Mutuo tasso variabile: i rincari 2011-2012

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Un aumento della rata mensile sia nel 2011, per i mutui a tasso variabile, sia ancor di più nel 2012. E’ questo, in estrema sintesi, lo scenario che emerge da un ultimissimo Rapporto del Centro Studi di Confindustria che, in particolare, è preoccupata sia dell’impennata dei tassi di interesse, che graverà sulle famiglie che accedono al credito, o che lo hanno già fatto per acquistare la casa, sia dei rincari dei prezzi dell’energia. In particolare, il Centro Studi di Confindustria stima per il 2011 rincari medi sulle rate mensili pari a ben 85 euro, ma nel 2012, di questo passo, e considerando l’attuale tendenza, si arriverà a ben 162 euro mesi di aumento della rata mensile sui finanziamenti indicizzati al tasso euribor. Insomma, per il biennio 2011-2012 c’è da attendersi una stangata che rischia ancor di più di pesare sui consumi che in Italia sono stagnanti da un bel pezzo.

Secondo quanto riporta il portale di annunci immobiliari Idealista.it, dopo due anni di stasi, quindi, le famiglie dovranno far fronte ad un imperante caro-rata sul mutuo che già s’è visto nelle ultime settimane, ma che rischia di inasprirsi ancora di più nei mesi a venire.

La situazione è tra l’altro più a rischio per chi ha già un mutuo a tasso variabile da pagare, e nel contratto non ha alcuna protezione sull’incremento dei tassi di interesse. Trattasi, nello specifico, del classico mutuo a tasso variabile, mentre quello cosiddetto con il “cap”, ovverosia con il tetto massimo al tasso, permette quantomeno al mutuatario di conoscere alla stipula l’importo della rata massima da pagare nel caso in cui sui mercati dovesse registrarsi un’ascesa del costo del denaro eccessiva. Di conseguenza, prima di scegliere il “miglior” mutuo, occorre fare attenzione optando su tipologia di tasso e su importi della rata mensile da pagare che siano sostenibili nel tempo; altrimenti si rischia l’insolvenza.