenti nell’importo delle stesse rate, favorite da decrementi dei tassi di mercato. Di contro, appare ovvio come il mutuatario rimarrà comunque esposto al rischio di subire gli effetti negativi di andamenti crescenti dei tassi di mercato.

Tassi BCE invariati

Mutuatari e aspiranti tali non vedevano l’ora che la BCE confermasse la volontà di mantenere bassi e inalterati i tassi d’interesse. Uno stimolo in più per vedere la riduzione degli spread applicati dagli istituti di credito che ancora viaggiano su livelli considerati esagerati.

La BCE, innestando liquidità nel mercato, punta a sostenere la ricapitalizzazione degli istituti di credito. In questo modo si sperava e si continua a sperare che le banche riducano lo spread applicato ai mutui.

Finora hanno fatto da apripista per questa tendenza le filiali della Cariparma.

Mutuo casa a tasso BCE da BNL

Il mutuo casa a tasso BCE di Banca Nazionale del Lavoro (gruppo BNP Paribas) è un finanziamento ipotecario disponibile in ogni agenzia dell’istituto di credito, e utile per poter procedere al compimento di operazioni di acquisto, di costruzione o di ristrutturazione della prima o della seconda casa di proprietà, o ancora di surroga attiva di un finanziamento in corso di regolare ammortamento presso altri istituti bancari.

Contrariamente a quanto avviene con i “tradizionali” mutui casa a tasso di interesse variabile, il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo sarà calcolato sulla base del tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea per le operazioni di rifinanziamento (maggiorato di uno spread concordato tra le parti) e non sull’Euribor di periodo (a uno, tre o sei mesi).

Tassi a confronto prima di acquistare casa

Prima di comprare casa e quindi prima di scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze, è necessario dare uno sguardo all’andamento dei tassi.

Proponiamo un breve riepilogo e una sintetica descrizione dell’Euribor (1 mese e 3 mesi), del tasso BCE, dell’Irs 20 anni, dello spread sul fisso e dello spread su variabile.

Chi ha deciso di contrarre un tasso fisso, deve dare un’occhiata all’Eurirs che è considerato il parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso.  Irs sta per Interest Rate Swap e si calcola come la media ponderata delle quotazioni alle quali le banche europee realizzano l’Irs. Dall’inizio dell’anno quello a 20 anni è cresciuto dello 0,01 arrivando a quota 2,73.

Mutuo acquisto casa a tasso BCE da CR Veneto

Il mutuo per acquisto casa a tasso di interesse variabile sul tasso BCE, di Cassa di Risparmio del Veneto, è un finanziamento immobiliare che le filiali della Cassa mettono a disposizione della clientela titolare dei relativi requisiti di merito creditizio, che desideri poter concludere un’operazione di compravendita immobiliare (prima o seconda casa) mediante la sottoscrizione di una linea di credito di importo rilevante, con restituzione graduale nel medio lungo termine.

Il tasso di interesse applicato al capitale oggetto del finanziamento in questione della Cassa di Risparmio del Veneto sarà contraddistinto dall’imposizione di un parametro di riferimento non costante, quale il tasso ufficiale di riferimento per le operazioni di rifinanziamento, maggiorato di uno spread concordato tra le parti. Ne conseguirà la generazione di un piano di ammortamento composto da rate di importo in linea con il tasso BCE, che potrà influenzare negativamente (in caso di rialzo) o positivamente (in caso di ribasso) l’onerosità della transazione.

Mutuo casa a tasso variabile BCE da Monte Paschi Siena

Il mutuo casa a tasso variabile BCE di Monte dei Paschi di Siena è un finanziamento immobiliare ipotecario per acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima o della seconda casa, mediante pagamento di rate di importo non costante nel tempo, poiché influenzate dall’andamento del tasso ufficiale di riferimento della Banca Centrale Europea, maggiorato di uno spread concordato tra il mutuatario e l’istituto di credito.

Il finanziamento potrà supportare le operazioni di cui sopra fino al limite dell’80% del valore dell’immobile oggetto di contratto, stabilito come il minore tra il valore di perizia e quanto invece risulta dal compromesso o dal preliminare di vendita (nel caso di mutuo per acquisto casa) o di quanto risulta nel preventivo lavori (nell’ipotesi di mutuo richiesto per supporto dell’operazione di costruzione o di ristrutturazione della casa).

Mutuo casa a tasso BCE da Unicredit

Il mutuo casa a tasso BCE di Unicredit è un finanziamento immobiliare ipotecario a tasso di interesse variabile, indicizzato al tasso ufficiale di riferimento della Banca Centrale Europea, che permetterà alla clientela dell’istituto di credito di poter ottenere una linea di credito da restituire nel medio e nel lungo termine, a condizioni di onerosità che saranno in linea con quelle stabilite periodicamente dal board dell’istituzione monetaria.

Di conseguenza, il mutuatario che sottoscrive un contratto di finanziamento a tasso di interesse BCE con Unicredit, dovrà sopportare il rischio di subire incrementi nell’importo delle rate (anche nel breve termine) conseguenti agli incrementi dei parametri di indicizzazione di cui sopra, restando tuttavia ben esposto al vantaggio di subire gli effetti (positivi) di andamenti opposti, relativi a decrementi degli stessi parametri.

Mutuo acquisto casa a tasso BCE da IW Bank

Il mutuo acquisto casa a tasso BCE da IW Bank è un finanziamento immobiliare ipotecario a tasso di interesse variabile, indicizzato al tasso ufficiale di riferimento utilizzato dal board della Banca Centrale Europea come parametro per le operazioni di rifinanziamento principale. Un tasso che andrà maggiorato di uno spread da concordare tra le parti, e in grado di influenzare complessivamente l’onerosità complessiva della transazione.

L’importo ottenibile attraverso tale mutuo dovrà essere compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo pari all’80% del valore dell’immobile oggetto di contratto e offerto in garanzia ipotecaria di primo grado nei confronti dell’istituto di credito erogante. Sull’immobile andrà effettuata una apposita perizia, e sarà abbinata una polizza assicurativa a tutela dei rischi di incendio e di scoppio sulla casa, a mantenimento del valore commerciale dell’immobile nel tempo.

Mutuo BCE da Intesa Sanpaolo

Il mutuo a tasso BCE di Intesa Sanpaolo è un finanziamento immobiliare ipotecario che permetterà al cliente dell’istituto di credito di poter acquistare, costruire o ristrutturare la prima o la seconda casa, o ancora procedere a operazioni di sostituzione di un finanziamento in corso di regolare ammortamento presso altri istituti di credito, o operazioni di erogazione di nuova liquidità per il compimento di spese personali.

Il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di finanziamento sarà calcolato sulla base del tasso ufficiale di riferimento stabilito periodicamente dalla Banca Centrale Europea, maggiorato di uno spread concordato dalla banca. Per quanto ovvio, incrementi del tasso BCE comporteranno un aumento dell’importo delle rate, mentre decrementi del tasso indurranno in diminuzione gli importi delle rate del programma di rimborso.

Mutuo casa a tasso BCE da Woolwich

Woolwich, istituto finanziario del gruppo Barclays, offre alla propria clientela un finanziamento immobiliare ipotecario destinato principalmente a sopperire alle necessità finanziarie legate all’acquisto della prima o della seconda casa, la sua costruzione o ristrutturazione, o ancora la sostituzione di un finanziamento in corso di regolare ammortamento, presso un istituto di credito che non sia comunque riconducibile al gruppo britannico sopra ricordato.

Il finanziamento in questione sarà contraddistinto prevalentemente per la presenza di un tasso di interesse variabile applicato sul capitale oggetto di mutuo, calcolato sulla base del tasso ufficiale di riferimento che la Banca Centrale Europea stabilisce per le operazioni di rifinanziamento principale, e maggiorato di uno spread che verrà stabilito dall’istituto di credito, a titolo di remunerazione onerosa per la propria operazione di prestito.

Mutui casa: come trasformare il sogno in realtà

Tutte le famiglie italiane hanno il desiderio di avere una casa di proprietà, con i due terzi degli italiani che realizzano il loro sogno attraverso però la stipula di un mutuo. Questo è quanto descritto nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Prometeia e Crif, dal quale emerge inoltre la propensione, nel 66% dei casi, a stipulare un mutuo al tasso euribor o al tasso Bce, ovverosia con l’indicizzazione al tasso variabile. C’è da ricordare che chi sottoscrive un mutuo s’impegna per diversi anni; quindi bisogna prendere in considerazione molti fattori prima di stipulare un mutuo. A metterlo in risalto è il Portale specializzato Mutui.it nel sottolineare come ci sia tenere in debito conto, da qualche settimana a questa parte, anche la politica monetaria della Bce, la quale ha innalzato i tassi d’interesse fino all’1,50%; e poi c’è l’Euribor, che è sempre tendente a crescere.

Mutui: famiglie monoreddito in crisi

Nell’aprile scorso la Bce aveva innalzato di un quarto di punto i tassi di interesse ufficializzando in sostanza i problemi di parecchi milioni di mutuatari a tasso variabile in Italia. Le famiglie più a rischio, e nei casi più gravi purtroppo già insolventi, sono chiaramente quelle monoreddito; trattasi, in particolare, di nuclei familiari dove un solo componente porta i soldi a casa a fine mese; questi soldi spesso si sono ridotti a causa della cassa integrazione, e molto spesso non entrano più in quanto nel frattempo è scattato il licenziamento. Ora nei giorni scorsi la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente alzato l’asticella sui tassi di interesse, portandola dall’1,25% all’1,50% con tutto quel che ne consegue sugli importi futuri delle rate mensili dei mutui Bce e di quelli indicizzati al tasso euribor con la scadenza a tre mesi.

Mutui casa Bce: ecco la stangata

Oggi, giovedì 7 luglio del 2011, la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente aumentato il costo del denaro, di un quarto di punto, portandolo dall’1,25% all’1,50%. Trattasi di una brutta, bruttissima notizia per i mutuatari a tasso variabile, sia per coloro che già pagano le rate, sia per chi si appresta nel breve termine a stipulare un nuovo finanziamento ipotecario, anche eventualmente per finalità di surroga. Appresa la notizia, la Federconsumatori ha subito fatto presente come la decisione della Bce ufficializzi in Italia, a carico di 2,3 milioni di mutuatari a tasso variabile, la nuova stangata. La stangata, mette in risalto l’Associazione dei Consumatori è doppia: con i tassi più alti dello 0,25%, infatti, scattano oltre 325 milioni di euro, solo nel 2011, di maggiori spese per interessi che lo Stato italiano deve accollarsi sul debito pubblico; e poi ci sono i mutuatari che, su un mutuo a 30 anni da 200 mila euro, per fissare le idee, avranno un ulteriore aggravio stimato dalla Federconsumatori in ben 312 euro l’anno.