Mutui: finanziamenti casa continuano a crescere

In Italia i finanziamenti per la casa, ovverosia i mutui, hanno ancora una volta fatto registrare una crescita. A rilevarlo è l’Associazione Bancaria Italiana in accordo con il quarto numero del “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane” realizzato proprio dall’ABI avvalendosi della collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Nel complesso il Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane rivela come dopo la crisi, ed a fronte dell’attuale situazione congiunturale, ancora incerta sotto molti aspetti, le famiglie italiane mostrino una solida capacità a livello finanziario e, quindi, un contestuale basso livello di rischio default, ovverosia di incapacità ad onorare il credito concesso dal sistema bancario. Nel dettaglio, la crescita dei finanziamenti per la casa, in base al quarto Rapporto sopra indicato, si spiega anche con il basso livello dei tassi interesse, ancora decisamente molto bassi rispetto alla media storica, ed anche con la discesa delle quotazioni medie immobiliari che c’è stata anche in Italia negli ultimi tre anni.

Mutuo casa: una scelta anche da single

Nel nostro Paese la stipula di un mutuo per l’acquisto della casa non coinvolge solamente le famiglie, ma anche chi ancora una famiglia se la deve costruire. In accordo con un Rapporto a cura del broker online Mutui.it, infatti, in Italia un terzo dei mutui per l’acquisto della prima casa viene stipulato con gli istituti di credito dai single. In questa “categoria” sociale, in particolare, ci sono nubili, celibi, ma anche divorziati e separati che si sobbarcano da soli l’onere di pagare per diversi anni un mutuo. Al riguardo il Portale ha tracciato l’identikit del single che stipula un mutuo: ha in media 35 anni, richiede importi pari mediamente a 134 mila euro, a fronte di una percentuale, rispetto al valore complessivo dell’immobile, pari al 67%. In quasi otto casi su dieci il mutuo stipulato dal single è con finalità di acquisto della prima casa ad uso residenziale con scelta prevalente per il finanziamento ipotecario a tasso variabile.

Mutuo euribor 2011: tassi, possibile calma piatta

Il costo del denaro per acquistare la casa con un mutuo rimane eccezionalmente basso a causa dell’onda lunga della crisi finanziaria ed economica. Attualmente è ancora possibile stipulare un mutuo a tasso variabile al 2,5%, tutto compreso, ovverosia euribor più spread, mentre quelli a tasso fisso si possono stipulare anche con un costo leggermente inferiore al 4%. Trattasi di costi sui quali fino a qualche anno fa era difficile scommettere visto che nel periodo pre-crisi l’euribor a tre mesi era al 4% ed oltre. Il tasso interbancario, tra l’altro, dopo un’ascesa iniziata nel marzo scorso, che ha portato l’euribor sopra l’1%, nelle ultime settimane è nuovamente sceso, anche se con cali modesti, disegnando un nuovo scenario di calma piatta. Tale tendenza potrebbe essere confermata nel 2011, in particolare nella prima parte dell’anno appena entrato visto che ancora sui mercati finanziari ci sono diversi fattori di instabilità.

Mutuo Semplisio Casa della BP Mezzogiorno

Per stipulare un mutuo per la casa, potendo avere la garanzia di proteggersi dagli eccessivi rialzi del costo del denaro sui mercati, la Banca Popolare del Mezzogiorno ha ideato e lanciato sul mercato “Semplisio Casa”, il finanziamento ipotecario semplice, conveniente e trasparente che associa ai vantaggi del tasso variabile quelli del tetto massimo al tasso. Semplisio Casa, stipulabile con una durata fino a 30 anni, può così permettere di stipulare un finanziamento ipotecario con una rata bassa e sostenibile. Sono due, in particolare, le due versioni di “Semplisio Casa” disponibili: il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 5,90%, ed il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 6,50%. In entrambi i casi il prodotto è stipulabile non solo per l’acquisto della casa ad uso residenziale, ma anche per finalità di costruzione e di ristrutturazione di immobili; l’importo finanziabile, con la formula del mutuo fondiario, è pari fino all’80% del valore dell’immobile, mentre per la formula di mutuo ordinario l’importo finanziabile è pari a minimo l’80% e massimo il 90% del valore della casa indicato nella perizia.

Mutuo euribor a tre mesi: tassi in lieve aumento

Nei primi dieci giorni del corrente mese di dicembre il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare, in base alle oscillazioni di mercato, una media dell’1,03%. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con il suo Monthly Outlook di dicembre 2010; considerando invece la media dello scorso mese di novembre 2010, il tasso euribor a tre mesi è aumentato di appena quattro punti base rispetto al mese precedente, e di 33 punti base rispetto al mese di novembre del 2009. Quindi, a livello congiunturale il tasso euribor a tre mesi aumenta ma di pochissimo, mentre è più elevato il divario su base tendenziale con la conseguenza che la rata sul mutuo variabile, da un anno all’altro, è aumentata a carico delle famiglie ma comunque di importi che ancora si possono definire non eccessivi.

Mutuo euribor: il tasso variabile tira il fiato

Che ne sarà in Italia dei mutui a tasso variabile? L’euribor crescerà al punto da innescare aumenti sostanziosi delle rate mensili da pagare, oppure si possono a conti fatti dormire sonni tranquilli ancora per qualche anno? Ebbene, negli ultimi mesi l’euribor, il tasso interbancario con cui in Italia si “agganciano” i finanziamenti a tasso variabile, ha fatto registrare una lenta quanto persistente ascesa intervallata da delle pause. Negli ultimi giorni, nonostante i rumors, le indiscrezioni e le pressioni sugli spread dei titoli pubblici di Irlanda, Spagna e Portogallo, l’euribor è tornato a far registrare, non senza sorprese, una nuova fase di stasi. E solo una nuova quiete prima di una fase rialzista più incisiva, oppure gli effetti positivi sulle rate dei mutui a tasso variabile dureranno rispetto ai mutui a tasso fisso ancora per qualche anno?

Mutui: normativa Fed, perché non applicarla anche in Italia?

Quello dei mutui in Italia è un comparto dove c’è bisogno sia di più chiarezza, sia di una maggiore trasparenza. A farlo presente è la Federconsumatori che guarda in particolare con interesse agli Stati Uniti, dove la Federal Reserve, la Banca centrale americana, ha posto in materia di sottoscrizione dei mutui delle condizioni che si spingono nella direzione di una maggiore tutela, trasparenza, correttezza e chiarezza a favore delle famiglie consumatrici. In particolare, con la normativa Fed viene introdotto l’obbligo in sede di preventivo e di stipula di un mutuo di portare all’attenzione del contraente opportune situazioni caratterizzate da “scenari peggiori”, ovverosia per semplificare a casi in cui le rate dovessero iniziare ad aumentare, anche in maniera considerevole, di importo. Inoltre, negli Stati Uniti la Fed spinge anche nella direzione della stipula di mutui che includano l’esatto costo, andando quindi ad inserire tutte le voci riguardanti anche le spese accessorie, e che portino alla comunicazioni dei costi inerenti la rata mensile da pagare, sui mutui a tasso variabile, per un periodo pari a ben cinque anni.

Mutui casa Banca Etica per l’efficienza energetica

Banca Etica, in linea con la propria mission, propone formule di finanziamento di tipo ipotecario, fondiario o chirografario con la finalità di migliorare l’efficienza energetica. In particolare, per chi di una casa è già proprietario Banca Etica, con la formula del finanziamento chirografario, propone il prodotto denominato “Mutuo Chirografario Ristrutturazione Efficiente” che ha come finalità quella di andare a coprire con la concessione del credito le spese per effettuare nell’abitazione interventi di efficienza energetica in ragione di almeno il 50% degli importi erogati dall’Istituto. In particolare, ed in base alle specifiche esigenze del cliente, con il “Mutuo Chirografario Ristrutturazione Efficiente” è possibile ottenere da Banca Etica il credito necessario sia per interventi di ristrutturazione standard, sia, nel rispetto della percentuale minima sopra indicata, per interventi di efficienza energetica quali la sostituzione degli infissi, il cambio della caldaia, l’isolamento termico o l’installazione sull’edificio di pannelli solari termici per l’ottenimento, grazie all’inesauribile fonte solare, di acqua calda ad uso domestico.

Mutui: andamento tasso euribor a tre mesi

Nello scorso mese di maggio il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare un valore medio dello 0,69%, con un incremento di appena cinque punti base rispetto alla media del mese precedente. A comunicarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook del corrente mese di giugno, sottolineando come rispetto al mese di maggio del 2009 l’euribor a tre mesi, a fronte della crescita a livello congiunturale, registri un calo tendenziale pari a 59 punti base. Ma come si sta comportando l’euribor a tre mesi nel corrente mese di giugno? Ebbene, al riguardo l’Associazione Bancaria Italiana ha rilevato, per la prima metà del corrente mese, un tasso medio dell’euribor a tre mesi pari allo 0,71%, in aumento, quindi, rispetto a maggio 2010, di un paio di punti base.

Mutuo Casa Risparmio Energetico di Banca Sella

L’esigenza di risparmiare sulla casa non è propria solo delle famiglie che la devono acquistare con un mutuo che possa essere quanto più conveniente possibile, ma anche di quelle che della casa sono già proprietari, senza ipoteche, e che pagano fin troppo di bolletta per l’energia consumata in ambiente domestico. La sostituzione della caldaia, interventi di coibentazione termica, ma anche l’installazione di pannelli per il solare termico, possono a fronte di un adeguato investimento permettere a regime risparmi rilevanti in bolletta. Ebbene, per chi vuole rendere efficiente la propria casa dal punto di vista energetico, ma non ha tutto il capitale necessario per poterlo fare, Banca Sella ha ideato il “Mutuo Casa Risparmio Energetico“, un finanziamento che permette di ottenere importi fino a 50 mila euro a fronte della formula tecnica del finanziamento personale o del credito fondiario e comunque a favore di soggetti privati con le finalità sopra indicate.

Mutui: Euribor e IRS tornano a correre (forse…)

Inaffidabili. Un giorno in discesa, un altro rialzano la testa… Non si riesce davvero più a tener dietro alle bizze dei tassi di interesse applicati ai mutui. Ora, dopo un lungo periodo di contrazione dovuta – ci avevano detto – alla crisi economica, le continue difficoltà dell’economia europea che avrebbero dovuto abbattere ulteriormente (anche se non sembra possibili, visti i livelli veramente molto bassi) gli interessi hanno invece riacceso la spia del rialzo. È questo, oggi. il trend che si intravede per gli indici Euribor e Irs (interest rate swap), utilizzati per calcolare il tasso nominale dei mutui a tasso variabile (il primo) e fisso (quest’ultimo).

Tassi mutui in ribasso grazie alla Grecia

La crisi in Grecia, nonostante i timori di una crisi a livello europeo, é un’arma a doppio taglio: ha un lagto negativo, ma anche positivo. Le incertezze legate alla situazione dell’Eurozona portano gli operatori di mercato a considerare con maggior cautela le previsioni tanto sulla ripresa economica quanto sull’inflazione. D’altro canto non tutti sanno che la crisi della Grecia ha dato una mano alle famiglie italiane alle prese con il mutuo. Infatti le difficoltà di Atene (e delle banche esposte sul paese) hanno costretto la Banca centrale europea (Bce) a mantenere a livelli bassi gli Euribor (i tassi interbancari ai quali sono indicizzati i prodotti a rata variabile) sui minimi storici. Il tasso a un mese dell’Euribor è passato da 0,405% a 0,411%, quello a 3 mesi da 0,646% a 0,659%, quello a 6 mesi dallo 0,958% allo 0,967 per cento.

Mutuo Tasso Fisso: Banca Popolare di Lodi lancia la sua proposta

Sebbene si parli molto spesso dei mutui a tasso variabile e ancor più spesso delle soluzioni con cap (cioè un tetto massimo all’interesse che la banca si impegna  non sfondare per tutta la durata del finanziamento), un po’ perché la moda lo impone – questo tipo di finanziamento è stato scelto dall’80% dei nuovi mutuatari nell’ultimo anno – un po’ perché tutte le proposte delle banche sembrano orientate verso quella direzione, non dobbiamo dimenticare che esiste una platea, altrettanto importante, di individui che hanno stipulato un mutuo a tasso fisso, preferendo alla possibilità di un risparmio non si sa quanto duraturo la certezza di una rata sicuramente più alta, specie oggi che l’Euribor è ai minimi storici, ma se non altro più o meno costante per tutta la durata del finanziamento.