Il caro mutui e il settore costruzioni

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Il comparto delle costruzioni, in Italia, sta subendo gli effetti della crisi un po’ come tutti i settori produttivi del nostro paese. Confartigianato, partendo dai dati disponibili a livello nazionale, ha provato a spiegare la relazione tra caro-mutui e costruzioni. 

Il periodo considerato da Confartigianato per fare le sue stime è di dodici mesi, quelli che vanno dal giugno del 2011 al giugno del 2012. In questo tempo si assistito ad un calo del numero d’imprese dedicate alle costruzioni, una flessione lieve ma importante dell’1,36 per cento.

Scende anche il numero delle imprese artigiane che invece subisce una flessione dell’1,7 per cento. Il problema, ovviamente, non è in questi cali ma nel fatto che la congiuntura economica non offre spiragli al settore delle costruzioni e anche dal punto di vista occupazionale, potrebbero esserci dei problemi. Il comparto edilizio, infatti, tra il giugno 2011 e il giugno 2012, ha perso circa 100 mila posti di lavoro.

E’ molto probabile che una causa di questa situazione sia il caro-mutui. Indica chiaramente questa tendenza il fatto che il tasso medio per i prestiti alle famiglie sia stato del 4,12 per cento, un valore, questo che supera di ben 103 punti base la percentuale stabilità l’anno scorso.

A livello regionale, ricorda Confartigianato, la regione con il maggior numero di mutui accesi è la Lombardia.