Tassi mutui in ribasso grazie alla Grecia

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La crisi in Grecia, nonostante i timori di una crisi a livello europeo, é un’arma a doppio taglio: ha un lagto negativo, ma anche positivo. Le incertezze legate alla situazione dell’Eurozona portano gli operatori di mercato a considerare con maggior cautela le previsioni tanto sulla ripresa economica quanto sull’inflazione. D’altro canto non tutti sanno che la crisi della Grecia ha dato una mano alle famiglie italiane alle prese con il mutuo. Infatti le difficoltà di Atene (e delle banche esposte sul paese) hanno costretto la Banca centrale europea (Bce) a mantenere a livelli bassi gli Euribor (i tassi interbancari ai quali sono indicizzati i prodotti a rata variabile) sui minimi storici. Il tasso a un mese dell’Euribor è passato da 0,405% a 0,411%, quello a 3 mesi da 0,646% a 0,659%, quello a 6 mesi dallo 0,958% allo 0,967 per cento.

Il rischio di un congelamento dei mercati interbancari mi sembra abbastanza remoto – sottolinea però Luca Cazzulani, strategist sul reddito fisso di UniCredit Mib -. La liquidità presente sui mercati è enorme e sono già in atto misure che in caso di necessità la Bce può mantenere ancora a lungo. Il fatto che ben 24 banche dell’Eurozona abbiano chiesto denaro a prestito a un tasso uguale o superiore all’1%, ben oltre lo 0,65% del mercato, è un segnale inequivocabile di come ci siano ancora istituti di credito che devono attingere alla Bce per rifinanziarsi.

La situazione greca quindi sta consentendo alle famiglie di tirare ancora per un po’ un sospiro di sollievo e anche chi deve stipulare un mutuo a tasso fisso (l’effetto Grecia pesa anche sui tassi Irs, quelli in base ai quali le banche determinano il valore della rata di un mutuo fisso) può stare tranquillo: al momento Francoforte non può al momento permettersi mosse di politica monetaria che possano nuocere indirettamente alla situazione greca e di conseguenza anche a chi ha sottoscritto un mutuo.