Mutui tasso variabile: la stangata è ufficiale

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Quella di oggi, giovedì 7 aprile 2011, è stata la giornata tanto attesa in Europa per quel che riguarda la politica monetarie della Bce. Ebbene, in linea con le previsioni degli analisti e degli investitori, la Banca centrale europea ha alzato i tassi dello 0,25%, portandoli dall’1% all’1,25%. Trattasi di una decisione che non ha creato scossoni sui mercati finanziari, ma che ufficialmente attiva la stangata, nel nostro Paese, a carico di ben 2,3 milioni di famiglie che attualmente pagano un finanziamento ipotecario a tasso variabile. Al riguardo la Federconsumatori e l’Adusbef hanno calcolato che il quarto di punto in più di tasso andrà a pesare sulle rate dei mutui fino ad una media pari a ben 288 euro l’anno. Ma anche lo Stato italiano ci perde con la revisione dei tassi verso l’alto visto che i maggiori oneri sul debito pubblico 2011, sempre stando ai calcoli resi noti dall’Adusbef e della Federconsumatori, saranno pari a 550 milioni di euro.

A fronte di questa manovra sui tassi l’Adusbef e la Federconsumatori sono tornati a ribadire come questi 2,3 milioni di famiglie che ora devono pagare un mutuo più salato spesso abbiano seguito i cattivi consigli delle banche che hanno “spinto” sul variabile rispetto a quei tassi dei mesi scorsi sul fisso che le due Associazioni, invece, definiscono come “irripetibili“.

Quella odierna rischia tra l’altro di essere la prima di complessive tre manovre restrittive della Banca centrale europea sul costo del denaro. Questo perché il ciclo di crescita economica in Eurolandia si sta rafforzando, ma anche perché contestualmente in molti dei Paesi dell’Eurozona la dinamica dei prezzi dei beni e dei servizi al consumo risulta essere alquanto surriscaldata.  Per quel che riguarda invece la ricaduta immediata sui mutui, a titolo d’esempio la Federconsumatori e l’Adusbef fanno presente come la rata di un mutuo indicizzato per 100 mila euro, con scadenza a dieci anni, subirà un aumento secco pari a 132 euro l’anno, ovverosia 11 euro al mese in più addebitati sulla rata.