Mutuo acquisto prima casa, i tempi bui sono passati

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L’Affordability Index, l’indice che calcola la capacità di accedere a un mutuo che hanno le famiglie italiane, è tornato a salire sensibilmente a conferma di come i tempi bui della crisi finanziaria ed economica siano per fortuna alle spalle. Certo, ci sono ancora delle criticità, ad esempio legate all’accesso al credito, ma rispetto a quando le banche chiudevano la porta anche la famiglie mediamente agiate, di sicuro la situazione è fortemente migliorata. Di recente proprio l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha rilevato in un Rapporto che la domanda di mutui è sostenuta sia dai tassi di interesse, ancora bassi rispetto alla media storica, sia da un aumento della percentuale delle famiglie che hanno le disponibilità economiche per poter accedere eventualmente al bene casa. La situazione potrebbe ora migliorare ancora di più se arrivassero segnali positivi dal fronte occupazionale. L’inversione di tendenza del tasso di disoccupazione, infatti, permetterebbe alle famiglie di recuperare potere d’acquisto per effetto di un aumento delle entrate familiari.

Non a caso proprio l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) nel Rapporto ha messo in risalto come per ritornare ai livelli del 2003 ci debba essere un incremento dei salari dei lavoratori, con la conseguenza di un aumento delle famiglie in grado di sostenere non solo il pagamento della rata alla fine del mese per coloro che un mutuo lo hanno già stipulato, ma anche per chi in futuro ne stipulerà uno ex novo.

E per chi invece è in difficoltà con il pagamento delle rate mensili ricordiamo che ancora per qualche settimana, salvo ulteriori proroghe, è ancora attiva la moratoria sui mutui ipotecari per la prima casa ad uso residenziale. Trattasi della proroga dell’accordo ABI-Consumatori che può permettere alla famiglia, nel rispetto dei requisiti, di poter ottenere il congelamento del pagamento delle rate del mutuo per un periodo pari a ben dodici mesi consecutivi.