Le spese accessorie del mutuo

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Abbiamo già spiegato l’importanza d’individuare il tasso finito del nostro mutuo per avere la possibilità di paragonare più prodotti analoghi. Adesso però dobbiamo elencare quali sono le spese accessorie nell’accensione di un mutuo, che definiscono il TAEG

Il Taeg comprende anche delle spese accessorie che comprendono sicuramente i cosiddetti costi d’istruttoria che incidono diversamente a seconda delle richieste che la banca erogante fa al mutuatario. In genere variano tra lo 0,50 e l’1 per cento.

I mutuatari, però, sono chiamati anche a pagare per ottenere delle certificazioni, per esempio quelle relative alla condizione patrimoniale ed anagrafica. Ma quel che forse importa di più è la spesa sostenuta per i professionisti, periti e notai.

L’intervento del periodo è importante per concludere l’istruttoria ed in genere comporta una spesa variabile tra i 200 e i 300 euro. Poi ci sono le spese del notaio il cui onorario varia da studio a studio.

Più definibili e meno aleatorie le imposte sul mutuo che si calcolano sull’importo richiesto ma la cui aliquota, in genere è fissa per tutti i mutuatari.

Infine ci sono da considerare altre due “categorie” di spese: da un lato le spese di gestione, entro cui rientrano per esempio le spese per l’incasso delle rate. E poi ci sono le spese per i premi di assicurazione, obbligatori e facoltativi. In quest’ultimo caso sono importanti le novità normative.