Tassi ai minimi da dieci giorni

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I mutui non sarebbero più così inaccessibili se le banche decidessero di mettere fini all’impennata degli spread. Considerati soltanto IRS ed Euribor, infatti, si vede che da circa dieci giorni gli indici di riferimento per stabilire i tassi fissi e variabili sono praticamente ai minimi storici.

Lo spread applicato dalla banca ad un mutuo non accenna affatto a calare, ma per i mutuatari, specie per quelli che hanno già sottoscritto un finanziamento per l’acquisto di un immobile, ci sono delle buone notizie: Euribor ed Eurirs sono sul piano inclinato.

Dall’inizio dell’anno, da gennaio, l’Euribor è ai minimi storici, sotto la soglia dell’1 per cento ma da maggio l’indice europeo ha cominciato a scendere di nuovo e l’Euribor 1 mese è arrivato a quota 0,40, mentre l’Euribor 360 a 1 mese ha sfiorato quota 0,38%.

Per quanto riguarda l’Eurirs, invece, dobbiamo considera che la discesa è stata molto più veloce perché fino a Pasqua l’IRS a 10 anni era fisso a 2,29%, quello a 20 anni a 2,66 e quello a 30 anni era fermo al 2,54%. Per gli indici a 10 e 20 anni ci sono state variazioni pari allo 0,61% e allo 0,78%.

Il che vuol dire che quasi tutti gli indici IRS hanno iniziato a scendere sotto la soglia del 2 per cento. Stiamo assistendo all’inversione di tendenza tanto attesa.