Più facile comprare i box

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I box rientrano nel rango delle pertinenze di un’abitazione e in molti casi sono venduti come un tutt’uno con l’appartamento.

In realtà la normativa che regola la compravendita di box è molto complessa e per chi si appresta a contrarre un mutuo è giusto che ne sia a conoscenza. 

Il governo ha varato una serie di liberalizzazioni che riguardano i parcheggi. Negli anni infatti le leggi si sono sovrapposte fino ad arrivare ad una suddivisione in tre categorie di parcheggi: quelli regolati dalla legge Ponte del 1967, quelli regolati dalla legge Tognoli del 1989 e quelli cosiddetti liberi.

Le liberalizzazioni sono intervenute sui parcheggi legati alla legge Tognoli, cioè su quelli legati alle case di cui diventano una pertinenza. Questi parcheggi – pubblici e privati – sono realizzati o al pianterreno dei edifici privati oppure nel sottosuolo, oppure ancora sulle superfici pubbliche.

In genere i comuni concedevano aree pubbliche ai costruttori che poi le rivendevano ai privati. La legge Tognoli è stata “liberalizzata” ed ora i parcheggi che rientrano in questa categoria, sono venduti separatamente rispetto alle abitazioni.

Per acquistare un box, separatamente, il mutuatario può avere la necessità di stipulare un mutuo con liquidità oppure di accedere ad un’altra forma di prestito, le cui somme erogate sono più contenute.