Il tasso vero: qual è?

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Ogni volta che siamo chiamati a scegliere sulla convenienza di un prodotto piuttosto che un altro, siamo chiamati a valutare il tasso di riferimento ma non sempre quello che c’è sulle brochure è il tasso vero. Ecco come individuare il TAEG.

Iniziamo subito dall’esplicitazione di una voce di glossario: il TAEG. E’ il tasso finito, quello che comprende al suo interno anche le spese accessorie per il prestito, per esempio le spese d’istruttoria e quelle per l’incasso rata ed è l’unico modo per avere un controllo efficace su due prodotti analoghi.

Ed ora entriamo nel dettaglio delle differenze tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile.

I mutui a tasso variabile, in genere, sono promossi tramite il “tasso d’ingresso” che non rappresenta il tasso a regime, quello valido per tutta la durata del piano di rimborso. Il tasso a regime, che comunque varia, è calcolato sommando lo spread annuo con l’Euribor di riferimento.

Il mutuo a tasso fisso, invece, è il mutuo che ha le rate stabili, uguali per tutta la durata del finanziamento. In genere si confonde il mutuo a tasso fisso con il mutuo con opzione, quello che ogni tot, per esempio due anni, consente di optare per un tasso diverso.

Il fisso, invece, calcolato con spread + Irs del periodo, una volta definito in fase di rogito, resta lo stesso per tutta la durata del finanziamento.