Mutui, la ripresa passa on-line

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Nei giorni scorsi, il leader di Confindustria Emma Marcegaglia ha inchiodato il Governo alle proprie responsabilità ricordando all’Esecutivo che “non è vero che la situazione in Italia sia migliore rispetto a quella esistente nelle altre economie europee”. Non tanto un monito rispetto alla situazione dell’economia reale, comunque stagnante e desiderosa di aiuti per ripartire, quanto piuttosto un invito a non infilarsi nel tunnel della crisi politica rischiando di andare ad aggravare una situazione già di per se stessa precaria. In effetti, i dati economici parlano per la nostra nazione di una ripresa comunque presente, benché non eccezionale, e sarebbe bene che il Governo si interrogasse sull’opportunità di giochi di palazzo in un momento come questo, in cui i dati sul primo trimestre del 2010 segnano una ripresa delle compravendite di unità immobiliari (+2,3%), un rilancio del comparto dei mutui (+13%) e fine della fase calante cominciata nel 2007.

Merito, come dicevamo, di una ripresa che comunque c’è stata, benché esistano e persistano difficoltà oggettive specialmente a carico di alcuni strati specifici della popolazione (precarietà per i giovani, incertezza per il settore industriale e manifatturiero); merito anche, non tanto la ripresa quanto – nello specifico – la crescita di compravendite immobiliari e mutui, di soluzioni di finanziamento studiate appositamente per andare incontro alle esigenze di una popolazione risparmiatrice ormai cambiata rispetto al passato, forse meno fedele (una volta, chi aveva un conto corrente presso una banca difficilmente lo spostava altrove come invece accade ora) e forse anche più fiduciosa rispetto alle soluzioni “low-cost” proposte dagli operatori di internet.

Basta farsi un giro sul portale mutuionline, prezioso motore di ricerca e comparazione delle migliori proposte di mutuo offerte dal mercato, per capire che le soluzioni più apprezzate ed al contempo meno gravose per i risparmiatori-mutuatari sono quelle offerte dalle banche online, le quali riescono in media a proporre condizioni favorevoli proprio perché, operando solo via web e telefono, hanno costi sensibilmente inferiori da sostenere.