Mutuo fisso e variabile: rata destinata a crescere

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Le recenti dichiarazioni ufficiali della Bce, la Banca centrale europea, hanno fatto letteralmente scattare l’allarme sui tassi di interesse per chi paga in Italia un mutuo a tasso variabile. La Bce non ha infatti escluso un aumento del costo del denaro già a partire dal prossimo mese di aprile, ragion per cui il mercato sta anticipando tale mossa e, di conseguenza, per le famiglie arriverà la “stangata“, ovverosia l’aumento dell’importo mensile della rata da pagare. Ma di quanto aumenterà? Ebbene, di sicuro un eventuale aumento dei tassi di interesse di riferimento della Bce non potrà non avere ripercussioni anche sull’euribor a tre mesi, ovverosia sul tasso interbancario con il quale di norma vengono agganciati in Italia i mutui a tasso variabile; ma a maggior ragione anche chi sta pagando un mutuo variabile indicizzato al tasso Bce deve purtroppo aspettarsi da qui a poche settimane un rincaro della rata.

Inoltre, secondo quanto messo in risalto dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, ad aumentare, in base alla tendenza che si sta delineando, non sarà solo l’euribor, ma anche l’Irs, ovverosia il tasso con il quale si agganciano i mutui a tasso fisso. Insomma, il costo del denaro avrà effetti generalizzati di aumento della rata mensile sui mutui con tutto quel che ne consegue sui rischi di tenuta dei bilanci delle famiglie.

Al riguardo nei giorni scorsi l’Adusbef e la Federconsumatori hanno stimato l’entità della stangata sui mutui con un aumento in euro sulla rata che chiaramente è più alto proprio in funzione dell’importo della rata che si sta attualmente pagando. E se nel breve termine il rialzo dei tassi della Bce, ad aprile, non sarà eventualmente il primo e l’ultimo di quest’anno, allora potrebbe di nuovo scattare a carico delle famiglie l’ennesimo allarme con un aumento della rata che potrebbe farsi insostenibile.