Mutui, negli Usa se ne fa a meno; in Italia rate pagate a fatica

Dati su mutui e finanziamenti, quant’è diventato difficile far quadrare il cerchio. Abbiamo parlato ieri della propensione italiana di affidarsi sempre meno alle banche per l’accensione di mutui inerenti all’acquisto di un’abitazione e qualche giorno fa s’è detto dell’inversione di tendenza, da parte degli istituti di credito, nella volontà di aprire alle richieste dei mutuanti: se il 2009 era stato l’anno della diffidenza da parte delle banche, sembra che con l’avvento del 2010 la situazione sia leggermente cambiata.

Più flessibilità: nuova parola d’ordine. Eppure, di fronte al mutato approccio creditizio nei confronti del cliente (soprattutto se privato cittadino e imprenditore di piccole e medie dimensioni) arrivano puntuali altri numeri a raccontare il periodo di ristrettezze che si sta attraversando. Qualche cifra ad attestare la difficoltà economica in cui versano i cittadini di ogni parte del mondo è presto data: la prima viene diffusa dalla  Mortgage Bankers Associations (MBA) e interessa gli Stati Uniti d’America, dove le richieste di mutuo per l’acquisto di un immobile sono diminuite – in una sola settimana, quella appena trascorsa – del 7,3%, toccando i minimi da maggio 1997. Al contempo, sono calati anche la componente dell’indice relativa alle domande di rifinanziamento (-8,9%) e l’indice generale delle richieste di mutui ipotecari (-8,5%).

Mutuo Variabile Promotion Ristrutturazione: sistema la tua casa…

L’andazzo recente dell’economia italiana, trainata senza dubbio dalla crescita di una bolla immobiliare che poi è esplosa (sebbene non si sappia ancora in quale misura), ci ha portati a parlare molto spesso e volentieri dei mutui per l’acquisto di un immobile “nuovo” di proprietà. Quasi come se tutti gli italiani avessero avuto bisogno di cambiare casa, costruendone una più nuova e più bella, invece che pensare ad una strategia di miglioramento dell’esistente. Già, perché il parco abitativo nazionale presenta anche un discreto numero di edifici alquanto datati, privi di alcune tra le più elementari caratteristiche di sicurezza e assolutamente digiuni di tutte le innovazioni atte a migliorare l’efficienza energetica. Esisterà mai un mutuo per la ristrutturazione?

Il Mutuo Variabile Promotion Ristrutturazione esiste, è un finanziamento immobiliare a tasso variabile, ed è in grado di consentire al cliente dell’istituto di credito erogante di poter dar luogo a un intervento di ristrutturazione di una proprietà immobiliare destinata ad uso abitativo. Come ogni mutuo a tasso variabile che si rispetti, anche il mutuo ristrutturazione prevede la concessione di un capitale che viene assoggettato all’applicazione di un tasso di interesse che cambia in base all’andamento dei mercati finanziari, quindi annovera tra le proprie variabili principali il tasso di riferimento europeo, l’Euribor.

Mutui agevolati: cosa sono e come si stipulano

Dal lato del consumatore, un mutuo si definisce agevolato quando il tasso applicato sul finanziamento immobiliare, e quindi il costo complessivo dell’operazione, è inferiore ai correnti valori e condizioni di mercato. La condizione che rende un mutuo agevolato è proprio quella relativa alla presenza di un’agevolazione che, tra l’altro, può essere concessa in tante forme e finalità e da parte di soggetti diversi ma comunque istituzionali o autorizzati a norma di Legge. Nel nostro Paese i mutui agevolati possiamo suddividerli in due grandi categorie: mutui agevolati per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, al fine di agevolare ed incentivare la domanda e l’offerta di abitazioni, e mutui agevolati messi a punto per specifiche fasce della società, di norma quelle più deboli, a basso reddito o a rischio come le famiglie numerose o le giovani coppie.

Banca d’Italia: mutui e prestiti, un 2009 in altalena

Prestiti e mutui, aziende e famiglie: la realtà economica dell’Italia pare stia cambiando per l’evidente esistenza di percorsi differenti che sembrano non procedere più in parallelo: un campione di 400 banche ha decretato che le imprese stanno tornando a chiedere prestiti agli istituti di credito mentre le famiglie italiane sembrano inclini a non prestare – tanto quanto nel recente passato – domande per l’accensione di un mutuo. I dati sono stati resi noti dalla Banca d’’Italia che ha pubblicato il rendiconto dell’analisi condotta sulle economie regionali: numeri che attestano il dato di fatto fino al novembre dello scorso anno ma che pare portino verso una situazione che va a stabilizzarsi sempre più. Nel dettaglio: torna a crescere (secondo semestre 2009)la domanda di credito alle imprese che nella prima parte della passata annualità era andata in calando.

Necrologia: qui giace l’Euribor; i mutui a tasso variabile dormano tranquilli…

Tra le vittime scomparse nel silenzio a causa della crisi economica ve n’è una che non avremmo potuto sospettare mai, specie perché poco più di un anno e mezzo addietro era invece uno dei più forti ed importanti indicatori internazionali: l’Euribor. Ormai, infatti, nessuno ne parla più, benché l’Euribor continui ad esistere: il suo crollo ha già fatto notizia, ora non più; le richieste di mutui sono diminuite, tanto che anche i risparmiatori non sono più, come erano prima, costretti a farci i conti, perciò lo tengono in secondo piano nei loro discorsi. Eppure lui resta lì, beninteso su valori minimi storici quindi ben ancorato sotto quota 1%. Nemmeno la crisi greca, che in passato avrebbe fatto schizzare in alto l’indice, ha saputo smuoverlo dal suo torpore. È un po’ come un alcolizzato dopo la sbronza, il nostro Euribor.

Mutuo ipotecario: cosa è

Il mutuo ipotecario è una tipologia di finanziamento sulla quale, a garanzia, viene accesa un’ipoteca, ovverosia un diritto reale. Tanto per fissare le idee, così come quanto si chiede un prestito viene di norma richiesta la busta paga, come forma di “garanzia” di percepire di un reddito, quando si acquista una casa con un mutuo ipotecario, il soggetto che eroga il denaro, ovverosia la banca, acquisisce con l’ipoteca il diritto reale di garanzia sulla casa. In sostanza, il mutuo ipotecario è un finanziamento per cui la banca all’inizio è sostanzialmente il proprietario dell’immobile; poi con il passare del tempo, ed il saldo delle rate mensili, l’Istituto di credito andrà a perdere questo diritto reale di garanzia con la scadenza del mutuo pagato senza alcuna insolvenza.

Mutui ipotecari: gennaio 2010 boom, che taglio alle durate

… Si ricomincia. Già, a quanto pare si ricomincia davvero a smuovere il torpore che ha contraddistinto l’economia nell’ultimo anno, a quanto pare alle famiglie – pur tra mille difficoltà – sta tornando la voglia di spendere, a quanto pare l’ostacolo è stato ormai superato, benché esistano ancora situazioni di disagio importanti come dimostrano i casi delle proteste dei lavoratori, citiamo Alcoa e Agile per parlare solo dei più rumorosi. Come sempre, a darci una dimensione di un fenomeno possono essere solo i numeri. Ebbene: a gennaio la crescita della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane ha fatto registrare un +12% rispetto allo stesso mese del 2009 (il dato è ponderato sui giorni lavorativi).

Mutuo IW Bank con opzione risparmio offset

Zero spese di perizia e di istruttoria, zero spese per l’assicurazione dell’immobile, e zero spese per la gestione e l’incasso della rata con addebito automatico sul conto corrente. Sono queste alcune delle caratteristiche particolarmente interessanti dei mutui IW Bank che, tra l’altro, offrono anche un’opzione innovativa, chiamata “Opzione Risparmio Offset”, che permette di ridurre l’importo della rata mensile del mutuo sfruttando l’ammontare della giacenza presente sul proprio conto corrente IW Bank. Per la stipula di “IW Mutuo” basta collegarsi al sito Internet di IW Bank al fine di inoltrare la richiesta ed ottenerne una prima approvazione; dopodiché, senza sorprese, e soprattutto senza spese nascoste IW Bank sempre online permette di seguire passo passo l’istruttoria all’insegna della massima trasparenza.

Mutui: si avvicina il fondo di solidarietà

Dopo il Piano famiglie, l’accordo istituito tra l’Associazione dei consumatori e l’Associazione bancaria italiana per la sospensione del pagamento delle rate mutuo per un anno, arriva un altro aiuto dello Stato a favore di coloro che versano in condizioni di difficoltà. Si tratta in realtà di un progetto che fu varato con la Finanziaria 2008 dal Governo Prodi, ma, in mancanza del decreto attuativo del ministero dell’Economia, non se ne fece più nulla. In questi giorni la bozza del decreto è arrivata in parlamento e, una volta esaminata dalle commissioni competenti, i contenuti potrebbero essere concretizzati presto.

Il cosiddetto fondo Gasparrini previsto dalla finanziaria 2008 del governo Prodi ha già ottenuto il sì della commissione finanze di Montecitorio. La misura dovrebbe prevedere lo stanziamento di 20 milioni di euro (suddivisi in parti pari tra il 2008 e il 2009). Il fondo stanziato dal governo sarebbe rivolto alle famiglie che si trovano in difficoltà per eventi eccezionali e imprevedibili (perdita del lavoro, morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo famigliare).

Verona e i mutui: poche sospensioni, quante rinegoziazioni!

Una tra le caratteristiche del mercato che da sempre ci sorprende più di altre è la sua capacità di autoregolarsi. Certo, interventi di indirizzo sono necessari e comunque vincolanti per molti, ma è davvero affascinante constatare come, ad una data situazione, consumatori e risparmiatori (che poi sono le stesse persone, e formano il mercato) reagiscano più o meno nello stesso modo, mettendo in luce un trend che poi le aziende e le banche studiano e cercano di assecondare (naturalmente per trarne profitto). Se analizziamo il caso italiano, possiamo accorgerci di differenze regionali nel settore produttivo e quindi anche nella risposta a situazioni di difficoltà. Vediamo come Verona e la sua provincia hanno reagito alla crisi partendo dal versante dei mutui.

Regione Lazio, “mutuo sostenibile” con tanto di garanzia alle banche

La Regione Lazio apre all’opportunità di garantire un mutuo con maggiore facilità: la giunta si muove per favorire un “mutuo sostenibile“, con evidente possibilità di fruizione da parte di cittadini in difficoltà e ristrettezze economiche. Nuovo corso che incentiva l´accesso all´edilizia agevolata, voluto con caparbietà dall´assessore alla Casa Mario Di Carlo. Ecco cosa accade in termini pratici: la Regione non erogherà agli aventi diritto i 15 mila euro a fondo perduto per l´acquisto di un appartamento ma attribuirà un mutuo agevolato di 100 mila euro all´1 per cento d´interesse. Ancora: rata abbordabile con cifre modiche sia per l’acquisto che per l’affitto.
Un esempio? 316 euro al mese per trent´anni per una casa di 50 mq, anticipo di 10 mila euro poi restituito a chi dovesse decidere di non comprare.

Mutuo Arancio sostituzione più soldi

Ing Direct, nota al grande pubblico per il “Conto Arancio”, il conto di deposito remunerato, propone alla propria clientela, sempre attraverso sottoscrizione e stipula dei prodotti on line, anche il “Mutuo Arancio”. Trattasi di un finanziamento immobiliare a zero spese proposto per l’acquisto della prima o della seconda casa, ma anche per sostituire il mutuo in corso di pagamento presso un’altra banca. Interessante è la formula “Mutuo Arancio più soldi” che, nello specifico, permette di sostituire il vecchio mutuo con “Mutuo Arancio” ed ottenere della liquidità aggiuntiva. Il vecchio mutuo si può sostituire con il Mutuo Arancio sia a tasso variabile, sia a tasso fisso oppure a rata costante con un tasso molto competitivo; al fine di effettuare il confronto tra il vecchio mutuo ed il Mutuo Arancio scelto per la sostituzione, Ing Direct raccomanda nello specifico di confrontare l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), che fornisce il dato sul costo effettivo del finanziamento.

Mutuo Carige tasso variabile e rate costanti

Per chi vuole acquistare la casa con un mutuo pagando ogni mese una rata costante, senza perdere i vantaggi legati al tasso variabile, il Gruppo Banca Carige offre questa formula di mutuo alla propria clientela potendo ottenere un importo erogato fino all’80% del valore dell’immobile. Il vantaggio della rata fissa permette chiaramente di pagare ogni mese una somma in linea con le proprie capacità di risparmio, mentre il tasso variabile, specie in questo momento, permette di pagare sul mutuo tassi di interesse che sono nell’eurozona sui minimi storici. L’indicizzazione del mutuo Carige tasso variabile e rate costanti è infatti al tasso euribor, con scadenza a tre mesi, più la commissione fissa, ovverosia lo spread; il finanziamento immobiliare a rata costante e tasso variabile è stipulabile dalle famiglie per durate fino a 25 anni con possibilità di prolungamento della durata fino a non oltre trenta anni.

Mutui, moratoria per 90mila famiglie

È scattata lo scorso primo febbraio; è partita comunque, pur senza che tutte le banche italiane si allineassero nel proporla benché, alla fine, gli operatori del settore siano concordi nell’affermare che entro poche settimane il 100% degli istituti si convinceranno della bontà della decisione e predisporranno (almeno nel caso di chi ancora non l’ha fatto) delle soluzioni “ad hoc” calibrate sulla base delle proprie possibilità e di quelle della clientela; è stata pensata per venire incontro ad una platea (stimata) di 150mila famiglie, benché le nuove proiezioni parlino di numeri sensibilmente più bassi. È la moratoria sui mutui, misura adottata dall’ABI nell’ambito del Piano Famiglia per sgravare gli italiani da uno degli oneri più importanti sulla busta paga in questo periodo di crisi.