Scontro Confindustria-Confedilizia sui prezzi delle case

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I prezzi delle case sono ancora troppo alti rispetto a quello che gli italiani guadagnano e rispetto a quello che il sistema creditizio è disposto a concedere agli aspiranti mutuatari. Eppure i prezzi sono scesi e calando ancora potrebbero determinare una situazione spiacevole per i venditori. Ecco la polemica.

Confindustria ha diffuso i dati sul trend dei prezzi delle case, secondo le elaborazioni del suo centro studi. I risultati dell’indagine, però, non hanno evitato un susseguirsi di polemiche tra Confindustria e Confedilizia. Il problema sarebbe nella riduzione (troppa o troppo poca) dei prezzi delle abitazioni.

Secondo il centro studi di Confindustria, da quattro anni a questa parte i prezzi delle case sono calati del 10 per cento ma il taglio effettuato alla “radice” non basta ad incoraggiare gli acquisti. Sembra infatti che, per adeguare i prezzi al reddito disponibile, sia necessario un ulteriore taglio del 7 per cento.

Il tutto da realizzarsi entro la fine del 2013. Non è assolutamente d’accordo Confedilizia che tramite il suo presidente Sforza Fogliani, ha detto che i prezzi, nel caso in cui scendessero ancora, obbligherebbero i venditori a vendere in perdita.

Una situazione, questa che porterebbe uno squilibrio anche nel sistema bancario dove gli istituti di credito vedrebbero svalutarsi le garanzie offerte sui mutui.