Mutui USA: FED, 750 miliardi di aiuti per abbassare i tassi

Spread the love

Riflettori puntati, in questo inizio di novembre, sugli Stati Uniti, vero centro motore dell’intero assetto economico e politico mondiale. Non che di solito le cose funzionino diversamente, ma non possiamo tacere che la prima settimana del nuovo mese sia un banco di prova importante per Barack Obama e la sua amministrazione, con il rischio che una sconfitta elettorale possa tramutarsi in una paralisi politica della quale nessuno avrebbe bisogno, in questo momento. Partiamo, comunque, da due dati di fatto ben distinti: il calendario propone infatti le elezioni di mid term, ossia di metà mandato, rispetto alle quali sembra scontato l’esito negativo per il Presidente degli USA; e la riunione della FED, organismo bancario di controllo ed indirizzo dello Stato Federale pronto a lanciare una nuova, l’ennesima, mega-operazione di salvataggio e di sostegno dell’economia.

Il dollaro è sempre più debole perché la Cina intende spezzare le ossa alla ripresa americana svalutando la propria moneta, lo Yuan, così garantendosi i favori del mercato; l’incertezza politica trascina verso il basso la moneta più pregiata, con la conseguenza che un’America intenzionata ad esportare per liberarsi della sovrapproduzione che ha innescato la crisi si trova invece impossibilitata a farlo e costretta a battere altre strade. La migliore delle quali, a questo punto, sembra essere un’iniezione di sussidi a vantaggio del mercato così che questo possa ripartire anche all’interno dei confini statunitensi, non dipendendo più (di tanto) dagli umori dell’estero.

Intenzionata a rilanciare il mercato immobiliare, la FED tra ieri ed oggi (i giorni in cui si è riunita) dovrebbe varare un piano che gli analisti definiscono “ambizioso e azzardato” allo stesso tempo: acquistare i titoli di debito del governo, per un totale compreso – secondo le previsioni – tra i 500 e i 750 miliardi di dollari, nel tentativo di abbassare i tassi di interesse a lungo termine e così far ripartire il mercato dei mutui.

I commenti sono chiusi.