Quale scenario per i mutui

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Il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso il report sulla stabilità finanziaria globale per cercare d’interpretare le evoluzioni dei mercati di tutto il mondo da qui ai prossimi anni. Ma il panorama non è affatto confortevole.

In futuro non c’è da sperare per il meglio dice il FMI: la crisi è ancora lunga e la recessione, profonda nel suo sviluppo, interessa anche le economie considerati fino ad oggi solide, scuotendo i risparmi delle famiglie

Sono queste che si sono accollate la crisi indebitandosi già nei primi anni di recessione tra il 2007 e il 2008. Negli ultimi cinque anni, poi, sul fronte dei mutui, c’è stato un aumento del rapporto tra debito e reddito.

Oggi si può dire che il rapporto sia ai massimi storici e che l’incremento dei valori immobiliari, oggi in fase di stasi o comunque decrescente, ha mascherato quello che stava succedendo. Il problema è che la situazione invece di migliorare si è aggravata.

In Italia, per esempio, l’instabilità del mercato del lavoro ha limitato l’accesso alle linee di credito da parte delle famiglie. Cambia il portafoglio dei nostri connazionali ma cambiano così anche i valori di riferimento.

Il mattone non è più pensato come vene rifugio. Comprare una casa ormai non è più un sogno nel cassetto ma una possibilità che diventa reale in base all’andamento di spread e prezzi dei mutui.