Mutui, Euribor in ripresa: quanto ci costerà?

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La notizia, che abbiamo rilanciato ieri, relativa alla progressione di crescita del valore dell’Euribor (un argomento che interessa da vicino tutti coloro i quali hanno contratto un mutuo a tasso variabile, dal momento che l’Euribor a 3 mesi è la misura principale degli interessi che costoro dovranno corrispondere alla banca che li ha finanziati), merita un approfondimento ulteriore, a nostro avviso, proprio perché riguarda un numero consistente, e proporzionalmente maggioritario, di contratti di finanziamento. Solo nell’ultimo semestre, infatti, sono stati quasi l’80% i – nuovi – mutui accesi con la formula del tasso variabile, per cui potrebbe essere interessante capire cosa cambierà da qui al 2014, anno ipotizzato per il ritorno alla soglia psicologica del 3%.

Guardando l’andamento dei contratti future scambiati sul mercato anglosassone LIFFE (London international financial futures exchange), infatti, i valori scambiati indicano che il cammino rialzista dovrebbe proseguire senza soluzione di continuità, benché a passo molto lento, nei prossimi anni. Entro fine anno l’Euribor a 3 mesi dovrebbe attestarsi (il condizionale resta comunque d’obbligo, visto che la crisi ci ha insegnato a non escludere l’eventualità di stravolgimenti macroeconomici e interbancari) intorno allo 0,9%, per poi raggiungere l’1% nel giugno 2011. Un anno dopo il tasso interbancario trimestrale dovrebbe portarsi all’1,63 per cento o giù di lì, visto che questo è quanto indica il future con scadenza 18 giugno 2012.

La soglia del 2% dovrebbe essere scavalcata nel primo trimestre del 2013, mentre per quella del 3% bisognerà attendere, come anticipato nel post pubblicato ieri, fino alla fine del 2014. Il trend che ne emerge, insomma, ci parla di uno stop alla caduta del tasso interbancario e contemporaneamente di una risalita molto poco decisa, ma sostanzialmente costante. Per quantificare il futuro aumento delle rate è bene sapere che, a titolo esemplificativo, un aumento di 25 punti base del tasso di riferimento corrisponde, per un mutuo ventennale di 100mila euro appena stipulato, a un aumento delle rate compreso tra i 15 e i 20 euro. Fate i vostri conti…