Mutui e prestiti: famiglie italiane indebitate ma non troppo

La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno in questi ultimi due anni in Italia non solo dal fronte occupazionale, ma anche da quello dell’indebitamento delle famiglie che è inesorabilmente cresciuto al fine di poter far fronte non solo alle spese straordinarie, ma anche a quelle obbligate. Pur tuttavia, effettuando il confronto tra le famiglie italiane e quelle degli altri Paesi europei più importanti, il quadro è per certi versi, se non incoraggiante, meno preoccupante. Le famiglie italiane, in accordo con un Rapporto dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, sono infatti le meno indebitate d’Europa. Certo, il debito medio in Italia è cresciuto, in base alle rilevazioni dell’Associazione degli artigiani mestrina, a 24.512 euro, ma sembra poca cosa in confronto ai 67.588 euro medi a famiglia nel Regno Unito; ma anche in Francia ed in Germania, rispettivamente con 37.858 e 37.094 euro, l’indebitamento delle famiglie risulta essere più elevato.

Mutuo Domus Block Intesa Sanpaolo: i tassi correnti

Fino alla fine del corrente mese di settembre, Intesa Sanpaolo propone il Mutuo Domus Block con un Tan ed un Taeg inferiore al 3% su tutte le durate che partono da 10 e che possono arrivare fino a ben 30 anni. “Domus Block”, lo ricordiamo, è il mutuo innovativo proposto dalle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo che coniuga ai vantaggi attualmente offerti dal tasso variabile la sicurezza di un tetto massimo noto alla stipula e fissato in questo momento al 5% per i mutui di durata decennale con tasso bloccato per i primi cinque; questo significa che mese dopo mese si andrà a pagare una rata agganciata al tasso variabile, ma non potrà mai superare il tetto massimo prestabilito alla stipula. L’indicizzazione del Mutuo Domus Block di Intesa Sanpaolo è quella classica, ovverosia con l’applicazione sulla rata del tasso euribor a fronte di importi erogabili che possono arrivare fino all’80% del valore dell’immobile.

Mutui: anche Tiger Woods ne ha chiesto uno; da 54 milioni…

Chissà com’è la vita di una persona da sempre sotto i riflettori, dapprima idolatrata quindi messa all’indice per i propri comportamenti viziosi. Secondo noi, non deve essere semplice il passaggio dagli altari alla polvere: di sicuro lo è molto meno rispetto al tragitto contrario, anche se pure in questo ultimo caso il rischio che l’esaltazione possa dare alla testa è sempre dietro l’angolo. Oggi parliamo dell’esempio di Tiger Woods, universalmente considerato il più straordinario campione di golf di tutti i tempi prima di diventare il “bad man” per eccellenza per via dei continui tradimenti alla moglie, da questa scoperti e quindi diffusamente narrati dalle sin lì silenziose amanti.

Trasferire il mutuo a costo zero

Come una macchina, magari con molti chilometri oramai alle spalle, in materia di mutui la banca online IWBank è in grado di poter andare supervalutare il proprio usato, ovverosia il vecchio mutuo acceso presso un altro istituto di credito, e magari diventato sin troppo oneroso. In particolare, con IWBank è possibile andare a trasferire il proprio vecchio mutuo a costo zero senza dover tra l’altro pagare neanche le spese per l’onorario del notaio, che sono rigorosamente a carico della Banca online IWBank. Questo grazie alla cosiddetta surroga che può permettere al mutuatario di cambiare banca per il proprio mutuo da un lato senza doversi sobbarcare dei costi, e dall’altro potendo rendere più vantaggioso il finanziamento immobiliare in termini di tasso applicato, importo della rata e durata di rimborso del debito residuo. In particolare, grazie alla surroga, innanzitutto, nell’operazione di trasferimento del mutuo dalla vecchia alla nuova Banca non si perdono i benefici fiscali previsti dalla Legge che, quindi, continuano senza problemi a sussistere.

Mutui: UniCredit lancia un bond AAA

È sempre più affascinante cercare di comprendere quali siano i meccanismi che soggiacciono al mondo della finanza: lungi dal dover considerare che le banche siano enti filantropici oppure, per converso, associazioni a delinquere, come magari ritiene qualcuno tra voi lettori, stiamo invece scoprendo che il denaro messo in circolo dagli istituti di credito, sia alla voce “dare” così come alla voce “avere”, è il carburante di un motore che tiene in moto l’intero sistema economico, a maggior ragione in un’Italia che fonda molta parte della propria fortuna su pochi ma robusti pilastri: l’industria meccanica, il settore immobiliare (in misura anche maggiore) e – appunto – le banche.

Mutui: risparmiare sulla rata con l’euribor basso

Nel nostro Paese, a fronte di rincari su molti beni e servizi registrati negli ultimi due anni, c’è stato un contestuale quanto forte ridimensionamento della rata sui mutui a tasso variabile. Rispetto al periodo precrisi, quando il tasso euribor era alle stelle, la rata media di un finanziamento a tasso variabile è scesa da 822 euro a 704 euro con un risparmio del 15% medio circa. A mettere in risalto questo dato è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel far presente come anche nel 2011, in base all’attuale scenario ed alle previsioni formulate dagli esperti, il tasso medio applicato su un mutuo a tasso variabile continuerà a mantenersi ben al di sotto della media storica. Chi ha quindi acquistato la casa con un mutuo a tasso variabile nel periodo precrisi ha poi potuto avvantaggiarsi, mese dopo mese, di un progressivo abbassamento della rata che, a livello geografico nel nostro Paese, è stato più marcato al Centro e nel Nord Ovest dell’Italia, mentre al Sud l’abbassamento medio percentuale della rata mensile è stato leggermente inferiore al 10%.

MutuiOnline: che performance!

Nuove professioni crescono all’ombra di internet: c’è chi ha fatto i soldi mettendo on-line il proprio più o meno piccolo negozio, dove invece era costretto a fare i conti con spese crescenti e con una clientela sempre più fiacca; c’è chi ha cominciato un’attività di informazione “indipendente”, salvo rendersi conto di quanto sia fruttuoso imbarcarsi in questo percorso e costruire un intero network; c’è chi si è messo in mente di agevolare il compito ai potenziali mutuatari, disorientati come erano nel loro peregrinare da una banca all’altra, e ha costruito un sito di intermediazione dove è possibile farsi calcolare la miglior soluzione di mutuo sulla base di alcuni parametri personali. Questo ultimo qualcuno è il Gruppo MutuiOnline S.p.A., che ha approvato nei giorni scorsi la relazione finanziaria semestrale consolidata per il semestre chiuso al 30 giugno 2010.

Mutui ipotecari: tassi medi al 3% a Bolzano

Nella Provincia Autonoma di Bolzano, alla fine dello scorso mese di giugno, i tassi medi per un mutuo ipotecario “standard” a tasso variabile per un importo pari a 150 mila euro, con rata semestrale e durata pari a 20 anni, si sono attestati al 3%. A rilevarlo è stato l’Astat, l’Istituto di Statistica provinciale precisando che anche in corrispondenza di tale rilevazione c’è stato un calo dei tassi ma con una dinamica di ribasso meno incisiva rispetto ai precedenti trimestri. Nel periodo, inoltre, è stata rilevata dopo un anno di rialzi una inversione di tendenza per quel che riguarda lo spread, ovverosia la commissione fissa pagata alla banca per l’accensione del finanziamento immobiliare; nel dettaglio, l’Astat nel trimestre ha rilevato un calo dello spread che ora come valore medio si attesta al 2%. I dati rilevati dall’Istituto di Statistica Provinciale sono chiaramente la risultante dell’abbassamento del costo del denaro che c’è stato anche negli ultimi mesi in Europa anche se la tendenza ribassista rispetto al periodo della crisi più acuta risulta essere oramai in palese rallentamento.

GB, polizze sui mutui in calo: ignoranza o disinformazione?

Valli a capire, i consumatori! Proprio ora che il mercato si è sgonfiato ed è possibile realizzare opportunità di risparmio, loro continuano a comportarsi come se questa logica gli sfuggisse… Prendiamo a prestito il caso della Gran Bretagna, così da provare a guardare la realtà con occhi esterni (quindi non coinvolti emotivamente) per arrivare a comprendere meglio di cosa si sta parlando, tenendoci ben alla larga dal rischio di risentire di condizionamenti: l’Associazione degli Assicuratori inglesi ha registrato 636.973 polizze (che precisione questi numeri!) vendute agganciate ai mutui. Ben Heffer, analista della società Defaqto sostiene che i numeri suggeriscono che molte persone che contraggono un debito non contraggono anche le assicurazioni né sulla vita né contro l’eventuale e malaugurata perdita di impiego, e si interroga:

Mutui PMI Liguria: moratoria sul debito

Al fine sia di aiutare le piccole e medie imprese nell’attuale fase congiunturale, sia di favorirne la patrimonializzazione, nelle scorse settimane la Regione Liguria, a seguito di una delibera da parte della Giunta, ha aderito all’Avviso Comune riguardante la sospensione del debito del sistema delle PMI verso gli Istituti di credito; trattasi, nello specifico, dell’accordo che è stato sottoscritto nei mesi scorsi tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, le Associazioni imprenditoriali ed il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ebbene, nella Regione Liguria, grazie alle decisioni prese dalla Giunta, i benefici dell’Avviso Comune sono ora stati estesi anche a favore delle imprese del comparto turistico ricettivo che hanno contratto debito con le banche avvalendosi di contributi pubblici. In questo modo le PMI potranno tirare il fiato in questa fase dove ancora, a due anni ed oltre dall’inizio della crisi, risentono negativamente della temporanea mancanza di livelli adeguati di liquidità.

Mutui USA: più richieste, più erogazioni

Crescono le richiese di mutuo negli Stati Uniti, con una – significativa – novità: il dato relativo alla seconda settimana di agosto e riguardante le richieste di mutuo soddisfatte, quindi i mutui effettivamente erogati dalle banche, è in crescita, segnale importante del fatto che (come già avevamo avuto modo di annotare) sta tornando tra i consumatori la capacità di spesa, così come si sta riaffacciando tra gli istituti di credito la fiducia in una platea che invece, indebitata come è stata negli anni scorsi, proprio molta fiducia non doveva ispirare. Certo: ci sono una serie di fattori che stanno sostenendo la domanda, altrimenti non così interessante…

Fondo solidarietà mutui: modesto aiuto per pochissime famiglie

Un modesto aiuto per pochissime famiglie. Viene definito così da Franco Chiriaco, Segretario Generale del Sunia, il Sindacato degli Inquilini, il Fondo di solidarietà dei mutui che dovrebbe partire nella giornata di domani, giovedì 2 settembre 2010, a favore di quei nuclei familiari che sono in difficoltà con il pagamento della rata mensile dei finanziamenti immobiliari per la prima casa. Per il Sindacato Unitario degli Inquilini e degli Assegnatari è grave il fatto che per una misura, peraltro modesta, le famiglie abbiano atteso ben tre anni; il Fondo solidarietà mutui, infatti, era stato messo a punto con la Legge Finanziaria dell’ultimo Governo di centrosinistra, ma solo pochi giorni fa, con la firma del Decreto attuativo da parte del Ministro all’Economia, si è passati in sostanza dalle parole ai fatti.

Mutui USA: sofferenze boom, nasce il “fenomeno dell’abbandono”

Quanto lavoro per i volontari NACA! Se ricordate (e se non ricordate potete sempre leggere l’articolo che trovate a questo link), nei giorni scorsi vi avevamo parlato di un’iniziativa, nata negli States, tesa ad agevolare la contrattazione dei clienti con le banche che hanno erogato loro un mutuo ed ora sono pronte al pignoramento perché il risparmiatore ha evidenziato una sofferenza nel pagamento delle rate (ricordiamo che i mutui sono classificati in sofferenza quando non è stata pagata almeno una rata). Orbene: la pubblicazione dei dati trimestrali relativi al mercato immobiliare USA lasciano pensare che gli uomini NACA avranno il loro bel daffare, se è vero come è vero che i mutui in sofferenza, su base destagionalizzata, rappresentano il 9,85% del totale dei prestiti.

Mutui casa: Friuli Venezia Giulia, aiuti ai lavoratori

Per i lavoratori che nel Friuli Venezia Giulia percepiscono gli ammortizzatori sociali, e che sono nello stesso tempo in difficoltà con il pagamento dei mutui per la casa, arriva una boccata d’ossigeno. Così come previsto dalla Legge Regionale numero 6 del 2003, in corrispondenza dell’articolo 10, comma 1bis, l’Amministrazione potrà infatti erogare alla banca che ha concesso il finanziamento dei contributi in conto capitale a favore di quei mutuatari che percepiscono gli ammortizzatori sociali, e che con i fondi regionali potranno quindi trarre sollievo attraverso uno sgravio sugli interessi di mora scattati sulle rate di mutuo non pagate a causa di difficoltà finanziarie. La misura, in accordo con quanto rende noto con un comunicato l’Amministrazione regionale, è fruibile dopo che è stato emanato l’1 luglio scorso un apposito Decreto, il numero 150, da parte del Presidente della Regione, cui è seguita poi la pubblicazione di un Regolamento.