Mutuo con garanzia dello Stato, le conferme nella nuova legge di Bilancio 2023

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Sono in tanti che vogliono approfondire tutto quello che è presente nella legge di Bilancio 2023 in merito a tutti quei benefici che riguardano i mutui sulla prima casa. Proviamo a capire quali sono gli aspetti della disciplina che sono rimasti intatti e quali sono stati invece oggetto di modifiche.

Con la nuova legge di Bilancio che è stata approvata dal nuovo esecutivo italiano, per l’intero prossimo anno non sono cambiate le agevolazioni che si riferiscono ai vari aiuti che riguardano la prima casa. Si tratta di una serie di misure appositamente pensate per i giovani, piuttosto che per altre categorie specifiche.

Un insieme di agevolazioni che, come ben sappiamo, consente di ricevere una garanzia da parte dello Stato fino alla copertura dell’80% del valore della casa che si ha intenzione di comprare. A patto, però, che il valore dell’immobile non sia superiore a 250 mila euro. Di conseguenza, sarà compito dello Stato diventare garante, facendo leva sul Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa della Consap.

Ebbene, il nuovo esecutivo ha apportato una modifica, che riguarda più che altro il TEG, ovvero il tasso effettivo globale. Va detto che tale tasso può anche andare oltre il TEGM, ovvero il tasso effettivo globale medio. In realtà, però, la differenza non può andare oltre quella che intercorre tra la media del tasso IRS a 10 anni, che deve essere calcolata nel corso del mese precedente rispetto a quello in cui viene erogato il mutuo e la medesima media che è oggetto di calcolo nel mese in cui il TEGM è vigente.

Nel caso in cui il tasso IRS del mese che precede quello in cui viene erogato il mutuo dovesse essere più basso rispetto al TEGM, ecco che l’istituto bancario provvederà all’applicazione del tasso più favorevole al cliente, quindi, quello più basso tra i due che sono stati presi in considerazione.

Conferme sono arrivate anche in riferimento al fondo di solidarietà che ha ad oggetto i mutui sulla prima casa. Si tratta di una misura che offre la possibilità a determinate categorie di persone di poter richiedere la sospensione delle rate del mutuo. Si tratta di una misura che può essere sfruttata solo ed esclusivamente dalle cooperative edilizie, dai liberi professionisti, da tutti coloro che hanno perso il lavoro, dai lavoratori che si trovano in cassa integrazione e dagli imprenditori che stanno vivendo una situazione economica parecchio complicata.